sabato 23 giugno 2018
PEDAGOGIA E ANTIPEDAGOGIA
L’antipedagogia, sull’onda delle tesi
sulla descolarizzazione di Ivan Illich, venne considerata negli anni 70
la più aspra critica al conformismo pedagogico funzionale alla scuola
come “apparato ideologico” (vedi tesi ed elaborazioni in Italia di De
Bartolomeis, i bellissimi lavori di Angelo Broccoli come “Antonio
Gramsci e l’educazione come egemonia” del 1972, l’educazione come
alienazione negli studi di Manacorda sul Marx pedagogo, solo per fare qualche
esempio). Oggi, al contrario, l’antipedagogia è funzionale al sistema.
Per antipedagogia, infatti, deve intendersi tutta quella metodica
formalistica tendente alla riduzione della cultura e dell’istruzione a
merce, e la trasformazione genetica della didattica dei contenuti in
didattica delle competenze. (fe.d.)
I COMPITI
Sulla questione dei “compiti a casa” e dei “compiti per le vacanze”,
puntualmente si sollevano nel nostro paese polemiche in cui naturalmente
non c’è minima traccia di metodologie pedagogiche o solo meramente
istruttive, ne’ comparazione scientifica con i sistemi scolastici di
altri paesi.
Ora io proporrò ai miei allievi, per la stagione
estiva, una serie di letture spero corroboranti e utili. Il tempo di
lettura deve essere sottratto, coscientemente, alla futilità di molte
azioni pseudo/comunicative al cell.; il cervello non va mai all’ammasso o
in ferie. Spero non si risentiranno molti soloni dell’antipedagogia
modernista e fintamente progressisti che si annidano, copiosi, nelle
stanze del MIUR a dettare la linea agli insegnanti, forti dei loro lauti
stipendi mai guadagnati sul campo.
Seguite dunque SCHOLA DUBLATINA ogni giorno, e non per dovere, per piacere. [prof. fe.d.]
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