Antonio Gramsci, Quaderni dal carcere
Nella dottrina dello Stato → società regolata, da una fase in cui Stato sarà uguale Governo, e Stato si identificherà con società civile, si dovrà passare a una fase di Stato - guardiano notturno, cioè di una organizzazione coercitiva che tutelerà lo sviluppo degli elementi di società regolata in continuo incremento, e pertanto riducente gradatamente i suoi interventi autoritari e coattivi. Né ciò può far pensare a un nuovo «liberalismo», sebbene sia per essere l’inizio di un’era di libertà organica. Quaderno 6 (VIII) 1930-1932 ⟨Miscellanea⟩ § ⟨88⟩. Stato gendarme - guardiano notturno, ecc. (ed.Gerratana, Einaudi, 1975, pag.764)
Marx inizia
intellettualmente un’età storica che durerà probabilmente dei secoli, cioè fino
alla sparizione della Società politica e all’avvento della Società regolata. Solo
allora la sua concezione del mondo sarà superata (concezione della necessità, ⟨superata⟩ da concezione della libertà). Quaderno 7
(VII) 1930-1931 ⟨Appunti di filosofia II e Miscellanea⟩ § ⟨33⟩. Posizione del problema. (ed.Gerratana, Einaudi, 1975, pag.882)
Transizione dallo Stato integrale alla società regolata. Il tema è quello
dei fini ultimi sottesi alla filosofia della prassi. In particolare, Gramsci
riprende e per certi aspetti conduce a livello di categorizzazione concettuale
le tesi di Lenin sul deperimento dello Stato socialista destinato a condurre verso
la società socialista, dove la società si autogoverna senza più bisogno di
interventi coercitivi. E si riconnette implicitamente al Marx dell'autogoverno
comunista in cui "il libero
sviluppo di ciascuno è la condizione per il libero sviluppo di tutti",
all'autogoverno dei produttori del I libro de Il Capitale, al Marx ammiratore
della Comune di Parigi.
Nelle note carcerarie ritroviamo l’idea di un processo in cui la contrazione dello Stato è direttamente proporzionale
allo sviluppo della società regolata. La società regolata è una società
autodeterminata, lo «Stato-coercizione si può immaginare esaurentesi» passando
per una fase intermedia; una fase di
Stato-guardiano notturno, cioè di un’organizzazione coercitiva che tutelerà
lo sviluppo degli elementi di società regolata in continuo incremento, e
pertanto riducente gradatamente i suoi interventi autoritari e coattivi. Né ciò
può far pensare a un nuovo “liberalismo”, sebbene sia per essere l’inizio di
un’era di libertà organica.
Libertà organica, dunque, da non confondere con la libertà individualistica. Libertà organica che significa tendenza a realizzare attraverso un «nuovo “conformismo dal basso”» una società in cui libertà e necessità coincideranno, dove la distanza tra autonomia e responsabilità e tra personalità libera e conformità al dovere tenderà ad annullarsi. + La società regolata teorizzata da Gramsci è una comunità incentrata sull’«uomo-collettivo».
+ Come sottolinea Nicola Badaloni, «si tratta di incorporare la volontà individuale in quella collettiva, col minimo di costrizione compatibile col maturarsi della nuova civiltà dei produttori»,
cfr. Nicola Badaloni, Il marxismo di Gramsci, Einaudi, 1977, p. 168.
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