1. ANTONIO GRAMSCI
- La distinzione fra direzione – egemonia intellettuale e morale – e dominio – esercizio della forza repressiva - è così indicata da Gramsci:
«La
supremazia di un gruppo sociale si manifesta in due modi, come dominio e come
direzione intellettuale e morale. Un gruppo sociale è dominante dei gruppi
avversari che tende a liquidare o a sottomettere anche con la forza armata, ed
è dirigente dei gruppi affini e alleati. Un gruppo sociale può e anzi deve
essere dirigente già prima di conquistare il potere governativo (è questa una
delle condizioni principali per la stessa conquista del potere); dopo, quando
esercita il potere ed anche se lo tiene fortemente in pugno, diventa dominante
ma deve continuare ad essere anche dirigente».
Cfr.
Quaderno 19 (1934-1935) (XIV), pp.2010/2011 (ed.Gerratana, Einaudi, 1975), § ⟨24⟩. Il problema della direzione politica nella
formazione e nello sviluppo della nazione e dello Stato moderno in Italia.
-
Comprendere come nella storia di ciascun paese si è raggiunta l'egemonia
significa comprendere lo sviluppo della società di quel determinato paese e
individuare le forze sociali che in essa agiscono.
Come si
conquista l'egemonia, così essa può essere perduta: la crisi dell'egemonia si
manifesta quando, anche mantenendo il proprio dominio, le classi sociali
politicamente dominanti non riescono più a essere dirigenti di tutte quante le
classi sociali, ossia non riescono a risolvere i problemi di tutta la
collettività e a imporre a tutta la società la propria complessiva concezione
del mondo.
2. RANAJIT GUHA
Gennaro
Cosentino, tesi LA NOZIONE DI EGEMONIA. LA CONCETTUALIZZAZIONE DI ANTONIO
GRAMSCI E ALCUNI SVILUPPI PIÙ RECENTI, Università degli studi di Firenze, Corso
di laurea in Scienze Filosofiche, a.a. 2010/2011, pp.227-228
- - -
Ranajit Guha, Dominance Without
Hegemony: History and Power in Colonial India, Harvard Univ Pr (15 gennaio
1998), ed. inglese
dalla scheda
tradotta [IT.]
- Cos'è il colonialismo e cos'è uno
stato coloniale? Ranajit Guha sottolinea che lo stato coloniale dell'Asia
meridionale era fondamentalmente diverso dallo stato borghese metropolitano che
lo generò. Lo stato metropolitano aveva un carattere egemonico e la sua pretesa
di dominio si basava su una relazione di potere in cui la persuasione superava
la coercizione. Al contrario, lo stato coloniale non era egemonico e nella sua
struttura di dominio la coercizione era fondamentale. In effetti, l'originalità
dello Stato coloniale dell'Asia meridionale risiede proprio in questa
differenza: un paradosso storico, si trattava di un'autocrazia costituita e
sostenuta in Oriente dalla massima democrazia del mondo occidentale. Non era
possibile per quello Stato non egemonico assimilare a sé la società civile dei
colonizzati. Quindi lo stato coloniale, come lo definisce Guha in quest'opera
molto argomentata, era un paradosso: un dominio senza egemonia.
a cura di Subaltern
studies Italia
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