Paolo Maddalena, ex magistrato e giurista, sommamente competente nella sua materia in quanto giudice costituzionale, ieri ha voluto scrivere sull'ILVA nella sua pagina Facebook:
---
"Per la questione Ilva, i nostri governanti devono capire che le industrie strategiche, se ben amministrate producono altissimi profitti e, piuttosto che pensare a timide compartecipazioni, lasciando che i maggiori profitti vadano all’estero, essi hanno l’obbligo giuridico di nazionalizzare l’Ilva (ai sensi dell’articolo 43 della Costituzione) e di prevedere nell’atto di nazionalizzazione la grave responsabilità degli amministratori pubblici della fabbrica nazionalizzata. La richiesta di risoluzione del contratto da parte di Arcelor Mittal, capovolge dunque la situazione e non ha fondamento.
---
"Per la questione Ilva, i nostri governanti devono capire che le industrie strategiche, se ben amministrate producono altissimi profitti e, piuttosto che pensare a timide compartecipazioni, lasciando che i maggiori profitti vadano all’estero, essi hanno l’obbligo giuridico di nazionalizzare l’Ilva (ai sensi dell’articolo 43 della Costituzione) e di prevedere nell’atto di nazionalizzazione la grave responsabilità degli amministratori pubblici della fabbrica nazionalizzata. La richiesta di risoluzione del contratto da parte di Arcelor Mittal, capovolge dunque la situazione e non ha fondamento.
Anzi per i danni che Arcelor Mittal sta producendo agli operai, con la messa in cassa integrazione di numerosi di essi, alla salute dei cittadini per la mancata adozione del piano di risanamento e al bilancio dello Stato è necessario agire con una precisa azione di risarcimento del danno.
Dunque due sono le azioni che il governo italiano deve compiere: la nazionalizzazione dell’impresa e la richiesta dei danni ad Arcelor Mittal".
Nessun commento:
Posta un commento