Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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lunedì 2 giugno 2025

Subaltern studies Italia 2.

 

Subaltern studies 2.




“Contronarrazione meridiana. Saggi su Scotellaro, briganti, contadini e il Sud dei subalterni”, (a cura di Ferdinando Dubla ), Barbieri ed., 2025

Barbieri Edizioni

info@barbieriedizioni.it

tel. (+39) 099. 987.10.12

Cos’è la “contronarrazione meridiana” - se non la rimodulazione paradigmatica della storica “quistione meridionale” allargata ad un punto politico e non latitudinario, il Sud globale dei subalterni, il Sud dei subalterni. Come alberi di fronte ai ruderi della nostra millenaria identità, non più muti di fronte alla storia.



Lucera (FG)

 

“La storia la devi respirare sul campo. Se non alzi lo sguardo dalle carte essa ti sfuggirà incuneandosi tra le pietre. Ma le pietre, i ruderi in macerie, le case diroccate, sono uno scrigno prezioso per il ricercatore di quel tanto astratto apparentemente “paradigma di civiltà” ora perduto o con tracce in via di estinzione o omologazione culturale che è la civiltà contadina dell’Italia meridionale.” da Subaltern studies 2., “contronarrazione meridiana”, 30 maggio 2025.

 

IV. copertina

Riprendere i classici del meridionalismo storico politico di impostazione gramsciana per ridefinire un nuovo meridionalismo non latitudinario che può essere inscritto nella più generale critica postcoloniale alle forme della modernità. Da Scotellaro e Gramsci a Misefari, Cinanni e Zitara, hanno voce i briganti di Molfese, il bracciante di Ernesto de Martino, il Mezzogiorno di Panzieri. Necessaria è una nuova narrazione, necessario è un nuovo paradigma che parta dalle macerie per ricostruire una nuova soggettività storica. Se il meridionalismo è ancora latitudinario, da Sud geografico il Sud postcoloniale è Sud politico, è Sud culturale, è il Sud ai margini della storia, è il Sud dei subalterni.

 

La collana "Quaderni di Subaltern Studies Italia" - studi subalterni in Italia -  curata da Ferdinando Dubla, storico della filosofia, vuole essere un contributo all’analisi del presente storico. L’orientamento è quello dei Subaltern studies indiani fondati ed editi dallo storico di origini bengalesi Ranajit Guha e della sua metodologia di ricerca nella collezione originaria I-VI, una nuova narrazione dei subalterni nella forma del collettivo di ricerca, l’inchiesta sociale e l' immissione di autori di riferimento italiano nel solco delle tracce di iniziativa autonoma dei gruppi subalterni. 



Il narratore della storia subalterna si appropria del proprio oggetto storico attraverso un processo di inversione e di presa di coscienza negativa: l’essere subalterno si manifesta nello spazio di antagonismo delineato dalla coscienza ufficiale e colonialista, e ciò che ne emerge è un'immagine catturata in uno specchio deformante,

Ranajit Guha, Elementary Aspects of Peasant Insurgency in Colonial India, Delhi, 1983, Oxford University Press, pag.333



Il primo quaderno

I QUADERNI DI SUBALTERN STUDIES ITALIA - il primo numero

 

1. Saggi su Guha, Gramsci, de Martino e i margini della storia (a cura di Ferdinando Dubla)

 

vedi anche

SUBALTERN STUDIES ITALIA - pubblicazioni on line 1_2

 

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