Presentazione.
Cronologia.
Bibliografia.
Togliatti, Terracini e Cavallaro.
Scheda IV. di copertina
L'insorgenza meridionale guidata dal sindaco e dirigente comunista calabrese Pasquale Cavallaro due mesi prima della liberazione del Nord Italia. Sullo sfondo lo sbarco di armi sul litorale jonico calabrese degli Alleati (operazione "Armi ai partigiani") e lo scontro sulle terre demaniali.
Il PCI conosceva probabilmente che alcune armi erano state sottratte e occultate per difendersi dalle continue mene reazionarie degli agrari, dei fascisti e dei loro sostenitori. Da qui il suo imbarazzo, i 'documenti segreti' in possesso di Cavallaro (mai ritrovati), la sua difesa della Repubblica nonostante i forsennati attacchi delle forze politiche reazionarie e della stampa per gli episodi di violenza, veri o presunti e soprattutto per l'assassinio del parroco della frazione di Crochi (per probabili vendette personali). Il PCI comunque, non abbandonò mai al suo destino Cavallaro, recluso per 8 anni, e cercò di sostenerlo economicamente. Il libro, scritto dal figlio minore di Pasquale, Alessandro, nella sua ricostruzione mette però in evidenza come l'arresto, che pose fine definitiva alla rivolta, fu possibile solo con la correità dei dirigenti provinciali del PCI, tra i quali il compagno Eugenio Musolino (1893-1989) poi Senatore della Repubblica. Un'ipotesi, questa, non suffragata sufficientemente e non verosimile, mentre è documentata l'intermediazione del Partito Comunista con gli organi dello Stato per evitare degenerazioni violente e gratuite. Nondimeno la "Repubblica rossa" nell'Aspromonte due mesi prima della liberazione del Nord, assurge ancora oggi a simbolo del tentativo di riscatto del popolo contadino del Mezzogiorno d'Italia dalla condizione di subalterni rassegnati ad un cieco destino. Quella Repubblica, infatti, continuerà a vivere nelle aspre lotte contro il latifondo agrario, lo stesso che aveva partorito il fascismo. E ancora pulsa nella memoria attiva dell'antagonismo meridionalista non più latitudinario.
fe.d., Subaltern studies Italia
Cronologia.
1945. Caulonia (Reggio Calabria)
6 marzo: il mattino dopo l'arresto di Ercole Cavallaro, figlio di Pasquale, scoppia la rivolta. Viene occupata la sede del telegrafo, l'ufficio postale e la caserma dei Carabinieri. Viene proclamata la "Repubblica rossa", sul campanile della Chiesa viene issata la bandiera con falce e martello.
Furono insediati picchetti di guardia presso le quattro porte della città, che impedivano che si entrasse e si uscisse liberamente, mentre un posto di blocco fu subito messo in funzione presso il 'Ponte della Terra', lungo la provinciale. (..) Le strade cittadine di Caulonia - si legge negli appunti di Cavallaro - risuonano del passo, talvolta cadenzato, delle squadre armate che la percorrono in tutti i sensi. Alessandro Cavallaro (2009), pp.102-103
Fu istituito il "Tribunale del Popolo" e le altre istituzioni rivoluzionarie.
8 marzo: assassinio del parroco Don Gennaro Amato della frazione di Crochi da parte di Ilario 'Lariu' Bava, detto 'il pilota' e Micu Manno.
9 marzo: giungono a Caulonia Enzo Misefari per il Comitato di Liberazione e Movimento Partigiani d'Italia, il Prefetto Antonio Priolo e il segretario prov. del PCI, Eugenio Musolino. Vengono sciolti il Consiglio della Rivoluzione, il Consiglio del popolo, il Tribunale del Popolo, chiuso il campo di reclusione di San Nicola e liberati tutti i prigionieri. La rivolta è terminata.
12 marzo: il Sindaco Cavallaro si dimette e al suo posto viene nominato Eugenio Musolino quale Commissario prefettizio.
13 marzo: consegna delle armi da parte dei cittadini presso il Municipio.
12 aprile: Cavallaro viene arrestato. Sarà liberato solo il 20 aprile 1953.
C'era in quell'atmosfera di festa e di allegria non solo la gioia della vittoria, ma anche l'attesa di un cambiamento che incidesse a tutti i livelli dell'amministrazione pubblica, negli uffici, nei rapporti di lavoro, un cambiamento che facesse finalmente giustizia dei soprusi , delle angherie, delle malversazioni, che da tempo immemorabile le classi subalterne erano costrette a subire. Alessandro Cavallaro (2009), pag.54.
