Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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lunedì 8 luglio 2019

L’UMANESIMO del giovane MARX


Il Marx degli anni giovanili non è uno dei giovani hegeliani contro cui, anzi, scrive la sua critica insieme al compagno fraterno Friedrich Engels (“La Sacra Famiglia”, a proposito di Bruno Bauer e dei suoi fratelli e soci). E’ un filosofo politico, giornalista appassionato, che concepisce la rivoluzione sociale nella concezione materialistica della storia. E lo fa non hegelianamente, ma criticando Hegel: nei Manoscritti del 1844 e nell’ “Ideologia tedesca” dell’anno successivo (lasciata poi alla “critica roditrice dei topi” in quanto funzionale solo ai conti con l’”anteriore coscienza filosofica”) e nelle straordinarie tesi su Feuerbach, il giovane Marx forgia gli strumenti teorico-politici dell’emancipazione delle classi oppresse e della loro definitiva liberazione dalle catene dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo. Il socialismo e il comunismo vengono intesi non più come utopie palingenetiche e dunque prescientifiche, ma come orizzonti possibili per via rivoluzionaria. Disvelare la struttura dei rapporti di produzione diventa compito rivoluzionario unitario nella prassi cosciente, in quanto la coscienza (di classe) si libera di apparenze fenomeniche che ne occultano il ruolo mai astrattamente teoretico di dinamica storica della trasformazione, effettiva e concreta. Lo stesso concetto di “arcano delle merci”, presente nel I libro de “Il Capitale”, si pone all'interno della categoria di reificazione, un punto forte di congiunzione con il giovane Marx dei Manoscritti del 1844 e la categoria di alienazione, dimostrazione concreta che nel filosofo di Treviri è indisgiungibile, a dispetto della “rottura epistemologica” di Althusser, la metodologia dello scienziato dell'economia politica dall'impostazione umanistica dell'analisi sociale.
Quel nuovo umanesimo che scaldo’ i cuori e le teste dei rivoluzionari secolarizzati, quel nuovo umanesimo che parla ancora oggi, necessario al superamento della civiltà della mercificazione, perché l’arcano delle merci non è che gli stessi rapporti umani occultati dalle forme del capitale. La mercificazione dei rapporti umani è, oggi, uno degli aspetti più devastanti delle forme in cui appare il dominio di classe nel sistema capitalista. (fe.d.)


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