Una lettura secondo categorie leniniste e gramsciane (egemonia-dominio-crisi e imperialismo) può aiutare a capire l’inaudito attacco del nuovo imperatore del sacro americano impero Biden al presidente russo Putin. Nella competizione internazionale dal punto di vista innanzitutto economico - finanziario e dunque politico, l’impero cerca di rilanciarsi attraverso l’intimidazione. Non c’è nessun killer che possa pareggiare la violenta tracotanza di capibanda banditeschi che, persa l’egemonia, vorrebbero instaurare il dominio militare e imporre ora con la forza il pre-dominio. Il messaggio è anche alla UE, all’asse franco-tedesco, e come collaterale conseguenza ha implicita anche la richiesta di embargo dei vaccini di quei paesi in diretta concorrenza con il disegno, appunto, di pre-dominio.
fe.d.
COMMUNISM
vs.COVID-19
VACCINO,
BENE COMUNE dell’UMANITA’ - CONTRO I PROFITTI SULLA PANDEMIA, firma per
l’abolizione dei brevetti
- (..)
All’Europa non restano che due soluzioni, in realtà non alternative. Una
soluzione per uscire dalla situazione attuale è quella di aprire ai vaccini
provenienti da Cuba, dalla Russia e dalla Cina per compensare i vaccini rubati
dagli americani. Questo però implica riconoscere e prendere coscienza di due
fatti. Il primo è che non esiste alcun “patto atlantico”, ma che questo è al
contrario un accordo di soggezione europea agli americani. Al posto della
supposta cooperazione esiste una competizione tra americani ed europei nel
quadro di una superiorità americana che non può essere messa in discussione
neanche nei rapporti con gli europei.(..)
Vista la
situazione di crisi generale il vaccino va riconosciuto come un bene comune
dell’umanità, come l’aria, non sottoponibile a diritto di proprietà esclusiva.
Tutti dobbiamo respirare, non si può determinare un diritto di proprietà sulla
stessa perché ne andrebbe della vita umana. Lo stesso dovrebbe essere per
esempio per l’acqua, come dal risultato del referedum del 2011. E così deve
essere per il vaccino. Il virus è una minaccia per la vita umana, non solo
europea o occidentale, ma mondiale. Se queste ragioni umane non dovessero
bastare, ci sono quelle economiche e politiche. Da questa pandemia non se ne
uscirà finché tutto il mondo non sarà vaccinato. Compresi i popoli del sud, o
quelli occidentali meno avanzati. La pandemia obbliga (o almeno spero che
insegni) che il destino dell’umanità è comune. Se ne uscirà tutti insieme o non
se ne uscirà.(..)
da La lotta
per vaccini nel contesto economico e geopolitico odierno. Contro i profitti
sulla pandemia.
di Lorenzo Battisti, PCI Parigi - leggi tutto sul nuovo sito del PCI [ilpartitocomunistaitaliano.it]
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