Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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domenica 27 dicembre 2020

L’ULTIMA FATICA di PIETRO


L'ultimo lavoro di Pietro Secchia fu la scelta e cura di suoi scritti nell’arco temporale compreso tra il 1945 e il 1973, consegnato all’editore Mazzotta prima del suo ricovero in clinica e la sua morte, avvenuta il 7 luglio di quell’anno. Il titolo, “La Resistenza accusa”, riecheggiava uno dei più celebri discorsi tenuti dal prestigioso dirigente del PCI in Senato, il 28 ottobre 1949, un consapevole atto politico di condanna di un’ intera classe dirigente sovvertitrice dei valori costituzionali e delle speranze resistenziali. Si perseguitavano i partigiani, li si arrestava, in un capovolgimento di colpe e delitti con i carnefici della guerra di liberazione dal nazifascismo. Una guerra, appunto, costata prezzi umani altissimi. Giuraste di tornare.... /
Il bel lavoro di digitalizzazione dei compagni di Resistenze.org


Pietro Secchia (1903/1973)


il CATALOGO autore ANOBII comprende dodici titoli
di cui ben cinque trattano della figura di Pietro Secchia, tre cit. anche in wikipedia https://it.wikipedia.org/wiki/Pietro_Secchia#Bibliografia
- il mio auspicio, nel primo centesimo anniversario della nascita del partito dei comunisti italiani nel 2021, è che la figura di Secchia venga finalmente tolta dalla mummificazione stereotipata della vulgata anticomunista o dall’ortodossia presuntivamente insurrezionalista e venga riconosciuto quale prestigioso dirigente comunista coerentemente marxista e prezioso memorialista e storico del movimento operaio, tanto da accompagnarci nel bilancio di una straordinaria esperienza, ma per camminare nel presente. ~ fe.d.



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