La "Lunga
marcia" fu una strategia militare adottata dal Partito Comunista Cinese
guidato da Mao Tse Tung tra il 1934 e il 1935. Durante la Guerra civile cinese,
le forze comuniste subirono pesanti perdite e furono costrette a iniziare una
ritirata strategica per sfuggire all'esercito nazionalista. La "Lunga
marcia" fu un lungo e faticoso viaggio di oltre 9000 chilometri attraverso
le montagne e le regioni rurali della Cina, che durò circa un anno. Durante
questa marcia, le forze comuniste affrontarono numerose difficoltà e dovettero
superare ostacoli come il clima avverso, la mancanza di cibo e le continue
minacce dell'esercito nazionalista. Tuttavia, la "Lunga marcia"
permise al Partito Comunista Cinese di rafforzarsi, consolidare la propria
leadership e acquisire il sostegno della popolazione locale, diventando un
simbolo di resilienza e determinazione nella lotta per il potere in Cina.
[ChatGPT]
16-10-1934 - La lunga marcia di Mao - Laura De Giorgi- n. 36 - settimanale, Giorni che hanno fatto la storia by La Gazzetta dello Sport, 11 novembre 2022
L’importanza di un
giorno nella storia si costruisce nel tempo. È il caso del 16 ottobre 1934, il
giorno in cui l’esercito di soldati-contadini guidato dal Partito comunista
cinese fu costretto a ritirarsi da Ruijin, la capitale della piccola Repubblica
rossa della Cina meridionale fondata pochi anni prima, per salvare la propria
rivoluzione. Era l’inizio della Lunga Marcia, una delle più grandi epopee
militari del Ventesimo secolo, conclusasi dopo 12.000 chilometri percorsi a
piedi un anno dopo nelle regioni nord-occidentali della Cina con la creazione
di una nuova base. Intrecciando i destini individuali dei protagonisti con i
drammi politici e militari vissuti dalla Cina in quegli anni, questo libro
restituisce non solo un racconto degli eventi, ma anche un ritratto di
un’epoca, quella in cui il Partito comunista e il suo leader Mao Zedong seppero
costruire il mito fondatore della Repubblica Popolare Cinese.
Chu
Teh
La
lunga marcia. Dalla dinastia Manciù a Mao. La Rivoluzione cinese raccontata dal
leggendario comandante dell'Esercito Popolare di Liberazione,
Editori Riuniti, 1971, cop. 2^ ed.
Da una serie di
conversazioni con il leggendario comandante dell'Esercito popolare di
liberazione cinese, la giornalista americana Agnes Smedley ha ricostruito la
vita e i tempi di Chu Teh, dal crollo della dinastia Manciù alla vittoria della
rivoluzione cinese. È indubitabile che l'espansione impressionante di questo
Paese debba molto, moltissimo, alla rottura politica e al processo culturale
della Rivoluzione che ha abbattutto un impero antico e millenario, immobile e
che mai sarebbe stato in grado di adeguarsi a un mondo come quello
contemporaneo. Chu Teh racconta nel libro questo epocale mutamento, con le
parole e i ricordi di un grande, entusiasta, protagonista, ma anche con un po'
di nostalgia nei riguardi di un'infanzia e di una prima giovinezza legata a
un'epoca spazzata via dagli sconvolgimenti del Novecento.
Zhu
De o Chu-The sulla copertina della rivista Lyangyou
nel febbraio del 1938
CHU-TEH
Generale cinese, nato
nella prov. dello Szechwan nel 1886. Fin dal 1905 era già generale ed era
considerato un tattico sperimentato; perfezionò quindi la sua preparazione a
Parigi, Gottinga e Berlino, subito dopo la prima guerra mondiale. Nel 1925
rientrò in Cina, dove lasciò il partito di Sun Yat-sen per il comunista; nel
1928 incontrò per la prima volta Mao Tse-tung, al destino del quale legò da
allora il proprio. Proclamata la repubblica sovietica cinese, nel 1931, Ch.-T.
divenne il capo supremo dei suoi eserciti; guidò, insieme a Mao, la "lunga
marcia" dal Kiangsi nello Shensi (a Yenan). Dal 1937, Ch.-T. organizzò,
anche a contatto di Chiang Kai-shek, il fronte comune contro i Giapponesi,
ingrossando di continuo i proprî effettivi. Alla ripresa della guerra fra la
Cina comunista e la nazionalista, egli fu a capo delle operazioni più
importanti, che in tre anni portarono le truppe di Yenan dallo Shensi e dalla
Manciuria all'unificazione della Cina. Dopo il 1950, ricoprì varie cariche, fra
cui quella di vicepresidente del governo centrale. Considerato, insieme a Mao
Zedong, il fondatore dell'Esercito Popolare di Liberazione, nonché uno dei
padri della Repubblica Popolare Cinese moderna. È morto a Pechino il 6 luglio
1976.
