Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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venerdì 19 giugno 2020

LIBERO ARBITRIO di CLASSE o il nuovo ruolo dell’intellettuale


Il nuovo ruolo dell’intellettuale, secondo Gramsci, deve essere “organico” alla classe e al moderno Principe solo se questi non perde i connotati, appunto, di classe. Oggi il nuovo pensiero meridionalista è meridiano (Franco Cassano), cioè abbraccia tutti i sud del mondo. L’intellettuale resta libero quando riesce a concepirsi parte del ‘general intellect’ (Marx) e l’abito leninista della disciplina rivoluzionaria lo allontana da ogni deriva piccolo-borghese, che è quella individualista o sterilmente solo accademica. L’intellettuale libero esercita la sua libera ricerca, senza se senza ma, quando funzionale alla trasformazione sociale. Infatti, parliamo dell’intellettuale organico alle classi subalterne. ~ fe.d.

  • IL SEGNO COMUNE tra Levi, De Martino e Scotellaro: il nuovo ruolo dell’INTELLETTUALE “organico” e meridionalista gramsciano
da #CarmelaBiscaglia# Presidente del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del Secondo Dopoguerra”, Tricarico


Levi e de Martino, come d’altro canto Scotellaro, nella loro capacità di
penetrazione dell’universo contadino meridionale non dettata da nostalgia
reazionaria, né da rimozione del loro portato di dolore e oppressione, bensì
dall’urgenza avvertita come uomini di sinistra politicamente impegnati nella
redenzione delle classi popolari, sono convinti della inscindibilità di giustizia
sociale, prospettive future e salvaguardia della profondità del passato. Il mondo
contadino al quale pensava Levi e che aveva ritratto nel Cristo era, dunque, un
mondo in movimento percorso dalla scoperta del valore dell’autonomia e della
democrazia, capace di rovesciare le oppressioni senza perdere la propria identità
permeata di sapienze antiche, i valori più alti della propria cultura.
Uomini singolarmente dotati sul piano scientifico, artistico, letterario e,
insieme, ricchi di una vivacità di spirito e di una capacità realizzatrice che rendono
difficile ricondurli a un’unità biografica, Levi, de Martino e Scotellaro seguirono
percorsi scientifici differenti, sebbene tutti riconducibili alla medesima ispirazione
di uno Stato che stava faticosamente ricostruendo la sua vita democratica e
culturale, passando dalla ricostruzione del tessuto umano, ma anche alla medesima
finalità, quella cioè di capire e far capire quel mondo “abbandonato da Dio e dagli
uomini”, dargli voce, contribuire alla salvaguardia dei suoi diritti all’interno di un
contesto di libertà riconquistata, dopo vent’anni di dittatura e un immane conflitto.
- - - in RASSEGNA STORICA LUCANA, nr.67/68 2018
LEVI, DE MARTINO, SCOTELLARO: L’IMPEGNO POLITICO, ANTIFASCISTA E MERIDIONALISTICO
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- e.book e.pub progress IL DOPPIO SGUARDO
marxismo e antropologia filosofica in Gramsci e De Martino (a cura di Ferdinando Dubla)

Rocco Scotellaro (1923/1953)

Carlo Levi (1902/1975)

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