Il
contributo di Subaltern studies Italia al link permanente su Wikipedia
LINK PERMANENTE Versione
del 4 gen 2024 alle 14:37 di Ferdinando Dubla (→Bibliografia: aggiornamento
bibliografico
Ranajit Guha (Siddhakati, 23 maggio 1923 – Purkersdorf, 28 aprile 2023) è stato uno storico
indiano, pioniere nel campo dei cosiddetti "Subaltern Studies", una metodologia di studi dell'Asia meridionale incentrata
sulle società postcoloniali e postimperiali, studiandole dall'inizio alla fine
con la prospettiva dei gruppi sociali subalterni. Fu l'editore di molte delle prime antologie del gruppo e scrisse ampiamente
sia in inglese che in bengalese.
Formazione
Ranajit Guha nacque a Siddhakatti, un
villaggio posto attualmente nel distretto di Barisal (Bangladesh), ma all'epoca
della nascita appartenente all'India britannica. La sua famiglia si trasferì a
Calcutta (città il cui nome è stato ufficialmente cambiato in
"Kolkata" nel gennaio 2001) nel 1934, quando
suo padre iniziò l'attività di avvocato presso l'Alta Corte di Calcutta. Guha
fece gli studi universitari a Calcutta laureandosi dapprima al Presidency College (dal 2010 Presidency University, Kolkata), ottenendo successivamente il dottorato
in storia presso l'Università di Calcutta.
Negli anni quaranta Guha aderì al
Partito Comunista d'India e fu scelto come rappresentante alla Federazione
mondiale della gioventù democratica con sede a Londra; abbandonò l'attività politica
dopo la Rivoluzione ungherese del 1956. Ritornò in
India dal Regno Unito nel 1953; in quell'anno iniziò la sua carriera di
insegnante nelle scuole medie superiori, dapprima al Chandernagore Government
College e successivamente
al Calcutta
Central College. Fu sospeso
dall'attività didattica a causa della sua passata militanza comunista; nel 1955
fu assunto dalla neocostituita Università di Jadavpur. Nel 1959 Guha lasciò l'India per il Regno Unito ed
entrò in servizio all'Università del Sussex; per qualche tempo Guha ha
insegnato anche nell'Università Nazionale Australiana.
Cfr. Historian
Ranajit Guha Passes Away, in The Wire, 29 aprile
2023
I Subaltern studies
Di orientamento marxista, Guha mantenne solidi legami con l'India e divenne uno dei massimi esponenti della storiografia dei "Subaltern studies" e "Post-colonial studies", applicando al sistema coloniale le categorie gramsciane di «egemonia» e «dominio». In particolare il riferimento a Gramsci è esplicitato nella battaglia per l'egemonia, per sconfiggere il dominio senza egemonia (Dominance Without Hegemony), elaborato a partire dal Quaderno 25 dei Quaderni dal carcere scritto da Gramsci a Formia nel 1934-35 e che sviluppa le fondamenta della teoria del processo rivoluzionario e della ricerca storica, ponendo in quelle note il tema dei subalterni. Caratterizzanti l’analisi di Guha sono anche le categorie di prosa del mondo, prosa della storia e prosa della controinsurrezione. Nella sua critica ad Hegel, secondo cui non c’è storia senza costruzione dello Stato, i popoli subalterni, coloniali, dominati dagli Imperi, sono fuori della ‘prosa della storia’, sono popoli senza storia, costituiscono la ‘prosa del mondo’. La prosa della ‘controinsurrezione’ è la narrazione delle classi dominanti contro l’insorgenza delle classi subalterne.
Cfr. Ranajit Guha, La storia ai limiti della storia del mondo - con un testo di Rabindranath Tagore e introduzione di Massimiliano Guareschi, Sansoni, 2003
Fu l'ispiratore del gruppo di storici
indiani che nel 1982 diede avvio alla serie di volumi "Subaltern Studies",
tradotti in parte anche in lingua italiana a cura di Sandro Mezzadra, cfr. Subaltern studies, modernità e post-colonialismo, Ombre Corte, 2002.
BIBLIO
A rule of property for Bengal : an essay on the idea of permanent settlement, Paris [etc.], Mouton & Co., 1963.
(EN) Elementary Aspects of Peasant Insurgency in Colonial India, Delhi, 1983, Oxford University Press.
(EN) An Indian Historiography of India: A Nineteenth Century Agenda & Its Implications, Calcutta: K.P. Bagchi & Company, 1988.
(EN) Dominance without Hegemony: History and Power in Colonial India, Harvard University Press, 1998.
(EN) History at the Limit of World-History (Italian Academy Lectures), Columbia University Press, 2002.
Ranajit Guha e Gayatri Chakravorty Spivak, Subaltern studies : modernità e postcolonialismo, collana Collezione Cartografie; 19, traduzione di Sandro Mezzadra, Introduzione di Edward W. Said; Presentazione e cura di Sandro Mezzadra, Verona, Ombre Corte, 2002.
