Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi cambia ancora una volta le carte in tavola sul disegno di legge sulla scuola.
Aveva sostenuto che voleva ascoltare tutti prima di valutare come procedere con il disegno di legge sulla brutta scuola mentre adesso intende mettere la fiducia, nonostante sia stato dimostrato che le assunzioni si possono fare a prescindere dai pessimi contenuti del provvedimento. In realtà le tante lobby che vogliono impadronirsi della scuola pubblica premono per fare approvare una legge impresentabile e incostituzionale utilizzando l’arma dei precari.
Le stabilizzazioni sono una necessità per migliorare la qualità del sistema di istruzione e non una gentile concessione del Governo Renzi.
Il vero rischio per l’inizio del nuovo anno scolastico non è la non approvazione di quel disegno di legge ma l’esatto contrario e stiano sereni che non consentiremo di trasformare le scuole in aziende. Dignità e libertà non sono in vendita e per questa ragione non molleremo.
Il mondo della scuola è con noi e ci chiede nei prossimi giorni e fin dall’inizio del nuovo anno scolastico di andare avanti con le mobilitazioni. Il Governo e il Parlamento decidano se vogliono continuare a sfidare chi nella scuola vive e lavora o aprire un reale confronto per arrivare a scelte condivise.
FLC CGIL nazionale
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