Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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martedì 2 maggio 2023

STUDI SUBALTERNI IN AMERICA LATINA - Latin American subaltern studies group

 

Studi subalterni latino-americani è stato un gruppo fondato nel 1992 da John Beverley e Ileana Rodríguez. Ispirato al gruppo Subaltern Studies asiatico del Sud, il suo obiettivo era quello di applicare una prospettiva simile agli studi latinoamericani. Si è trattato di uno dei più importanti sviluppi recenti all'interno degli studi culturali latinoamericani, anche se alla fine il gruppo si è disciolto  a causa di differenze interne, sia scientifiche che politiche.

 

 

dall’introduzione e scheda redazionale di The Latin American Subaltern Studies Reader - edited by Ileana Rodríguez - Duke University Press, Durham and London 2001

traduzione a cura di #SubalternStudiesItalia

 

-Altri: Lingue, Imperi, Nazioni è una serie critica. Essa mira ad esplorare l’emergere e le conseguenze dei concetti utilizzati per definire l’America Latina, esplorando allo stesso tempo l’ampio spettro di pratiche politiche, economiche e culturali che hanno plasmato i mondi latinoamericani. L’America Latina, al crocevia di progetti imperiali concorrenti e risposte locali, è stata interpretata come entità geopolitica fin dal XIX secolo. Questa serie fornisce un punto di partenza per ridefinire l’America Latina come configurazione di intersezioni politiche, linguistiche, culturali ed economiche che richiedono una continua rivalutazione del ruolo delle Americhe nella storia, e del processo in corso di globalizzazione e del trasferimento di persone e culture che hanno caratterizzato l’esperienza dell’America Latina. Altri: Lingue, Imperi, Nazioni è un forum che si confronta con costruzioni geoculturali stabilite, che ripensa studi di area e confini disciplinari, che valuta le convinzioni dell'accademia e dell'ordine pubblico, e che, corrispondentemente, richiede che le pratiche attraverso le quali produciamo conoscenza e comprensione su e dall'America Latina siano sottoposte a rigoroso controllo critico. Il lettore di “studi subalterni latinoamericani”, curato da Ileana Rodríguez, raccoglie diversi documenti significativi emersi da quasi dieci anni di lavoro e dibattiti generati dal gruppo di studi subalterni latinoamericani. Questo volume porta una nuova prospettiva al lavoro intellettuale e politico che ridefinisce indirettamente gli studi di area e i paradigmi degli studi culturali. Introduce inoltre nuovi problemi all'interno dell'agenda modellata negli ultimi trentacinque anni dall'Associazione Studi Latinoamericani.

- Nella nostra serie, “The Latin American Subaltern Studies Reader” introduce una dimensione teorica che speriamo di poter sviluppare. Proprio nel momento in cui la riorganizzazione globale sta costringendo il riordinamento regionale (nafta, mercour), e che trentatrè milioni di “ispanici” vivono negli Stati Uniti, la necessità di immaginare e teorizzare l’’Altra’ America Latina è più che un imperativo scientifico. È principalmente una necessità intellettuale, etica e politica.

 


Ileana Rodríguez (ed.), The Latin American Subaltern Studies Reader (Durham, North Carolina: Duke University Press, 2001). /Scheda/

Condividendo una simpatia postrivoluzionaria per le lotte dei poveri, i contributori a questa prima raccolta completa di scritti sulla subalternità in America Latina lavorano per collegare attivamente politica, cultura e letteratura. Emergendo da un decennio di lavoro e dibattiti generati da un collettivo noto come Latin American Studies Group, il volume privilegia la categoria del subalterno rispetto a quella della classe, in quanto i contributi si concentrano sulle possibilità di indagare la storia dal basso.

Oltre a una panoramica di Ranajit Guha, gli argomenti del saggio includono l'igiene del diciannovesimo secolo nei paesi dell'America Latina, Rigoberta Menchù dopo il Nobel, i commenti sulle questioni haitiane e argentine, il rapporto tra genere e razza in Bolivia, l'ingovernabilità e la tragedia in Perù. Fornendo una critica radicale della cultura d'élite e delle epistemologie e dei progetti liberali, borghesi e moderni, i saggi qui inclusi dimostrano che gli studi subalterni latinoamericani sono molto più della semplice traduzione di studi subalterni dall'Asia meridionale all'America Latina.

