Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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martedì 18 ottobre 2022

DEMOCRAZIA, UN'UTOPIA CONCRETA - dibattito ad Avetrana con Subaltern studies Italia - report

 

”I più larghi orizzonti consentono di allargare lo sguardo oltre le nubi, laddove c’è il sole“

  • Next revolution: la prossima rivoluzione
  • Solidarietà fraterna e solidarietà strumentale
  • La Comune di Parigi: Marx e il presente
  • Per Gramsci
  • Espropriare gli espropriatori (Marx)
  • Next Revolution - Communalism - Comunism

Intensa serata ad Avetrana di conoscenza e sostegno al popolo curdo e al confederalismo democratico del Rojava. Sul concetto filosofico di democrazia e in particolare di democrazia diretta, dalle origini greche, a Marx, Gramsci, Murray Bookchin e il sogno realizzato e da realizzare di un altro Occidente, la next revolution. Relazione #FerdinandoDubla - #SubalternStudiesItalia

assistenza #RobertaGalati #MilviaRenna #PierfrancescoGalati, e con la partecipazione del direttore della Scuola di Filosofia “Giulio Cesare Vanini” di Manduria prof. senior #OronzoCaprino.

I video a cura dell’Associazione culturale ‘Hortus animae’

https://www.facebook.com/profile.php?id=100063857542662

Si ringraziano il Sindaco Antonio Iazzi e l’Assessore alla Cultura Emanuele Micelli di Avetrana (TA) per la loro partecipazione e per l’ospitalità nella Sala Consiliare.

Progettata nel dibattito la solidarietà attiva al popolo curdo e al confederalismo democratico nel Rojava attraverso i possibili aiuti materiali e la ricerca collettiva seminariale sugli studi subalterni al #MeridianoSUD 

 

La filosofia incontra la democrazia, la democrazia e l’Occidente, il concetto e la sua realizzazione, l’utopia e la realtà. Il concetto di democrazia e la filosofia politica, una ricerca necessaria per alimentare continuamente la democrazia politica con la democrazia sociale. La critica della ragione politica diventa critica della ragione democratica. Per la “guerra di posizione” diventa transizione verso la società autoregolata perchè autodeterminata (il Marx di Gramsci) con la soggettività antagonista dell’’intellettuale collettivo’. Per un’altra idea di Occidente. “Rojava" (/roʒɑˈvɑ/), il  termine in lingua curda significa "l'Occidente".

NEXT REVOLUTION: la prossima rivoluzione.

La ‘Next Revolution’, il progetto di società prossima ventura, è un altro concetto di democrazia come utopia concreta, confederale e dal basso, di un altro occidente che comprenda tutti i sud del mondo, di una ricerca, incessante e continua, del sogno scientifico approdo del comunismo di Marx, del comunalismo libertario della democrazia politica come democrazia sociale di Murray Bookchin, del socialismo dell’autoregolazione e dell’autodeterminazione dell’’intelletto collettivo’ di Antonio Gramsci.

È possibile riannodare il filo ‘comune’ della suggestione libertaria di Murray Bookchin, l’analisi di Marx (il giudizio sulla Commune di Paris e l’approdo al comunismo come società in cui il libero sviluppo di ciascuno è condizione del libero sviluppo di tutti, il ‘general intellect’), la riflessione di Gramsci prima sui consigli operai autogestionari, poi sull’’intelletto collettivo’ e la società autoregolata dei produttori nei Quaderni?  Nel Rojava (Kurdistan occidentale), dove è in atto la sperimentazione del confederalismo democratico, credono di sì. È lì che nascerà un nuovo Occidente? Il Rojava, un altro Occidente, comprende tutti i Sud del mondo.

§ 55. Originalità e ordine intellettuale. Una massima di Vauvenargues: «È piú facile dire cose nuove che metter d’accordo quelle che sono già state dette». Si può analizzare questa massima nei suoi elementi. È piú difficile instaurare un ordine intellettuale collettivo che inventare arbitrariamente dei principi nuovi e originali. (..) Nella pretesa dell’originalità c’è molta vanità e individualismo, e poco spirito creatore.

Antonio Gramsci, dal Quaderno II - <Introduzione allo studio della filosofia>

Anche il concetto di ‘società regolata’ Gramsci lo approfondisce da Marx e in particolare riguardante il tema dell’approdo di una nuova società dell’uguaglianza nella libertà e, in quanto democraticamente autodeterminata, in grado di ‘dileguare’ la stessa ‘dittatura del proletariato’ come fase centrale della transizione. Dunque non è, come sostengono alcuni critici, sinonimica della stessa.

 

SOLIDARIETÀ FRATERNA e SOLIDARIETÀ STRUMENTALE

 

C’è un modo non solo per solidarizzare ma fraternizzare con il popolo iraniano e in particolare con il movimento femminile laico che sostiene il duro scontro con l’impero teocratico confessionale e reazionario dei pope al governo: il sostegno attivo a chi ha combattuto e combatte il fanatismo cruento dei tagliagole terroristi dell’ISIS, le straordinarie milizie femminili del Kurdistan - Rojava (l’amministrazione autonoma della Siria del Nord-Est), l’Unità di Protezione delle Donne o Unità di Difesa delle Donne (curdo: Yekîneyên Parastina Jin; AFI: /jɛkiːnɛjeːn pɑːɾɑːstɯnɑː ʒɪn/), impegnate a difendere, sviluppare e rafforzare la sperimentazione politica del confederalismo democratico, basato sulla democrazia diretta, su un'economia solidale ed ecologica, sulla liberazione sociale delle donne e assoluta parità di genere. Se il regime fascioteocratico iraniano accusa per ‘i disordini’ il complottismo esogeno dell’imperialismo statunitense e il suo braccio armato del governo israeliano, questi ultimi si guardano bene dal solidarizzare con l’YPG e la resistenza curda, perchè il loro sostegno al movimento iraniano sviluppatosi dopo la morte di Masha Amini e che vede ora coinvolta la nostra connazionale #AlessiaPiperno, è solo strumentale.

