Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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martedì 10 maggio 2022

CONTRATTO SOCIALE DEL ROJAVA - Prefazione e Artt.30-34

 






Il Contratto Sociale del Rojava è stato promulgato il 20 gennaio del 2014. Il Rojava è una federazione cantonalistica di regioni autonome all'interno della porzione settentrionale della Siria, descritta come una repubblica parlamentare fondata sul pluralismo etno-culturale e il decentramento politico-economico. La forma di governo è basata sul confederalismo democratico formulato da Abdullah Öcalan, ispiratosi ai principi del municipalismo libertario e dell'ecologia sociale teorizzati dal pensatore socialista libertario statunitense Murray Bookchin.



Carta del contratto sociale del Rojava

Prefazione

Noi popoli che viviamo nelle Regioni autonome democratiche di Afrin, Cizre e Kobane, una confederazione di curdi, arabi, assiri, caldei, turcomanni, armeni e ceceni, liberamente e solennemente proclamiamo e adottiamo questa Carta. Con l’intento di perseguire libertà, giustizia, dignità e democrazia, nel rispetto del principio di uguaglianza e nella ricerca di un equilibrio ecologico, la Carta proclama un nuovo contratto sociale, basato sulla reciproca comprensione e la pacifica convivenza fra tutti gli strati della società, nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, riaffermando il principio di autodeterminazione dei popoli. Noi, popoli delle Regioni autonome, ci uniamo attraverso la Carta in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di espressione. Costruendo una società libera dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica, la Carta riconosce l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al suo interno e a livello internazionale. Con questa Carta, si proclama un sistema politico e un’amministrazione civile fondata su un contratto sociale che possa riconciliare il ricco mosaico di popoli della Siria attraverso una fase di transizione che consenta di uscire da dittatura, guerra civile e distruzione, verso una nuova società democratica in cui siano protette la convivenza e la giustizia sociale.

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Articolo 30: Ogni cittadino gode dei seguenti diritti: 1. Alla sicurezza personale in una società pacifica e stabile. 2. All’istruzione gratuita e obbligatoria primaria e secondaria. 3. Al lavoro, alla sicurezza sociale, alla salute e a un alloggio adeguato. 4. Alla tutela della maternità e dell’infanzia. 5. All’assistenza sanitaria e sociale per i disabili, gli anziani e le persone con bisogni speciali.

Articolo 31: Tutti i cittadini hanno la libertà di religione e di culto, a livello individuale e come collettivo. Sono proibite le persecuzioni per motivi religiosi.

Articolo 32: A. La Carta garantisce la libertà di associazione, incluso il diritto di formare e di iscriversi a partiti, associazioni, sindacati, e/o organizzazioni della società civile. B. Nel garantire la libertà di associazione, la Carta protegge l’espressione politica, economica e culturale delle comunità, a garanzia della diversità sociale e culturale della popolazione delle Regioni autonome. C. La religione yezida è una religione riconosciuta, e i diritti dei suoi fedeli alla libertà di associazione e espressione sono esplicitamente protetti. La religione e la vita culturale e sociale degli yezidi potranno essere regolamentati dalla legge.

Articolo 33: La Carta garantisce a ognuno la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e di comunicare idee, opinioni ed emozioni sia oralmente, sia per iscritto, sia per mezzo di rappresentazioni iconografiche.

Articolo 34: I cittadini hanno libertà di assemblea, di manifestazione pacifica e di sciopero.

ripreso da Ivan Grozny Compasso, Kobane dentro. Diario di guerra sulla difesa del Rojava, Agenzia X, 2015

Organizzare Comitati per la Confederazione democratica del Rojava ”Un altro Occidente”




UN ALTRO OCCIDENTE
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