Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

Powered By Blogger

martedì 12 aprile 2022

MERIDIONALI QUAESTIO ET COLONIIS. Presentazione (Misefari, Cinanni, Zitara)

 

- Subaltern studies Italia ripropone, come tema non più latitudinario, ma in chiave postcoloniale, la cessata quaestio meridionale, che Gramsci tematizzò nell’autunno del 1926, poco prima dell’arresto arbitrario avvenuto l’8 novembre di quell’anno. Il saggio sarà poi pubblicato per la prima volta a Parigi nel gennaio del 1930 su «Lo Stato operaio». + Nei quaderni scritti a Turi e poi a Formia Gramsci ritorna sulla “quistione”, in particolare inquadrandola nelle vicende risorgimentali del nostro paese e ponendo il tema dell’egemonia.

+ Il manoscritto gramsciano reca come titolo “Note sul problema meridionale e sull’atteggiamento nei suoi confronti dei comunisti, dei socialisti e dei democratici“. Il periodo di realizzazione è l’ottobre come Gramsci stesso fa presente alla moglie Giulia in una lettera da Roma del 20 ottobre 1926: «Io continuo a lavorare abbastanza alacremente: sto ultimando un lavoro di una certa lena, che forse riuscirà abbastanza interessante e utile» (A. Gramsci, Lettere 1908-1926, a cura di Antonio A. Santucci, Einaudi, Torino, 1992, p. 468; nella nota di commento, il curatore fa presente che, «con tutta probabilità» (ivi, p. 469), l’allusione è allo scritto sulla questione meridionale).+

Si comparano dunque suggestioni del meridionalismo storico, quello comunista dello stesso Mezzogiorno e della critica postcoloniale: per le prime, Enzo Misefari (noto anche negli anni ‘60 e ‘70 come animatore di movimenti e organizzazioni marxiste-leniniste) e Paolo Cinanni, dirigente comunista calabrese che pagò con l’emarginazione il suo dissenso dalle tesi di Amendola. Cinanni e Misefari, a loro volta, avevano polemizzato fra loro all’uscita del libro di Cinanni “Lotte per la terra e comunisti in Calabria 1943/1953“, Feltrinelli, Milano, 1977, sul come considerare la natura delle lotte nel Mezzogiorno d’Italia, spontaneismo vs. organizzazione, primitivismo e coscienza di classe, partito e movimento (di Enzo Misefari si veda “La liberazione del Sud: con particolare riferimento alla Calabria“, Pellegrini, 1992).

Il metodo comparativo investe anche le suggestioni della critica postcoloniale meridionale di Nicola Zitara, i suoi scritti degli anni ‘70, prima dell’approdo all’indipendentismo strumentalizzato dal neoborbonismo: e infatti Vasapollo li riconduce all’impianto marxista e conseguentemente gramsciano attraverso la categoria di ‘colonialismo interno’.

 

1. Misefari e Cinanni 

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2022/04/la-resistenza-meridionale-per-la.html

 

2. Nicola Zitara  

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2022/04/classe-e-mezzogiorno-nicola-zitara-e.html




Nessun commento:

Posta un commento