Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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lunedì 20 aprile 2015

Così percossa e attonita? No, grazie. Cinque maggio: riappropriamoci della scuola pubblica

Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita...

STUDENTI, INSEGNANTI, OPERATORI SCOLASTICI, GENITORI: prepariamo una grande giornata di lotta il 5 maggio prossimo per salvaguardare la scuola pubblica come bene comune.
  1. no a modelli di gestione autoritaria che stravolgono i principi di un'autonomia fondata sulla collegialità, la cooperazione e la condivisione;
  2. subito un piano di assunzioni che assicuri la stabilità del lavoro per tutto il personale docente e ATA impiegato da anni precariamente;
  3. organici adeguati al fabbisogno, per un'offerta formativa efficace e di qualità;
  4. rinnovo del contratto scaduto da sette anni per una giusta valorizzazione del lavoro nella scuola;
  5. no a incursioni per legge su materie soggette a disciplina contrattuale, come le retribuzioni e la mobilità del personale;
  6. avvio di una strategia di forte investimento su istruzione e formazione, recuperando il gap che separa l'Italia dagli altri paesi europei.
COSI' PERCOSSA E ATTONITA? No, noi non ci stiamo

In pericolo sono la democrazia e l'uguaglianza di un bene pubblico così importante come la scuola
DIFENDIAMOLA INSIEME

fe.d.

 

1 commento:

  1. condivido pienamente le tue considerazioni; un appunto ai sindacati , tutte le sigle sindacali, che almeno una volta potevano mettere da parte le differenze o divergenze che hanno su questo ddl e indire lo sciopero nella stessa giornata , così per dare davvero un segnale forte al governo e al paese; purtroppo neanche in questi momenti pericolosi per la nostra democrazia si capisce che si deve stare uniti, perchè?

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