quando Mao Ze Dong trasformò la guida della
rivoluzione cinese in guida politica del PCC (1935-1943)
Mao Zedong non fu mai formalmente
espulso dal Partito Comunista Cinese (PCC), ma ci furono momenti di tensione e
di marginalizzazione durante la sua ascesa politica, soprattutto negli anni
'30.
Durante i primi anni '30,
specialmente nei periodi in cui i “Ventotto Bolscevichi” avevano una notevole
influenza nel partito, Mao fu relegato a ruoli meno significativi. Le sue idee
e strategie non godevano di grande supporto ai vertici del partito, che erano
più inclini a seguire le direttive del Comintern e le tattiche di insurrezione
urbana.
(vedi I 'VENTOTTO BOLSCEVICHI'
CINESI, WANG MING E MAO ZE DONG, http://ferdinandodubla.blogspot.com/2025/10/i-ventotto-bolscevichi-cinesi-wang-ming.html)
La Conferenza di Zunyi del gennaio
1935 fu un momento cruciale per Mao. Tenutasi durante la Lunga Marcia, fu una
svolta significativa nel suo ruolo nel PCC. Prima di questa conferenza, Mao era
stato in parte emarginato dai vertici del partito. Tuttavia, a Zunyi, riuscì a
ottenere il consenso per la sua strategia basata sulla guerriglia rurale,
guadagnando un ruolo centrale nella leadership del partito.
La
Conferenza di Zunyi fu una riunione del Partito Comunista Cinese (PCC) che si
tenne nel gennaio 1935 durante la lunga marcia. Questo incontro comportò una
lotta di potere tra la leadership di Bo Gu e Otto Braun e l'opposizione guidata
da Mao Zedong.
L'agenda principale della conferenza
era esaminare il fallimento del partito nella regione di Jiangxi e valutare le
opzioni allora disponibili. Bo Gu fu il primo a parlare, presentando un
rapporto generale. Riconobbe che la strategia utilizzata nello Jiangxi era
fallita, senza però assumerne la colpa, affermando che la mancanza di successo
non fosse dovuta a una scarsa pianificazione. Successivamente, Zhou presentò un
rapporto sulla situazione militare con uno stile apologetico, ma,
contrariamente a Bo, ammise che erano stati anche commessi errori. Zhang
Wentian poi condannò i leader per la debacle dello Jiangxi in una lunga e
critica relazione, supportata da Mao e Wang. La distanza di Mao dal potere
negli ultimi due anni lo aveva lasciato irreprensibile dei recenti fallimenti e
in una posizione forte per attaccare la leadership.
Mao insistette sul fatto che Bo Gu e
Otto Braun avessero commesso errori militari fondamentali, utilizzando tattiche
di pura difesa invece di intraprendere una guerra più mobile. I sostenitori di
Mao guadagnarono slancio durante l'incontro e Zhou Enlai alla fine si spostò
verso Mao. In conformità con il principio della democrazia della maggioranza,
furono rieletti il segretariato del Comitato Centrale e il Comitato Centrale
Rivoluzionario e Militare del PCC. Bo e Braun furono retrocessi, mentre Zhou
mantenne la sua posizione condividendo ora il comando militare con Zhu De.
Zhang Wentian assunse la posizione precedente di Bo, mentre Mao si unì
nuovamente al comitato centrale.
- La Conferenza di Zunyi confermò che il PCC avrebbe dovuto allontanarsi dai 28 bolscevichi avvicinandosi a Mao. Fu vista come una vittoria per quei vecchi membri del PCC che avevano le radici in Cina e, al contrario, rappresentò una grande perdita per quei membri del PCC, come i 28 bolscevichi, che avevano studiato a Mosca, addestrati dal Comintern e dall'Unione Sovietica, e potevano essere considerati protetti o agenti del Comintern. Dopo la conferenza di Zunyi, l'influenza e il coinvolgimento del Comintern negli affari del PCC furono notevolmente ridotti.
da History Maps, riadattato.
Mao guida della rivoluzione e del PCC
Mao dunque diventò nel 1935 la guida politica sia della rivoluzione sia del PCC
Anche il 1942 è stato uno degli anni chiave in cui ha consolidato significativamente il suo potere all'interno del Partito Comunista Cinese.
Il Movimento di Rettifica di Yan'an, avviato in quell'anno, ha svolto un ruolo importante in questo processo, consolidando la sua posizione come guida ideologica e politica del partito. Tuttavia, ci sono stati altri momenti e fattori cruciali:
Lunga Marcia (1934-1935): questo evento ha fatto emergere Mao come figura principale nel partito, dimostrando la sua capacità di leadership in condizioni estremamente difficili.
Conferenza di Zunyi (1935): durante questa conferenza, Mao riuscì a ottenere un maggiore controllo strategico e a ridurre l'influenza dei quadri dirigenti precedenti.
Resistenza contro il Giappone (1937-1945): Mao fu riconosciuto per la sua leadership durante la guerra contro i giapponesi, il che rafforzò la sua posizione.
Fine della Guerra Civile Cinese (1949): la vittoria dei comunisti e la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese con Mao come leader riconosciuto segnarono il culmine del suo percorso rivoluzionario.
Quindi,
mentre il 1942 è stato sicuramente un anno cruciale nel consolidamento del
potere di Mao, diventare il leader incontrastato della rivoluzione cinese è
stato un processo che si è sviluppato nel corso di diversi anni e eventi.
Il consolidamento ideologico (1942)
Con l'avvio del Movimento di Rettifica (Cheng Feng), Mao lanciò una campagna sistematica per estirpare tutte le tendenze ideologico-politiche considerate dannose, mirando in particolare ai quadri formatisi in Unione Sovietica (come i "28 Bolscevichi"). Questo periodo, dal 1942 al 1944, vide l'affermarsi della sua strategia nella pratica rivoluzionaria come strategia anche teorica del PCC.
Il punto di
svolta formale e istituzionale avvenne nel 1943. In quell'anno, Mao fu eletto
Presidente del Comitato Centrale e del Politburo, i titoli più alti all'interno
del Partito.
La sua
posizione fu poi definitivamente sancita dal Settimo Congresso del Partito nel
1945, dove il "Pensiero di Mao Zedong" fu iscritto nello statuto del
PCC come linea guida ufficiale.
In sintesi:
• 1935: inizio
dell'ascesa (controllo militare).
• 1942: inizio
della campagna Cheng Feng
(maggioranza politica e marginalizzazione delle opposizioni).
• 1943: riconoscimento
politico sia della guida della rivoluzione sia del Partito Comunista
a cura di Ferdinando Dubla
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studi per la storia della Cina:
la rivoluzione (1921-1949) e l’edificazione del socialismo (1949-1976)
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