 

La Comune di Parigi: Marx e il presente

 

La Comune di Parigi è stata un evento e un modello. Un evento capace di determinare una discontinuità radicale, una possibilità che prima non esisteva. Nel caso della Comune, questa possibilità era quella di un ‘governo del popolo per il popolo’. Un modello perché capace di ispirare un secolo di pensiero rivoluzionario: “Parigi operaia, con la sua Comune, sarà celebrata in eterno, come l’araldo glorioso di una nuova società”, scrive Marx chiudendo il testo.

Riconsiderare oggi l’importanza, il valore e l’attualità della Comune, significa quindi ragionare su tre piani: la sua specificità storica; la lettura che ne ha dato Marx e il suo significato nell’opera marxiana; i legami tra i valori e le sperimentazioni di cui è stata promotrice e le trasformazioni politiche dei nostri giorni.

 

PER GRAMSCI

 

”La Comune rappresenta per Gramsci il punto limite della capacità espansiva della borghesia e del capitalismo. Il dinamismo sociale determinato dal capitalismo conduce i ceti subalterni ad assumere un ruolo attivo, innalzandosi a ruoli dirigenti, migliorando le proprie condizioni di vita o lottando per espandere la sfera della cittadinanza.”, Loris Caruso, La Comune di Parigi: Marx e il presente

Feltrinelli, 2019, pag. 8

 

ESPROPRIARE GLI ESPROPRIATORI (Marx)

 

Si, o signori, la Comune pretendeva di abolire quella proprietà speciale di una classe che fa del lavoro di tutti la fortuna di pochissimi. Essa voleva espropriare gli espropriatori, essa voleva fare della proprietà individuale una verità trasformando i mezzi di produzione, la terra ed il capitale, oggi strumenti potenti per assoggettare e sfruttare il lavoratore, in semplici strumenti di lavoro libero ed associato. – Ma ciò è comunismo, comunismo «impossibile». – E che perciò? Forse che i membri della classe dominante i quali sono tanto intelligenti per vedere che il sistema attuale non è durevole (e sono molti) non sono divenuti i malaugurati e numerosi apostoli della produzione cooperativa? Se la produzione cooperativa non deve restare una chimera od una trappola, se essa deve rimpiazzare il sistema capitalistico, se le società cooperative riunite debbono regolare la produzione nazionale con un piano comune, ponendola sotto il loro controllo, e terminando, in questo modo, l’anarchia costante, le convulsioni periodiche, conseguenze della produzione capitalistica, che cosa sarebbe ciò, o signori, se non del comunismo, del comunismo «possibile»? Karl Marx, da La guerra civile in Francia del 1870-71, a cura di Palmiro Togliatti, editori Riuniti, 1974

 

NEXT REVOLUTION - COMMUNALISM - COMMUNISM

 

«Il Communalism rappresenta una critica della società gerarchica e capitalista nel suo insieme»

 

Il Communalism nella sua predisposizione teorica e il municipalismo libertario nella sua pratica sperimentale non costituiscono «una delle numerose tecniche pluralistiche attraverso le quali conseguire un vago e indefinito orizzonte sociale. Sono una sorta di destino dell’umanità, grazie al [loro] elemento fondamentalmente democratico e strutturalmente non-gerarchico, e per nulla una fattispecie di strumentazione politica o strategica da adottare o dismettere al fine di conquistare il potere. In realtà, il municipalismo libertario si sforza di definire i contorni istituzionali di una nuova società anche allorquando offre un messaggio pratico per una politica radicalmente innovativa adeguata ai giorni nostri» / Murray Bookchin, The Next Revolution. Popular Assemblies and the Promise of Direct Democracy, a cura di Debbie Bookchin e Blair Taylor, Verso, London-New York, 2015, pag.89.

Il concetto di ‘Next Revolution’, la prossima rivoluzione, permette di far convergere socialismo scientifico e anarchismo nel comunalismo ecologista ed egualitario, con un’architettura concreta per l’esercizio della democrazia diretta. Non è utopia teorica, ma sperimentazione politica in Rojava e nel Kurdistan turco (Siria settentrionale e Turchia sud orientale). Democrazia costituita da consigli e reti assembleari nel pensiero libertario del filosofo Murray Bookchin (1921-2006) ripreso da Ocalan. La rigenerazione del concetto di democrazia in Occidente può partire dal popolo invisibile, i curdi, che con le loro milizie femminili hanno combattuto e ancora combattono i tagliagole dell’ISIS. Implicitamente, l’ispirazione dello stesso Bookchin e del confederalismo democratico curdo, è la Comune di Parigi (Marx, Le guerre civili in Francia 1870-1871) e l’”intelletto collettivo” e la società autoregolata dei produttori di Antonio Gramsci (‘Ordine Nuovo’ e ‘Quaderni dal carcere’). La ‘Next Revolution’ supera la dicotomia tra anarchismo e comunismo. Non con un dibattito accademico, lo fa con una sperimentazione politica che bisogna sostenere con forza.

#NextRevolution, #prossimarivoluzione, #Communalism, #MurrayBookchin, #communism





Ferdinando Dubla (1956) ricercatore Subaltern Studies Italia, testimonial Rojava 


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