Nel volume di Ranajit Guha sono
presenti, oltre a un breve testo programmatico, due testi: "A proposito di
alcuni aspetti della storiografia dell'India coloniale" e "La prosa
della contro insurrezione".
La storia ai limiti della storia del mondo [History at the limit of world-history], collana Collezione Saggi Sansoni, traduzione di Rossana Stanga, introduzione di Massimiliano Guareschi, Milano, Sansoni, 2003.
(EN) The
Small Voice of History, Permanent Black, 2009.
-----
The Daily Star è un quotidiano tabloid britannico, edito dalla Northern
& Shell e diretto da Dawn Neesom. Fu pubblicato la prima volta il 2
novembre 1978 e fu il primo nuovo giornale nazionale ad essere lanciato dopo il
Daily Mirror nel 1903.
- The Daily Star, 30 aprile
2023 -
Historian Ranajit Guha passes
away
Trad. Subaltern studies Italia
È morto lo storico Ranajit Guha
Uno dei più influenti storici
dell'Asia meridionale, famoso per il suo lavoro epocale sugli studi subalterni,
Ranajit Guha, che avrebbe compiuto 100 anni questo maggio, è morto ieri.
Lo storico indiano è spirato nella sua
casa nei boschi viennesi in Austria, dove viveva con la moglie Mechthild Guha,
dopo essersi ritirato dall'Università Nazionale Australiana nel 1988, ha detto
il collega storico Dipesh Chakrabarty.
Ranajit è stato malato per molto tempo
a causa di varie complicazioni dovute all'età, ha detto.
È stato uno degli studiosi più
influenti del gruppo Subaltern Studies ed è stato l'editore di molte delle
prime antologie del gruppo. Il suo libro "Aspetti elementari
dell'insurrezione contadina nell'India coloniale" è considerato un
classico.
Nel suo messaggio di cordoglio, il
primo ministro del Bengala occidentale Mamata Banerjee, ha affermato che i
numerosi scritti di Ranajit sulle rivolte contadine indiane non solo sono
diventati un trend-setter, ma hanno anche ispirato un gruppo di storici di gran
levatura il cui lavoro sui subalterni ha avuto un impatto in tutto il mondo.
"Il mondo della conoscenza ha
subito una grande perdita con la morte di Ranajit Guha", ha aggiunto.
Era nato il 23 maggio 1923 nel
villaggio Siddhakati di Bakerganj upazila di Barishal da una famiglia di
proprietari di taluka. Suo padre si era trasferito con la famiglia a Calcutta
(Kolkata) nel 1934.
Ranajit completò poi i suoi studi
post-laurea in storia presso l'Università di Calcutta, rimanendo profondamente
influenzato dall'insegnamento e dalla borsa di studio del leggendario storico
Susobhan Sarkar (1900-1982).
Verso la metà degli anni '40, Ranajit
divenne un attivista politico a tempo pieno e, come rappresentante del Partito
Comunista dell'India, si unì alla Federazione Mondiale della Gioventù
Democratica, fondata a Londra nel 1945.
Tornò a Calcutta nel 1953 con
l'obiettivo di concentrarsi sulla ricerca.
Ranajit ha insegnato al Chandannagore
College nel Bengala occidentale prima di unirsi a quello che oggi è il Maulana
Azad College e all'Università Jadavpur a Calcutta. Dal 1960 al 1980, Ranajit ha
insegnato all'Università del Sussex prima di emigrare all'Australian National
University dove ha continuato a fare da mentore agli studiosi fino al suo
pensionamento nel 1988.
Ha scritto ampiamente sulle rivolte
contadine ed è meglio conosciuto per il suo libro, Subaltern Studies VI.
Altri suoi
libri degni di nota sono “A Rule of Property for Bengal” (1963), “Elementary
Aspects of Peasant Insurgency in Colonial India” (1983) e “Dominance without
Hegemony: History and Power in Colonial India” (1997).
Ranajit ha influenzato studiosi famosi
come Dipesh Chakrabarty, Partha Chatterjee, Gayatri Chakravorty Spivak.
Binayak Sen ha affermato che Ranajit
ha introdotto lo studio della storia dei subalterni. Il punto principale degli
studi sui subalterni è che la storia non dovrebbe essere scritta sui re e sui
loro uomini, sui cambiamenti di regime. Piuttosto, un’importanza simile
dovrebbe essere data alla prospettiva e alle narrazioni dei contadini e della
classe operaia.
È stato fondamentale nella creazione
della storiografia subalterna.
Il professor Abdul Momin Chowdhury,
uno dei principali storici del paese, ha affermato che il suo più grande
contributo è stata la creazione di storici degli studi subalterni.
https://www.facebook.com/p/Subaltern-studies-Italia-100071061380125/
Nessun commento:
Posta un commento