mercoledì 11 marzo 2015
Mario Alighiero Manacorda: l'uomo onnilaterale (la pedagogia di Marx)
L’UOMO ONNILATERALE --- Mario Alighiero Manacorda ---
[..] In Marx l’ambito pedagogico, implicito tanto negli scritti “filosofici” giovanili quanto in quelli “economici”, coinvolgeva tutto il suo pensiero. Si tratta infatti del problema dell’uomo, del suo rapporto con la natura e coi suoi simili nel dominarla e umanizzarla per produrre la propria vita materiale e spirituale, e della sua storia, che attraverso la divisione del lavoro lo ha portato, da una “disponibilità” naturale a ogni attività, alla disumana “unilateralità” tanto del capitalista quanto dell’operaio. Eppure, proprio per dominare la totalità delle moderne forze produttive occorre lo sviluppo di una “totalità di uomini totalmente sviluppati” o, come anche dice, allaseitig, che ho tradotto alla lettera con “onnilaterali”: dunque, un “ricupero”, al più alto livello consntito dallo sviluppo storico, della disponibilità originaria. Si trattava dunque di capire come formare quest’uomo onnilaterale. E possiamo dire, con un po’ di schematismo, che Marx affronta la tematica pedagogica da due punti di vista: il principio socialista dell’unione di istruzione e lavoro, e il principio liberale della libertà dell’istruzione. Lavoro e libertà: due principi naturalmente associabili e perciò inscindibili. Non a caso, per l’uno e per l’altro, Marx, intransigente critico della società capitalistica borghese, tanto nel Capitale quanto nei dibattiti politici nell’Internazionale non esitava a richiamarsi all’esempio della società liberale inglese e americana del suo tempo, in cui ritrovava un modello concreto delle sue speranze. Del resto, non potè forse il maggiore lettore italiano di Marx a fine Ottocento, Antonio Labriola, richiesto dai suoi studenti alla Sapienza, intercalare ai suoi corsi di marxismo, senza cambiare tono, un seminario sull’idea di libertà? Questo intreccio di liberalismo e comunismo è oggi, per me, il punto centrale di una positiva rilettura di Marx dopo le idiozie che sul suo conto si sono dette per più di un secolo. Nel suo essere stato in cerca di una “libertà maggiore” è il segreto del marxismo, las grande “ideologia” moderna di liberazione dell’uomo dalla disuguaglianza, dallo sfruttamento, dall’oppressione, dalla “alienazione”. Spero che ciò risulti chiaramente dalla lettura che io facevo di lui oltre quarant’anni fa. […]
da Al lettore, sta in M.A.Manacorda, Marx e l’educazione, Armando, 2008, pp.14-15, raccolta già presente in Il marxismo e l’educazione, Editori Riuniti, 1966
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