La
storia politica di Mao è la storia che porta alla strada della rivoluzione
Il
giovane Mao (a sx) e il suo maestro bibliotecario Li Dazhao (1889-1927)
cofondatore del Partito Comunista Cinese nel 1921
Se la Repubblica
Popolare Cinese è oggi una grande potenza lo si deve in gran parte alla
costruzione maoista e al Partito Comunista Cinese, in un arco storico temporale
che va dal 1921 (anno di fondazione del PCC) al 1976 (morte di Mao Zedong). Non
è l’apologia di un “modello”, nè la volontà tutta intellettualistica di voler
definire, etichettare, o misurare la distanza o vicinanza tra ideale e reale.
Il socialismo dalle ‘caratteristiche cinesi’ va studiato dai comunisti che sono
i soli a poter esercitare una critica feconda sulle contraddizioni eguaglianza/libertà,
socialismo e globalizzazione capitalista, ruolo dello Stato, del partito, Stato
di diritto socialista, forme allargate e istituti di democrazia per una
effettiva sovranità popolare che combatta nazionalismi colonialismo e
imperialismo su scala internazionale. Tutti temi presenti nel pensiero e
nell’opera di Mao.
La storia politica di
Mao è la storia che porta alla strada della rivoluzione. Dalla fondazione del
PCC (Partito Comunista Cinese) e il suo primo Congresso di Shangai dal 23 al 31
luglio del 1921 al 1 ottobre 1949 (nascita della Repubblica Popolare) e la
costruzione della società socialista (1949-1976). Nella teoria e nella prassi
politica.
A seguito del crescente
sentimento antimperialista tra i giovani cinesi, Li Dazhao fondò a Pechino la
"Società della Cina giovane" e nell'ottobre del 1918 organizzò la
"Società per lo studio del marxismo" all'interno della biblioteca universitaria
della capitale cinese, dove un giovane Mao Zedong si era trasferito da poco per
lavorare come assistente bibliotecario.
Li Dazhao ebbe un ruolo
importante nel “Movimento del 4 maggio“ 1919 e sfruttò le dimostrazioni
studentesche per diffondere gli ideali marxisti e della rivoluzione d'ottobre.
A seguito dei moti di protesta, cominciarono a comparire in Cina nuovi circoli
operai, associazioni per lo studio del marxismo e leghe sindacali.
Grazie al suo interesse
per le lotte operaie al suo giornale Meizhou Pinglun ("Critica
settimanale"), Li Dazhao riuscì a ottenere abbastanza consensi per fondare
il primo gruppo politico di marxisti nel maggio del 1920 e a creare così le
fondamenta del Partito Comunista Cinese.
IL MAESTRO DI MAO E LA
SORGENTE DELLA RIVOLUZIONE
Li Dazhao o Li Ta-chao
(李大釗T, 李大钊S) nacque nella Contea
di Laoting il 29 ottobre 1889, morì a Pechino il 28 aprile 1927. Bibliotecario,
fu cofondatore insieme a Chen Duxiu del Partito Comunista Cinese.
Come intellettuale del
“Movimento di nuova cultura”, nel 1918 fu reclutato da Cai Yuanpei per dirigere
la biblioteca dell'Università di Pechino; con questo ruolo l'anno successivo
influenzò gli studenti nel <Movimento del 4 maggio> (a cui prese parte
anche egli stesso), tra cui Mao Zedong, all'epoca uno dei suoi assistenti. Nel
1920 divenne professore nella stessa università. Mentre lavorava per la
biblioteca dell'università come assistente, Mao acquisì la passione per la
lettura e per i libri, mantenuta negli anni successivi.
Li fu uno dei primi ad
introdurre il marxismo in Cina, cercando di legarlo alle specificità cinesi: la
centralità dei contadini, che avrebbero avuto un ruolo di forza motrice della
rivoluzione proletaria e l’unità statale dell’immenso paese che aveva
conosciuto dinastie e imperi e smembrato con modalità feudali dai “signori
della guerra”. Nel 1921 fondò con Chen Duxiu il Partito Comunista Cinese a
Shanghai e Chen ne divenne il primo segretario generale. Sotto la dirigenza di
Li e Chen il PCC creò uno stretto legame con il Comintern, e dunque con l’URSS.
Il Comintern, interessato agli eventi rivoluzionari cinesi, avvicinò Li e Chen
al Kuomintang, il Partito Nazionalista Cinese, fondato da Sun Yat-sen, con cui i comunisti crearono il Primo Fronte
Unito per riunificare una Cina divisa e darle un governo stabile.
Nel 1924 Li entrò nel
Comitato esecutivo centrale del Kuomintang. Anche per questo, durante la
Spedizione del Nord (1926-1928), a cui prese parte, fu un grande sostenitore
del Fronte Unito. Nel 1927 tuttavia fu catturato dalle forze della ‘Cricca del
Fengtian’ + all'ambasciata sovietica a Pechino e impiccato poco dopo insieme ad
altri 19 prigionieri comunisti per ordine del signore della guerra Zhang
Zuolin. La guida del partito era passata già completamente nelle mani di Mao
Zedong. Che conservò però la visione di Li dei contadini come sorgente della
rivoluzione.
+ chiamata così perchè
operava nella provincia del Fengtian (ora Liaoning) e gestita da una base
territoriale comprendente le tre province nord-orientali che costituivano la
Manciuria. Era guidata dal “signore della guerra” Zhang Zuolin, noto come il
"Grande Maresciallo",
supportato dal Giappone.
in questo blog:
CI
PIACEVA LA CINA. QUARANT'ANNI SENZA MAO-TSE-TUNG
CI PIACEVA LA CINA. QUARANT'ANNI SENZA MAO TSE TUNG.
Il memorabile libro-reportage di Edgar Snow. Ne ha scritto Simone Pieranni (fe.d.)
[integrale]
Mao-Tse-Tung:
Sull'esperienza storica del socialismo - Scritti 1956 - introduzione e cura
di Ferdinando Dubla - indice
100 anni di Partito Comunista
Cinese.
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a cura di Ferdinando
Dubla
Dazi e controdazi - se l’imperialismo è
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