giovedì 1 maggio 2025

LA STRADA DELLA RIVOLUZIONE

 

La storia politica di Mao è la storia che porta alla strada della rivoluzione


Il giovane Mao (a sx) e il suo maestro bibliotecario Li Dazhao (1889-1927) cofondatore del Partito Comunista Cinese nel 1921

 

Se la Repubblica Popolare Cinese è oggi una grande potenza lo si deve in gran parte alla costruzione maoista e al Partito Comunista Cinese, in un arco storico temporale che va dal 1921 (anno di fondazione del PCC) al 1976 (morte di Mao Zedong). Non è l’apologia di un “modello”, nè la volontà tutta intellettualistica di voler definire, etichettare, o misurare la distanza o vicinanza tra ideale e reale. Il socialismo dalle ‘caratteristiche cinesi’ va studiato dai comunisti che sono i soli a poter esercitare una critica feconda sulle contraddizioni eguaglianza/libertà, socialismo e globalizzazione capitalista, ruolo dello Stato, del partito, Stato di diritto socialista, forme allargate e istituti di democrazia per una effettiva sovranità popolare che combatta nazionalismi colonialismo e imperialismo su scala internazionale. Tutti temi presenti nel pensiero e nell’opera di Mao.

La storia politica di Mao è la storia che porta alla strada della rivoluzione. Dalla fondazione del PCC (Partito Comunista Cinese) e il suo primo Congresso di Shangai dal 23 al 31 luglio del 1921 al 1 ottobre 1949 (nascita della Repubblica Popolare) e la costruzione della società socialista (1949-1976). Nella teoria e nella prassi politica.

A seguito del crescente sentimento antimperialista tra i giovani cinesi, Li Dazhao fondò a Pechino la "Società della Cina giovane" e nell'ottobre del 1918 organizzò la "Società per lo studio del marxismo" all'interno della biblioteca universitaria della capitale cinese, dove un giovane Mao Zedong si era trasferito da poco per lavorare come assistente bibliotecario.

Li Dazhao ebbe un ruolo importante nel “Movimento del 4 maggio“ 1919 e sfruttò le dimostrazioni studentesche per diffondere gli ideali marxisti e della rivoluzione d'ottobre. A seguito dei moti di protesta, cominciarono a comparire in Cina nuovi circoli operai, associazioni per lo studio del marxismo e leghe sindacali.

Grazie al suo interesse per le lotte operaie al suo giornale Meizhou Pinglun ("Critica settimanale"), Li Dazhao riuscì a ottenere abbastanza consensi per fondare il primo gruppo politico di marxisti nel maggio del 1920 e a creare così le fondamenta del Partito Comunista Cinese.

IL MAESTRO DI MAO E LA SORGENTE DELLA RIVOLUZIONE

Li Dazhao o Li Ta-chao (李大釗T, 李大S) nacque nella Contea di Laoting il 29 ottobre 1889, morì a Pechino il 28 aprile 1927. Bibliotecario, fu cofondatore insieme a Chen Duxiu del Partito Comunista Cinese.

Come intellettuale del “Movimento di nuova cultura”, nel 1918 fu reclutato da Cai Yuanpei per dirigere la biblioteca dell'Università di Pechino; con questo ruolo l'anno successivo influenzò gli studenti nel <Movimento del 4 maggio> (a cui prese parte anche egli stesso), tra cui Mao Zedong, all'epoca uno dei suoi assistenti. Nel 1920 divenne professore nella stessa università. Mentre lavorava per la biblioteca dell'università come assistente, Mao acquisì la passione per la lettura e per i libri, mantenuta negli anni successivi.

Li fu uno dei primi ad introdurre il marxismo in Cina, cercando di legarlo alle specificità cinesi: la centralità dei contadini, che avrebbero avuto un ruolo di forza motrice della rivoluzione proletaria e l’unità statale dell’immenso paese che aveva conosciuto dinastie e imperi e smembrato con modalità feudali dai “signori della guerra”. Nel 1921 fondò con Chen Duxiu il Partito Comunista Cinese a Shanghai e Chen ne divenne il primo segretario generale. Sotto la dirigenza di Li e Chen il PCC creò uno stretto legame con il Comintern, e dunque con l’URSS. Il Comintern, interessato agli eventi rivoluzionari cinesi, avvicinò Li e Chen al Kuomintang, il Partito Nazionalista Cinese, fondato da Sun Yat-sen,  con cui i comunisti crearono il Primo Fronte Unito per riunificare una Cina divisa e darle un governo stabile.

Nel 1924 Li entrò nel Comitato esecutivo centrale del Kuomintang. Anche per questo, durante la Spedizione del Nord (1926-1928), a cui prese parte, fu un grande sostenitore del Fronte Unito. Nel 1927 tuttavia fu catturato dalle forze della ‘Cricca del Fengtian’ + all'ambasciata sovietica a Pechino e impiccato poco dopo insieme ad altri 19 prigionieri comunisti per ordine del signore della guerra Zhang Zuolin. La guida del partito era passata già completamente nelle mani di Mao Zedong. Che conservò però la visione di Li dei contadini come sorgente della rivoluzione.

 

+ chiamata così perchè operava nella provincia del Fengtian (ora Liaoning) e gestita da una base territoriale comprendente le tre province nord-orientali che costituivano la Manciuria. Era guidata dal “signore della guerra” Zhang Zuolin, noto come il "Grande Maresciallo",  supportato dal Giappone.

 

 

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a cura di Ferdinando Dubla



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