L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla
L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla
Gli studi subalterni
Gli studi subalterni permettono un’estensione delle categorie concettuali con cui si pensa, per agire politicamente, il presente storico, nè la loro reductio nè il loro dissolvimento.
Il proletariato viene esteso ai gruppi subalterni e, da astrazione di classe presupposta, diventa reale motore della lotta delle classi, perchè inserito nella contesa egemonica. Che è il vero grimaldello che Gramsci offre nel Quaderno 25 - “Ai margini della storia-Storia dei gruppi sociali subalterni“ / Il passaggio dalla subalternità all’egemonia è dato però dall’autonomia, che è politica ma anche culturale. Che fa scaturire la “soggettivazione”, il soggetto storico agente nella prassi. Gramsci non è un filosofo “innocuo”, depotenziato della sua carica eversiva, genericamente nazional-popolare. Gramsci è un pensatore e uomo politico d’azione, marxista e rivoluzionario. / fe.d.
Già docente di scienze umane e filosofia presso i licei delle scienze umane di Manduria e Taranto, è ora condirettore del Centro Studi di Filosofia “Giulio Cesare Vanini” del centro messapico e ricercatore Subaltern Studies Italia
Arrestato il Presidente della provincia di Taranto (Pd)
Ieri pomeriggio il dissequestro dei prodotti finiti e stamattina gli arresti nell’ambito dell’inchiesta sulle tangenti dell’Ilva al mondo politico e istituzionale. Le manette sono scattate per il presidente della Provincia di Taranto, Giovanni Florido (eletto per il secondo mandato nel 2009 col Pd ed in passato segretario generale della Cisl ionica) e anche per un assessore provinciale, Miche Conserva, per un dirigente dell’Ilva Girolamo Archinà (già in carcere) e per l’ex segretario della Provincia di Taranto, Vincenzo Specchia (ai domiciliari). L’inchiesta, denominata "Ambiente Svenduto", si riferisce alla discarica Mater Gratiae all'interno dell'Ilva destinata ai rifiuti speciali, ha accertato reati come la concussione. Archinà, ex responsabile delle relazioni istituzionali dell'Ilva, secondo l'accusa avrebbe tenuto rapporti con amministratori, politici, sindacalisti, dirigenti di organi di controllo a vari livelli e perfino giornalisti, riuscendo in alcuni casi a corrompere pubblici ufficiali e pilotare controlli e verifiche all'interno dello stabilimento.
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