Il Contratto Sociale del Rojava è stato promulgato il 20 gennaio del 2014. Il Rojava è una federazione cantonalistica di regioni autonome all'interno della porzione settentrionale della Siria, descritta come una repubblica parlamentare fondata sul pluralismo etno-culturale e il decentramento politico-economico. La forma di governo è basata sul confederalismo democratico formulato da Abdullah Öcalan, ispiratosi ai principi del municipalismo libertario e dell'ecologia sociale teorizzati dal pensatore socialista libertario statunitense Murray Bookchin. Carta del contratto sociale del Rojava
Prefazione Noi popoli che viviamo nelle Regioni autonome democratiche di Afrin, Cizre e Kobane, una confederazione di curdi, arabi, assiri, caldei, turcomanni, armeni e ceceni, liberamente e solennemente proclamiamo e adottiamo questa Carta. Con l’intento di perseguire libertà, giustizia, dignità e democrazia, nel rispetto del principio di uguaglianza e nella ricerca di un equilibrio ecologico, la Carta proclama un nuovo contratto sociale, basato sulla reciproca comprensione e la pacifica convivenza fra tutti gli strati della società, nel rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, riaffermando il principio di autodeterminazione dei popoli. Noi, popoli delle Regioni autonome, ci uniamo attraverso la Carta in uno spirito di riconciliazione, pluralismo e partecipazione democratica, per garantire a tutti di esercitare la propria libertà di espressione. Costruendo una società libera dall’autoritarismo, dal militarismo, dal centralismo e dall’intervento delle autorità religiose nella vita pubblica, la Carta riconosce l’integrità territoriale della Siria con l’auspicio di mantenere la pace al suo interno e a livello internazionale. Con questa Carta, si proclama un sistema politico e un’amministrazione civile fondata su un contratto sociale che possa riconciliare il ricco mosaico di popoli della Siria attraverso una fase di transizione che consenta di uscire da dittatura, guerra civile e distruzione, verso una nuova società democratica in cui siano protette la convivenza e la giustizia sociale.
------------------------------------
Articolo 30: Ogni cittadino gode dei seguenti diritti: 1. Alla sicurezza personale in una società pacifica e stabile. 2. All’istruzione gratuita e obbligatoria primaria e secondaria. 3. Al lavoro, alla sicurezza sociale, alla salute e a un alloggio adeguato. 4. Alla tutela della maternità e dell’infanzia. 5. All’assistenza sanitaria e sociale per i disabili, gli anziani e le persone con bisogni speciali.
Articolo 31: Tutti i cittadini hanno la libertà di religione e di culto, a livello individuale e come collettivo. Sono proibite le persecuzioni per motivi religiosi.
Articolo 32: A. La Carta garantisce la libertà di associazione, incluso il diritto di formare e di iscriversi a partiti, associazioni, sindacati, e/o organizzazioni della società civile. B. Nel garantire la libertà di associazione, la Carta protegge l’espressione politica, economica e culturale delle comunità, a garanzia della diversità sociale e culturale della popolazione delle Regioni autonome. C. La religione yezida è una religione riconosciuta, e i diritti dei suoi fedeli alla libertà di associazione e espressione sono esplicitamente protetti. La religione e la vita culturale e sociale degli yezidi potranno essere regolamentati dalla legge.
Articolo 33: La Carta garantisce a ognuno la libertà di cercare, ricevere e diffondere informazioni e di comunicare idee, opinioni ed emozioni sia oralmente, sia per iscritto, sia per mezzo di rappresentazioni iconografiche.
Articolo 34: I cittadini hanno libertà di assemblea, di manifestazione pacifica e di sciopero.
ripreso da Ivan Grozny Compasso,
Kobane dentro. Diario di guerra sulla difesa del Rojava, Agenzia X, 2015
Organizzare Comitati per la Confederazione democratica del Rojava ”Un altro Occidente”
Nessun commento:
Posta un commento