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L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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giovedì 17 luglio 2014

Scuola, sciopero unitario a ottobre contro il blitz Giannini-Reggi


da Il Manifesto del 16 luglio 2014

Bloc­cati da una camio­netta dei cara­bie­nieri e cin­que della poli­zia tra piazza Mon­te­ci­to­rio, via della Colonna Anto­nina e via della Guglia, ieri (il 15 u.s., ndr) a Roma due­cento docenti e pre­cari della scuola ade­renti ai sin­da­cati hanno dovuto rinun­ciare ad un cor­teo verso piazza delle 5 Lune al Senato.

Il pre­si­dio, con­vo­cato dai coor­di­na­menti delle scuole romane, dai sin­da­cati di base e dalla Flc-Cgil, ha pro­te­stato con­tro l’annunciato aumento dell’orario di lavoro per i docenti, il taglio di un anno di scuola alle supe­riori, la pro­po­sta di tenere aperte le scuole fino alle 22, la can­cel­la­zione delle sup­plenze brevi e il supe­ra­mento del con­tratto di lavoro fermo al 2007. Dovreb­bero essere que­ste le linee guida della legge delega alla quale sta­rebbe lavo­rando il governo in que­sti giorni e che potrebbe vedere la luce tra que­sta set­ti­mana e il 20 luglio. Il governo avrebbe inten­zione di lan­ciare una con­sul­ta­zione da svol­gere nelle scuole e nei prov­ve­di­to­rati; poi dovrebbe incon­trare i sin­da­cati sul pos­si­bile rin­novo del con­tratto; infine pro­ce­dere ad una con­sul­ta­zione online con i cit­ta­dini. Il tutto in due set­ti­mane, a scuole chiuse.

Con­tro il blitz legi­sla­tivo estivo, annun­ciato, smen­tito , in fondo riba­dito dal sot­to­se­gre­ta­rio all’istruzione Reggi (Pd) i lavo­ra­tori auto­con­vo­cati delle scuole di Roma hanno con­vo­cato un’assemblea il 15 set­tem­bre e pen­sano ad mobi­li­ta­zione già all’inizio del pros­simo anno sco­la­stico. Di «scio­pero uni­ta­rio» entro otto­bre parla anche la Flc-Cgil: «L’unico vero obiet­tivo – ha detto il segre­ta­rio Dome­nico Pan­ta­leo — è tagliare ulte­rior­mente le risorse peg­gio­rando occu­pa­zione, con­di­zioni di lavoro e diritti. In que­sta fase dif­fi­cile è neces­sa­ria la mas­sima unità tra le orga­niz­za­zioni sin­da­cali e il forte pro­ta­go­ni­smo delle Rsu».

«Il Mini­stro Gian­nini e il sot­to­se­gre­ta­rio Reggi non pos­sono usare le inter­vi­ste per par­lare con il mondo della scuola» ha detto il coor­di­na­tore nazio­nale di Sini­stra Eco­lo­gia e Libertà Nicola Fra­to­ianni. Cri­tico anche il Movi­mento 5 Stelle: «Die­tro que­sta pro­po­sta si celano i soliti tagli ad una scuola già ves­sata e saccheggiata».

La legge delega dovrebbe aumen­tare l’orario di lavoro a parità di sala­rio, pre­ve­dendo una non ancora meglio spe­ci­fi­cata serie di premi per i docenti «meri­te­voli». La pro­po­sta è stata già avan­zata dall’ex mini­stro Pro­fumo e non inter­viene su uno dei guai pro­vo­cati dal blocco degli scatti del per­so­nale voluti da Tre­monti nel 2010. Da allora, i lavo­ra­tori della scuola ven­gono pagati dallo stato con i loro stessi soldi. Le atti­vità fun­zio­nali come la cor­re­zione dei com­piti, o il lavoro nelle com­mis­sioni, sono pagate con il sala­rio accessorio.

Si ritiene anche che si vogliano can­cel­lare 250 mila pre­cari nelle varie gra­dua­to­rie abo­lendo le sup­plenze brevi, da affi­dare ai docenti di ruolo. Chi ha retto le scuole per 10 anni verrà man­dato in strada per legge. Tra le righe rie­merge anche il vec­chio dise­gno di legge Aprea sugli ordini col­le­giali, riti­rato dal governo Monti dopo una mobi­li­ta­zione degli stu­denti. Sem­bra infatti che il governo voglia esau­to­rare i mec­ca­ni­smi di deci­sione ela­bo­rati dai decreti dele­gati in poi a bene­fi­cio dei poteri di indi­rizzo dei diri­genti scolastici.

Quanto alla pro­po­sta «pop» di aprire le scuole fino alle 22, 11 mesi su 12, chi ieri si è mobi­li­tato ha tenuto a rive­lare il tra­nello. Per i sin­da­cati la pro­po­sta sarebbe rea­liz­za­bile isti­tuendo l’organico fun­zio­nale, sta­bi­liz­zando 130 mila pre­cari e allun­gando il tempo scuola. Un pro­getto lon­tano dalle inten­zioni del governo che sem­bra invece essere orien­tato ad aprire le porte della scuola ai privati.

Roberto Ciccarelli

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