-ditadura
nunca mais-
la scuola-azienda pone in discussione il diritto universale all’istruzione e la
libertà di insegnamento
La
scuola-azienda del Recovery Scholar insulso modello di addestramento
neoliberista
- solo lotta e mobilitazione può fermarla -
Solo la lotta e le mobilitazioni possono invertire la tendenza e affermare un nuovo modello di scuola, partecipato, cooperativo, interamente pubblico e qualitativo
LA SCUOLA-AZIENDA e la RETORICA di regime
- Qualcosa
stanno facendo per le scuole: aggravare il peso burocratico del lavoro e
valorizzare l’extracurricolarita’. La scuola-azienda così può andare avanti,
anche in DAD oppure in DID, oppure al 50% 60% 70% in presenza, o tutte e tre le
modalita’, come in Puglia, dove gli insegnanti sono uno e trino e al servizio
delle famiglie.
- E’ proprio
il modello aziendale invece che non ha retto all’urto della pandemia, la
rinuncia a un piano d’investimenti e di intervento politico effettivi in
materia di edilizia scolastica, assunzioni, riduzione del numero di alunni per
classe, tracciamento e contenimento dell’epidemia.
E’ il frutto
di una scelta deliberata di classe: l’indiscriminato taglio alle risorse
economiche della scuola pubblica, il taglio degli organici, presuppongono che
l’istruzione pubblica sia un costo sociale che deve essere decurtato allo Stato
e consegnato a processi di privatizzazione e aziendalizzazione. Dalla scuola
bene primario e inalienabile alla scuola nei fatti del censo e della
funzionalizzazione alle logiche del mercato capitalista, il tutto decorato dal
formalismo, dal feticcio tecnocratico, dal burocratismo per il controllo
dall’alto.
L’allievo è
cliente di un’”offerta” formativa, non soggetto attivo del processo di
insegnamento/apprendimento; l’insegnante è un “conformatore”, un tutor di
processi di abilità misurabili e standardizzati, valutatore di competenze
flessibili, in cui le conoscenze culturali si trasformano in variabili
dipendenti. L’omogeneizzazione dei saperi scaturisce direttamente dal controllo
tecnico di quantità “performative” e dalla loro verifica di risultato.
<Paradigma
di governance di New Public Management>, blaterano gli insulsi.
Ma la
retorica di regime stenta a diventare senso comune.
PIANO NAZIONALE di RIPRESA e RESILIENZA (PNRR):
COME PRIMA, PEGGIO DI PRIMA
La
scuola-azienda rifunzionalizzata al mercato mette in discussione il diritto
universale all’istruzione e la libertà di insegnamento. La campagna “ditadura
nunca mais“ degli intellettuali, del mondo scolastico e dei lavoratori
dell’educazione e dell’istruzione in Brasile, assurge a simbolo di come questi
valori debbano essere continuamente alimentati e vissuti nella partecipazione
democratica e nella cooperazione educativa. ~ fe.d.
- (..) Sulla questione della digitalizzazione, a cui il governo assegna una centralità ideologica oltre che una prevalenza di finanziamenti, peserà la scelta-a scuola come dovunque- di affidarsi integralmente al mercato. Con la conseguenza di devolvere gran parte dei fondi in graziosi regali alle imprese ma anche di consentire la definitiva colonizzazione degli apparati formativi pubblici da parte di potentati economici, basti pensare alla gigantesca speculazione sui dati. (..)
Molto
pesanti anche le idee che si affermano nel PNRR su chi a scuola lavora. Si
parte dal presupposto che il problema della scuola sia la professionalità degli
insegnanti, non le condizioni in cui lavorano. E quindi l’enfasi è messa su
reclutamento, formazione (obbligatoria), controllo. Invece di valorizzare
cooperazione e carattere unitario della funzione docente si delinea una figura
di insegnante immerso in una dimensione sempre più aziendalista. ~ Luca Cangemi, resp.naz. Dipartimento Scuola,
Università del PCI
O CI SI MOBILITA o PASSERA’ IL DISEGNO AZIENDALE DELLA SCUOLA-RECOVERY
- Nel
contratto nazionale della scuola per allungare il tempo scuola come dice il
ministro, inserire la preparazione delle lezioni, la correzione delle
verifiche, l’aggiornamento disciplinare, mense e servizi, diritto alla
disconnessione. Altrimenti la scuola-azienda per il servizio a domanda non ha
bisogno di docenti ma di tutor con contratto a ore, come sognano i tecnocrati,
gli stessi che hanno suggerito l’acquisto delle sedie con le rotelle, dei
tablet senza fibra, e ora di corsi di formazione obbligatoria senza compenso
per remunerare enti privati esperti nell’aria già fritta di esausti vuoti
formalismi burocratici camuffati con un insopportabile linguaggio anglofono e
di subalternità culturale alle fallite esperienze di scuola-azienda, in cui
trovano posto le misurazioni quantitative delle competenze, l’addestramento al
lavoro servile e la potestà manageriale dei dirigenti scolastici.
Comunicato USB – L’Unione Sindacale di Base, Cobas Sardegna, Unicobas, Cub e Osa : contro il Recovery fund della digitalizzazione e delle competenze voluto dal governo Draghi.
- Partendo
dal tema dell’Invalsi e dalla scuola dei quiz, abbiamo costruito una giornata
di mobilitazione intorno alle questioni del PNRR, degli organici,
dell’assunzione dei precari, dell’edilizia scolastica, della ripartenza in
sicurezza e del rifiuto della scuola-parcheggio estiva del ministro Bianchi,
respingendo la sterile contrapposizione scuole aperte-scuole chiuse.
- La povertà
educativa passa anche dalla funzione docente separata da funzioni burocratiche
formalistiche quantitative. Sono i test da batteria che rendono tutte le classi
pollaio.
MAI PIU’ DITTATURA, nel paese di
Paulo Freire
Riscrivere
la storia, ripristinare la memoria, la campagna assurta a simbolo della libertà
di insegnamento e del diritto universale all’istruzione proprio in virtù di
quella libertà.
- La
Confederazione Nazionale dei Lavoratori dell'Istruzione, con l'obiettivo di
celebrare la resistenza della società brasiliana contro lo stato di eccezione
determinato dai militari più di 50 anni fa, organizza una campagna permanente
in memoria dei lavoratori dell'istruzione che hanno combattuto contro la
dittatura e sono stati vittime del colpo di stato del 1964. (In Brasile, il
primo aprile di 57 anni fa, un golpe militare mise fine al governo di João
Goulart, detto “Jango”, instaurando una dittatura durata 21 anni, meno
conosciuta di quella cilena o argentina ma altrettanto traumatica per la storia
del paese).
Il sito web
ditaduranuncamais.cnte.org.br
è
collaborativo ed è stato creato per evidenziare la battuta d'arresto nell'istruzione
brasiliana da parte di un regime che revocava i diritti individuali, collettivi
e politici, abusava dell'integrità fisica e psicologica di migliaia di persone,
imponeva ideologie conservatrici alla società, cittadini perseguitati,
arrestati, torturati, esiliati e uccisi, i cui crimini (molti dei quali)
necessitano ancora di delucidazione e / o riconoscimento da parte dello Stato.
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