 

Contributori. Marcelo Bergman, John Beverley, Robert Carr, Sara Castro-Klarón, Michael Clark, Beatriz González Stephan, Ranajit Guha, María Milagros Lépez, Walter Mignolo, Alberto Moreiras, Abdul-Karim Mustapha, Josè Rabasa, Ileana Rodrìguez, Josefina Saldaúa-Portillo, Javier Sanjinás, C. Patricia Seed, Doris Sommer, Marcia Stephenson, Ménica Szurmuk, Gareth Williams, Marc Zimmerman.

 

Ileana Rodrìguez (1939 in Chinandega, Nicaragua), docente emerita in Culture e Letterature latino-americane presso l’Università dell’Ohio e all'Instituto de Historia de Nicaragua y Centroamérica (IHNCA), è la ricercatrice più nota del collettivo Latin American Subaltern Studies.


Importanti le sue pubblicazioni: Latin American Subaltern Studies Reader. (Editor). Durham: Duke University Press, 2001; Marxism and New Left Ideology. (Editor, with William L. Rowe). Studies in Marxism. Minneapolis: Marxist Educational Press, 1977; Convergencia de tiempos: Estudios Subalternos/Contextos Latinoamericanos—Estado, Cultura, Subalternidad. (Editor). Amsterdam, Rodopi, 2001; e, recentemente, La Prosa de la Contrainsurgencia. Naturaleza de ‘lo político’: ‘Lo Político’ durante la Restauración Neo-Liberal en Nicaragua. (North Carolina, Contracorriente, 2019). Nessuna traduzione in italiano. Foto sottostante (2017)



Ileana Rodrìguez


 

LA PROSA DE LA CONTRA-INSURGENCIA

 

Ileana Rodrìguez, La prosa de la contra-insurgencia: 'Lo político' durante la restauración neoliberal en Nicaragua (Literatura y Cultura) - Editorial A Contracorriente (2019) / scheda

 

Traduzione #SubalternStudiesItalia

La prosa della controinsurrezione (espressione di Ranajit Guha, fondatore dei Subaltern studies) riconfigura il problema del politico e presta attenzione agli assiomi emergenti sul sociale come insieme di articolazioni complesse e frammentarie, costituite attorno ad asimmetrie fondamentali e una crescente proliferazione di differenze. La scena è il Nicaragua; la riflessione affronta le diverse sfaccettature della rivoluzione sandinista esaminate a posteriori. Un resoconto che attraversa la continuità del sandinismo; la memoria storica che lo rappresenta; e il dibattito se la ‘revolucion’ era socialista o no. Per questo tocca punti nevralgici legati alla riforma agraria, al tasso di inflazione del decennio, al tipo di partecipazione cittadina. I testi scritti dopo la rivoluzione espongono la situazione critica della partecipazione delle donne, dei giovani combattenti alla guerra, e della transizione al neoliberismo. L'opera scarta l'idea di una totalità strutturale suturata e la sostituisce con il concetto di articolazione e identità soggettive sociali in costante mutamento.

 

Dall’ INTRODUCCIÓN - LA DISIDENCIA COMO ACTO REVOLUCIONARIO.

NI DE IZQUIERDA NI DE DERECHA SINO TODO LO CONTRARIO

 

Traduzione #SubalternStudiesItalia

 

Inoltre, nella loro pratica quotidiana, molti dei membri delle organizzazioni insorgenti registravano un atto che poco o nulla aveva a che fare con "[l]'idea comunista (...) che costituisce il divenire politico del singolo Soggetto anche come e nello stesso tempo della sua proiezione nella Storia» (Badiou, 4). O sì, ma al contrario. Pochi erano consapevoli o critici di una soggettività che disattendeva il loro desiderio di cambiare il mondo e, quindi, la dolcezza della trasformazione e il sentimento etico sono attribuiti ai morti. Quelli erano diversi. Il potere impazzisce e alcuni leader hanno mostrato comportamenti inappropriati all'ideologia del cambiamento rivoluzionario. Così facendo stavano già scrivendo la prosa della contro-insurrezione. /estratto

 

Ileana Rodrìguez si riferisce agli attuali negativi sviluppi del regime politico di Daniel Ortega rientrato in carica nel 2007. Con rivoluzione sandinista si intende la serie di eventi che, in Nicaragua ha determinato la fine della dittatura di Anastasio Somoza Debayle nel 1979 e la presa del potere da parte del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale che ha governato il paese fino al 1990.

 

a cura di Subaltern studies Italia

 

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