Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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martedì 28 febbraio 2023

I SEMINARI RURALI e LA TEOLOGIA DELLA “ZAPPA”, la TEOLOGIA da ENXADA di padre Josè Comblin

 

Zappatori della dura terra non si nasce, si diventa. Come una delle personalità sicuramente più significative della teologia della liberazione, Josè Comblin (1923-2011) prete belga in missione in Brasile, che diventerà la sua patria di adozione e naturalizzazione. Purtroppo il suo primo e importante testo non è stato tradotto in italiano, segno indubbio nel nostro paese di grave sottovalutazione di un’esperienza davvero straordinaria. Entro le stesse comunità di base, colonne portanti delle metodologie e percorsi di ecclesia della teologia della liberaciòn,  dedite alla teoresi collettiva e la condivisione (cum-panis condividere il pane, compagni dunque), i seminari rurali organizzati da Comblin associavano alla riflessione e discussione, il lavoro comune sulla terra, riproducendo la collettivizzazione dei mezzi di lavoro di una strutturata società contadina organizzata comunitariamente.

 

Padre Josè era stato inviato come missionario in Brasile nel 1958 nel Nordest come sacerdote ‘Fidei donum‘. Iniziò lì come insegnante di chimica e fisica a Campinas, poi divenne assistente alla JOC (Juventude Operária Católica), dove ebbe come studenti coloro che sarebbero diventati Frei Betto e Frei Tito (approfondimenti seguendo il  canale Telegram - https://t.me/scuolafilosofiaVanini ).

- Fu chiamato nel 1965 all'Istituto di Teologia di Recife, su invito del vescovo dom Helder Camâra, dedito alla lotta contro la povertà e ne divenne uno dei suoi più stretti collaboratori.

Nel 1969 fonda il “Centro Rurale di Formazione Teologica ” con lo scopo di formare missionari laici. Lì pratica la "teologia della vanga", un metodo che combina insegnamento e apprendimento in agricoltura. Collabora alla fondazione di numerosi seminari rurali a Paraíba, da cui trae e arricchisce le basi per la “teologia della vanga” (Teologia da Enxada). Continua la sua ricerca teoretica e didattica come professore di teologia in Ecuador.

- Le sue idee e la sua azione sconvolgono il regime militare: fu espulso dal Brasile nel 1971 e tornò in Cile per un periodo di otto anni. Dichiarato nuovamente ”persona non grata”, fu espulso dal Cile di Pinochet nel 1980, a causa della pubblicazione del libro “A Ideologia da Segurança Nacional“ (1977). Tornato in Brasile, si stabilì a Serra Redonda (Paraíba), dove continuò il suo insegnamento e le sue numerose pubblicazioni in molti campi. Fonda un nuovo seminario rurale e numerose comunità di base e anche movimenti secolari: Missionários do Campo ( 1981 ), Missionárias do Meio Popular ( 1986 ), Missionários de Juazeiro de Bahia ( 1989 ), de Paraíba ( 1994 ) e Tocantins ( 1997 ).

- Tra tutti i suoi scritti molto rilevante e ormai introvabile (ecco la necessità della traduzione nel nostro paese) è Théologie de la pratique révolutionnaire, del 1974, la Teologia della rivoluzione, come fu conosciuta in quegli anni, in particolare in una traduzione francese dei circoli universitari e considerata, da molti attivisti dei movimenti antagonisti, come la base politico-ideale della lotta di classe dei cristiani per il socialismo, che aveva già conosciuto il suo emblema in Camilo Torres, presbitero colombiano e sociologo guerrigliero morto il 15 febbraio del 1966 a Patio Cemento, durante un combattimento. ( vedi su questo blog_ 

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2021/04/teologia-della-liberazione-teologia-do.html )

   Tradotta e reperibile è invece la sua fondamentale “Antropologia cristiana” scritta per le edizioni Vozes nel 1985 e pubblicata dall’editrice Cittadella in Italia nel 1987.

 

#SubalternStudiesItalia   scritto  in collaborazione con Wikipedia in lingua francese.











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