Il Senato ha votato in quarta lettura la legge costituzionale che inserisce nella Costituzione l'obbligo del pareggio di bilancio. Si è così modificata su un tema cruciale la Carta del 1948, scongiurando – grazie alla maggioranza superiore ai due terzi - il referendum popolare confermativo.
In pratica un colpo di mano antidemocratico e neoliberista, da parte di un parlamento ridotto a votificio nelle mani dell’oligarchia finanziaria.
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