Bibliografia da Alessandro Cavallaro, Operazione "Armi ai partigiani" - I segreti del Pci e la Repubblica di Caulonia, Rubbettino, 2009
Appunti sparsi e Memoriale dal carcere di Pasquale Cavallaro, ivi, in note
Epistolario "Ercole Cavallaro", ivi, in note
Lettere di Umberto Terracini a Pasquale Cavallaro, 14 aprile, 27 giugno e 3 agosto 1953, ivi, in Appendice, pag.161, 170, 175, 28 marzo 1960, ivi, pag.181-182
Lettera del Comando militare alleato a Pasquale Cavallaro [autunno 1943], ivi, in Appendice, pag.162
Lettera della Direzione del PCI, a firma Edoardo D'Onofrio, a Pasquale Cavallaro del 4 agosto 1953, ivi, p.177
Bozza verbale Congresso del PCI di Reggio Calabria, 1948 g/m non indicati, in Appendice, pp.164-166
Ministero dell'Interno, Gabinetto, 1947,b.19. f.875, telegramma nr.2797, da sindaco Cavallaro al ministro Togliatti, 9 marzo 1945
Alcaro M., Paparazzo A., Lotte contadine in Calabria (1943-1950), Lerici, 1976
Ammendolia I., Frammartino N., La Repubblica rossa di Caulonia . Il Sud tra brigantaggio e rivoluzione, Casa del libro di Reggio Calabria, 1975
Calarco G., La verità sui fatti di Calabria, in "Avanti!", 25 marzo 1945
Cavallaro A., La rivoluzione di Caulonia, Spirali, 1987 (il libro in molte parti contiene la ricostruzione poi ampliata con documentazione inedita nel 2009,ndr.)
Cingari G., Storia della Calabria dall'Unità ad oggi, Laterza, 1982
Collaci A., Le quattro giornate della Repubblica di Caulonia, s.e., Reggio Calabria, 1953
Crupi P., Gambino S., La Repubblica rossa di Caulonia. Una rivoluzione tradita!, Casa del libro di Reggio Calabria, 1977
Gambino S., In fitte schiere. La Repubblica di Caulonia, Frama Sud, Chiaravalle Centrale, 1981
Mercuri G., Cavallaro e la Repubblica di Caulonia, Ursini, 1996
Misefari E., Stroncare tutte le velleità fasciste. Gli avvenimenti di Caulonia, in "l'Unità", 17 marzo 1945
Misefari E., Delitti e sopraffazioni reazionarie, in l'Unità, 30 marzo 1945
Misefari E., La Calabria dallo sbarco alleato fino alla cessione dei poteri, supplemento a "Calabria", nr.4-5, 1985
Misefari E., La liberazione del Sud, Pellegrini, 1992
Misiani S., La Repubblica di Caulonia, Rubettino, 1994
Molinelli G., Itinerari politici meridionali: dai fatti di Caulonia a quelli di Andria, Cultura Proletaria, Roma, 1945
Silvi F., Una Repubblica alla sbarra, Setel, Catanzaro, 1953
Togliatti P., Da Salerno a Caulonia, in "l'Unità", 20 marzo 1945
I lumi di Diogene, "l'Unità", 18 aprile 1945, attr. Palmiro Togliatti
Archivio Centrale dello Stato, Casellario politico centrale, 1195, f.1 Pasquale Cavallaro
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Pasquale Cavallaro morì a Gerace (RC) il 17 luglio del 1973.
Togliatti, Terracini e Cavallaro
TOGLIATTI SU CAVALLARO (123)
Ci troviamo di fronte a un uomo bandiera dell'antifascismo nella sua
provincia, il quale per vent'anni ha attirato su di sè i fulmini dei poliziotti
e funzionari asserviti al Fascismo ma che i magistrati non hanno mai potuto
condannare per un delitto comune.
I lumi di Diogene, "l'Unità", 18 aprile 1945, attr. Palmiro Togliatti
Le tue pagine gridano il tuo amore per la gente povera e dolente, dalla
quale sei nato e per la cui liberazione umana e civile hai combattuto e
fieramente sofferto; e sono tutte pervase del tuo amore per il loco, per la
terra contesa, martoriata, bramata, per la cui emancipazione, a gloria e
sostegno del lavoro, tu hai rischiato tanto e perso quasi tutto.
Lettera Terracini a Cavallaro del 28 marzo 1960
/Scheda IV. di
copertina/
Alessandro Cavallaro, Operazione "Armi ai partigiani" - I segreti del Pci e la Repubblica di Caulonia, Rubbettino, 2009
Un libro che getta luce sui retroscena di un'importante
vicenda calabrese e italiana della Seconda guerra mondiale, la Repubblica rossa
di Caulonia del marzo 1945, e sul suo protagonista. Pasquale Cavallaro. Il
ritrovamento di documenti inediti da parte dei figli e le memorie di uno di
essi, testimone diretto dei fatti, rivelano aspetti finora sconosciuti del
ruolo e dell'atteggiamento del Partito comunista italiano in una fase delicata
della storia nazionale. Tutto ruota intorno all'operazione bellica "Armi
ai partigiani", vale a dire lo sbarco in Calabria, tra il 1942 e il 1943,
di armi destinate al movimento partigiano del Nord da parte degli Alleati. I
comunisti calabresi sottrassero parte di quelle armi su indicazione del PCI,
preoccupato di attrezzarsi militarmente a un periodo dall'esito incerto e dai
sicuri conflitti civili con agrari e fascisti. Su nuove basi viene riletta la
vicenda della Repubblica di Caulonia e rivalutata la figura di Pasquale
Cavallaro, contrario a un'epurazione sommaria e strenuo custode di segreti,
(..)
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