Il libro di Chu Teh
sulla Lunga Marcia in Cina, intitolato "The Red Army's March",
racconta la storica ritirata dell'Esercito Rosso Cinese guidata da Mao Tse Tung
durante la guerra civile cinese. Questa marcia, avvenuta tra il 1934 e il 1935,
attraversò alcune delle regioni più remote e impervie della Cina per sfuggire
all'assedio delle truppe nazionaliste. Durante la Lunga Marcia, l'Esercito
Rosso cinese dovette affrontare molte difficoltà, tra cui il clima avverso, la
mancanza di cibo e le insidie delle forze nemiche.
Il libro di Chu Teh
fornisce dettagli sulle sfide affrontate dall'Esercito Rosso durante la Lunga
Marcia, sulle strategie adottate per sopravvivere e sulle vittorie ottenute
lungo il percorso. Questa epica marcia è diventata un simbolo di resilienza e
determinazione per il movimento comunista cinese, e il libro di Chu Teh ne
offre una testimonianza importante. [ChatGPT]
La prima edizione
originale del libro di Chu Teh sulla Lunga Marcia, intitolato "The Red
Army's March", è stata pubblicata nel 1934 dalla giornalista statunitense
Agnes Smedley per Vanguard Press.
Questo libro
rappresenta una testimonianza storica importantissima della Lunga Marcia
dell'Esercito Rosso Cinese guidata da Mao Tse Tung durante la guerra civile
cinese. La narrazione di Chu Teh fornisce dettagli fondamentali sulle sfide,
sulle strategie e sulle vittorie ottenute durante questa epica ritirata
attraverso le regioni più remote e impervie della Cina. In foto copertina della
pubblicazione della riedizione in traduzione italiana per gli Editori Riuniti
del 1974. La prima edizione italiana, sempre della casa editrice del PCI, è del
1957 su ed. originale del 1934.
Il libro offre un
resoconto dettagliato della Repubblica Sovietica Cinese nello Jiangxi dal 1928
al 1931, concludendosi con la proclamazione della Repubblica Sovietica Cinese
nel 1931. Smedley fornisce resoconti dettagliati delle prime politiche del PCC,
tra cui le politiche di riforma agraria più radicali di quelle seguite dopo la
Lunga Marcia, e le campagne per mobilitare i contadini poveri e garantire i
diritti alle donne. Include numerosi resoconti di battaglie, tra cui la
conquista e la successiva perdita di Changsha. Il libro contiene molti
dettagli, tra cui un resoconto della Lega Anti-Bolscevica.
Né Smedley né alcun
altro giornalista occidentale visitò i Soviet cinesi, ma ebbe resoconti di
prima mano da combattenti comunisti cinesi che aveva segretamente ospitato a
Shanghai. Le sue fonti principali furono due comandanti dell'Armata Rossa, Zhou
Jianping e Chen Geng.
Questo libro circolò
segretamente nella Cina governata dai nazionalisti, sia in inglese che in
traduzioni cinesi. Fu una delle poche pubblicazioni straniere ad essere formalmente
bandita dal governo nazionalista. Smedley era stata a lungo identificata da
loro come una delle principali nemiche, e fu diffamata pesantemente. Invano.
vedi in questo blog:
LA STRADA DELLA RIVOLUZIONE
La storia politica di Mao è la storia che porta alla strada della
rivoluzione
Clicca "Mao Tse Tung" nel
motore di ricerca interno per gli altri post
segui la nostra pagina FB: Subaltern studies Italia
web.: http://lavoropolitico.it/subaltern_studies_italia.htm
a cura di Ferdinando Dubla
Nessun commento:
Posta un commento