Parola al secondo turno |
di MARCELLO COMETTI TARANTO - La disfida per la conquista del Palazzo di Città nella capitale dell'acciaio si gioca sul filo di una manciata di voti. Il sindaco uscente, Ezio Stefàno (centrosinistra) accarezza la vittoria al primo turno lambendo a più riprese la soglia fatidica del 50%, ma per festeggiare compiutamente deve giocoforza attendere la conclusione dello spoglio, che come sempre procede con una lentezza estenuante e che si conclude solo a tarda notte. Alle spalle di Stefàno, Mario Cito (At6) incassa il 18% delle preferenze e si candida, in caso di ballottaggio, a sfidare il sindaco uscente. Distanziato, con il 13%, il leader dei Verdi, Angelo Bonelli, che guidava un composito rassemblement di liste ecologiste. Crolla il centrodestra, con il candidato del Pdl, Filippo Condemi, che non va oltre il 6,5% , in caduta libera anche rispetto al dato di cinque anni fa, quando il dissesto-monstre del Comune di Taranto punì severamente la coalizione berlusconiana che aveva visto in Rossana Di Bello la sua leader indiscussa sin dal 2000. Non sfondano nemmeno i «grillini» del movimento «Cinque stelle», in corsa con un proprio candidato sindaco e rimasti sotto la quota del 2%. Ma forse il dato più eclatante del capoluogo è quello che si riferisce all'affluenza alle urne. Al voto si sono recati appena 108.360 elettori su un totale di 173.530 aventi diritto. In termini percentuali, il 62,4%, oltre 11 punti in meno del risultato di cinque anni fa, quando la percentuale di affluenza alle urne nel primo turno fu del 73,74%. Il dato di Taranto è inferiore sia rispetto al dato nazionale (66,9%), sia rispetto a quello regionale (71,5%). da "La Gazzetta del Mezzogiorno" on line dell'8 maggio 2012 |
martedì 8 maggio 2012
Risultati elettorali a Taranto
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