Lucera
(FG)
- Per i frequentatori
del corso di Antropologia filosofica
ore 15.30 / 16.30
Salone Nunzio Sulprizio - Taranto
20 ottobre 2025
Lo
svelamento delle tracce della civiltà rurale dell’Italia meridionale
- in collaborazione con
Museo Etnologico - Sava
prof.
Ferdinando Dubla - lezione 2
Come si legge un
manufatto del passato? etnologicamente, un oggetto, una suppellettile, persino
le pietre di un rudere in rovina della civiltà contadina? Lo svelamento delle
tracce della civiltà rurale dell’Italia meridionale interroga il presente; e
allora la storicizzazione diventa sguardo emotivo che impenetra la cultura.
La lettura di un
manufatto del passato, specialmente quelli legati alla civiltà contadina
dell’Italia meridionale, offre un'opportunità unica per collegare il presente
con storie e culture passate. Questo processo di lettura è multidimensionale e
coinvolge diversi approcci.
§ Attraverso un'analisi
etnologica, si possono comprendere le usanze, le pratiche sociali e le credenze
delle comunità che hanno prodotto questi manufatti. Oggetti quotidiani, come
utensili o suppellettili, raccontano la vita quotidiana, i mestieri e le
abilità artigianali che sono state tramandate di generazione in generazione.
§ Gli archeologi
decifrano la funzione e il significato dei manufatti in base al contesto di
ritrovamento. Le pietre di un rudere, ad esempio, non sono solo resti
inanimati, ma segni tangibili della vita passata, del lavoro umano e delle
trasformazioni del paesaggio.
§ Gli oggetti
riflettano la cultura e l'identità di una comunità. Lo studio dei manufatti può
rivelare le aspirazioni, i valori e le sfide affrontate da quelle popolazioni.
La storicizzazione
diventa un processo attraverso cui il presente cerca di comprendere il passato
con empatia e comprensione. È uno sguardo emotivo, perché implica un atto di
immersione nelle esperienze umane, rispettando le loro complessità e
connotazioni affettive.
Le tracce della civiltà
rurale interrogano il presente, proponendo riflessioni su tematiche
contemporanee come la sostenibilità, la vita comunitaria e la relazione con la
terra. La riscoperta e la rilettura di questi oggetti possono influenzare il
modo in cui oggi scegliamo di vivere, conservare e valorizzare il nostro
patrimonio culturale.
- leggere un manufatto
del passato è un atto di intreccio tra sapere scientifico e sensibilità
emotiva, un viaggio nel tempo che arricchisce la nostra comprensione della
cultura e del nostro stesso essere.
Nell’atto dello
sguardo, lo spirito prende possesso della propria autonomia. […] Ciò
presuppone, beninteso, un mondo accessibile alla vista, in cui nessun oggetto
fosse, di per sè, impenetrabile allo sguardo del contemplatore. All’ipotesi
della sovranità della visione istantanea corrisponde l’ipotesi della
leggibilità del mondo.
J. Starobinski,
“Montesqiueu”, cit. in Angela Di Fazio, Tra
crisi e riscatto - Elsa Morante legge Ernesto De Martino, Pendragon -
Bologna, 2017, pag.18.
Impossibile dunque non
osservare con i propri occhi, ma è impossibile distogliere lo sguardo se
l’altro ti guarda con i suoi propri occhi.
Lo sguardo, in quanto tale, è doppio perché può stabilire un legame emotivo con l’altro nell’incontro: il mondo diventa leggibile, in quanto contemplato dallo sguardo, senza del quale, il mondo stesso non sarebbe.
- interessanti riflessioni sulla natura dello
sguardo e sul ruolo della visione nella comprensione del mondo. Lo sguardo
infatti non è solo un atto di percezione passiva, ma un atto di appropriazione
che consente allo spirito di affermare la propria autonomia. Questa idea si
basa sull'ipotesi che il mondo sia completamente accessibile e leggibile, che
nulla nel mondo sia, di per sé, impenetrabile per il nostro sguardo
osservatore.
§ L'idea dello sguardo
come doppio si arricchisce ulteriormente con l'introduzione del tema
dell'incontro con l'altro. Lo sguardo non è solo un atto di contemplazione
unidirezionale, ma diventa un mezzo di connessione emotiva. Quando il nostro
sguardo incrocia quello di un altro, si instaura una relazione che può essere
profondamente comunicativa ed emotivamente coinvolgente. In questo senso, lo
sguardo diventa un ponte tra il sé e l'altro, rendendo il mondo più leggibile e
significativo attraverso le interazioni umane.
Questa riflessione
sposta l'attenzione dal mondo come semplice oggetto di visione a un mondo reso vivo
e significativo attraverso l'interazione reciproca degli sguardi. La lettura
del mondo diventa una co-costruzione, arricchita dalle prospettive e dalle
emozioni dell'altro. Senza questo sguardo contemplativo e interattivo, il mondo
rimarrebbe in parte inespresso, mancando dell'interpretazione soggettiva che
gli conferisce significato e profondità.
Lo sguardo non è solo
una finestra attraverso cui comprendiamo il mondo, ma è anche un potente
strumento di connessione e comprensione reciproca tra le persone, che
conferisce al mondo la sua leggibilità e anima.
La pajara, conocida también como pagghiara en
el bajo Salento y Tarantino, y no atestiguado como pajaru, con variantes como
paiaru, pagghiaru, furnieddhu, furnu, truddu, chipuru, caseddhu y làmia
dependiendo del lugar, es una construcción rural típica del Salento. Esta
estructura se realiza utilizando la técnica del muro seco.
da
Ferdinando
Dubla
Desvelando las huellas de la civilización rural del
sur de Italia,
Substack, en espanol






















