Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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giovedì 29 aprile 2021

La scoperta di Gramsci (seminario) / comunicazione: Il doppio sguardo sui subalterni (Gramsci e de Martino) - Università di Macerata

 

"L'inizio dell'elaborazione critica è la coscienza di quello che è realmente, cioè un conosci te stesso, come prodotto del processo storico finora svoltosi che ha lasciato in te stesso un'infinità di tracce accolte senza beneficio d'inventario. Occorre fare inizialmente un tale inventario.," 
QdC, A.Gramsci, Q.10.

Universita’ di Macerata - La scoperta di Gramsci / seminario
venerdì 30 aprile, 9.30/13.30

con:





comunicazione: il “doppio sguardo” di Gramsci e de Martino 
[una ricerca comparata per i Subaltern studies Italia]
.
Il "doppio sguardo" sui subalterni: per una ricerca comparata tra marxismo e antropologia filosofica in Gramsci e de Martino
abstract.: 
DOPPIO SGUARDO è LO SGUARDO DOPPIO
Nell’atto dello sguardo, lo spirito prende possesso della propria autonomia. […] Ciò presuppone, beninteso, un mondo accessibile alla vista, in cui nessun oggetto fosse, di per sè, impenetrabile allo sguardo del contemplatore. All’ipotesi della sovranità della visione istantanea corrisponde l’ipotesi della leggibilità del mondo.
J. Starobinski, “Montesqiueu”, cit. in Angela Di Fazio, Tra crisi e riscatto - Elsa Morante legge Ernesto De Martino, Pendragon - Bologna, 2017, pag.18.
Impossibile dunque non osservare con i propri occhi, ma è impossibile distogliere lo sguardo se l’altro ti guarda con i suoi propri occhi.
Lo sguardo, in quanto tale, è doppio perché può stabilire un legame emotivo con l’altro nell’incontro: il mondo diventa leggibile, in quanto contemplato dallo sguardo, senza del quale, il mondo stesso non sarebbe.
E' quello di ANTONIO GRAMSCI ed ERNESTO DE MARTINO, necessario per il riscatto delle classi subalterne, l’uno attraverso la scienza politica e la filosofia della prassi, l’altro attraverso la ricerca sul campo e l’antropologia filosofica, l’uno e l’altro impegnati in uno sforzo di interpretazione, sviluppano categorie ermeneutiche che attraversano l’essere-umano in tutte le sue dimensioni, implicitamente alla ricerca di quell’”uomo onnilaterale” di Marx, in cui convivono razionalità e irrazionalità, sentimento e ragione, e si intrecciano natura, storia e cultura.

~ fe.d.


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