PACE,
TERRA e DIGNITÀ: Michele Santoro e
Raniero La Valle indicono un'ASSEMBLEA il 30 SETTEMBRE per portare in Europa le
ragioni della pace, della rivoluzione ecologica, dell’uguaglianza sociale.
L’appello - piattaforma
Noi sottoscritti,
amanti della pace e più ancora della vita, sgomenti per gli sviluppi
incontrollati della guerra d’Ucraina e per l’istigazione da parte dei governi a
perpetuarla ed estenderla, sentiamo l’urgenza di un impegno personale e
intendiamo riunirci in una pubblica Assemblea il 30 Settembre prossimo a Roma
per promuovere
un’azione responsabile volta ad invertire il corso delle cose presenti,
istituire la pace e ristabilire le condizioni di un sereno futuro.
Rivolgiamo perciò un
appello:
Ai pacifici, alle donne
e agli uomini di buona volontà, ai resistenti perché nessun volto sia
oltraggiato e la dignità sia riconosciuta a tutti gli esseri viventi, agli
eredi di milioni di uomini e donne che hanno lottato per il lavoro, per
l’emancipazione e per la libertà dal dominio pubblico e privato, a quanti si
ribellano al sacrificio degli uni per il tornaconto degli altri, ai giovani che
abbiamo perduto, a cui non abbiamo saputo garantire il futuro.
Ai credenti e ai non
credenti, agli organizzati e ai disorganizzati, ai militanti di tutti i
partiti, agli elettori di
tutte le liste, agli
assenti dalle urne e a quelli di deluse speranze, a quanti godono di buona fama
e a chi soffre di una cattiva reputazione, agli inclusi e agli scartati.
Noi ci rivolgiamo a voi
non perché siamo più importanti, ma perché siamo voi.
E vogliamo dare una
rappresentanza a tre soggetti ideali che ancora non l’hanno o l’hanno perduta,
a tre beni comuni: la PACE, la TERRA e la DIGNITÀ.
La Terra: è in
pericolo, essa non è un patrimonio da sfruttare, un ecosistema da aggredire, ma
la casa comune da custodire, da tornare a rendere abitabile per tutte le
creature, da arricchire con i frutti del nostro lavoro e le opere del nostro
ingegno.
La Dignità: è la
condizione umana da riconoscere, restaurare e difendere. La dignità della
libertà e della ragione, del lavoro e del tenore di vita, del migrante per
diritto d’asilo e del profugo per ragioni economiche, del cittadino e dello
straniero, dell’imputato e del carcerato, dell’affamato e del povero, del
malato e del morente, della donna, dell’uomo e di ogni altra creatura.
La Pace: tutti dicono
di volere la pace nel mondo, ma questa non si può nemmeno pensare se prima non
finisce questa guerra in Europa, dunque è una seconda pace, ed è una bugia
quella di chi dice di volere la seconda pace se non vuole e impedisce la prima.
Noi sappiamo invece che la pace del mondo è politica, imperfetta e sempre a
rischio. È assenza di violenza delle armi e di pratiche di guerra, vuol dire
non rapporti antagonistici né sfide militari o sanzioni genocide tra gli Stati,
implica prossimità e soccorso nelle situazioni di massimo rischio a tutti i
popoli.
Il sistema di guerra è
diventato il vero sovrano e comanda ogni cosa, pervade l’economia e domina la
politica anche quando la guerra non c’è o non è dichiarata. È questa la ragione
per cui la stessa guerra d’Ucraina non riesce a finire, benché in essa entrambi
i nemici già ne siano allo stesso tempo vincitori e sconfitti e non finisce
perché, così ben piantata nel cuore dell’Europa per rialzare la vecchia cortina
sul falso confine tra
Occidente e Oriente, la
guerra d’Ucraina, è funzionale o addirittura necessaria a quel sistema, e
perciò gli stessi negoziati sono stati proibiti.
È esplosa con la
funesta offensiva di Putin ma ha subito suscitato una reazione straordinaria
avente lo scopo di dividere l’Europa su una frontiera di odio e di sangue tra
Ucraina e Russia, così da lasciare agli Stati Uniti una potenza ineguagliabile,
e la Cina come vero e ultimo nemico.
LA TERRA stessa è in
pericolo, le politiche ecologiche sono sospese e rovesciate, il clima si
arroventa e le acque si rompono. Già ora i Grandi col nucleare sfregiano la
Terra (in Ucraina con le bombe ricche di uranio impoverito). Per i potenti
della Terra si direbbe che non esiste il futuro.
LA DIGNITÀ delle
persone e di tutte le creature viene negata e umiliata, a cominciare dalla
dignità dei migranti che sono abbandonati al mare o vengono scambiati per
denaro perché siano trattenuti nei lager libici o nei deserti tunisini.
A tutto questo noi
diciamo NO. Siamo sicuri che se si potesse fare un referendum mondiale, la
grande maggioranza dei popoli e dei cittadini della Terra direbbe NO alla
guerra come salute dei popoli, NO all’entusiasmo per il massacro, NO alla
competizione strategica per il dominio del mondo, NO alla sfida culminante
dell’area euro-Atlantica con la Russia e con la Cina.
Noi non neghiamo
rispetto e stima ai partiti e alle loro personalità più eminenti e non
condividiamo la ripulsa e il discredito di cui oggi sono fatti oggetto. Il
nostro è piuttosto un Partito Preso per la Pace, per la Terra e per la Dignità
delle creature, senza riserve ed eccezione alcuna.
La prima occasione in
cui tutto ciò sarà messo alla prova saranno le elezioni europee.
Risuona per l’Europa la
domanda gridata da papa Francesco: “Dove vai Europa?”. Dove stai navigando,
senza la bussola della pace?
Il primo punto di un
programma elettorale è per noi il rifiuto della creazione di un esercito
europeo, erroneamente considerata, nell’attuale deriva politica, il naturale
coronamento dell’unità europea. È invece il residuo di una cultura arcaica che
ritiene essenziale per la sovranità il potere di guerra e il disporre di
un’armata. Un esercito europeo sarebbe integrato nella Nato con gli Stati Uniti
al comando, renderebbe permanente la guerra civile europea innescata dal
conflitto in Ucraina e il pericolo di una deflagrazione finale in una guerra
mondiale già di fatto iniziata.
È invece l’Europa che
dovrebbe promuovere la riforma dell’Onu e una politica attiva per il disarmo,
con l’inclusione del Brasile, dell’India e del Sudafrica, nazioni che formano i
BRICS, nel novero dei Cinque Membri Permanenti del Consiglio di sicurezza. In
tal modo la leadership mondiale sarebbe direttamente rappresentativa del 47 per
cento (quasi la metà) della popolazione mondiale.
L’Europa ha interesse a
sostenere l’opposizione del presidente brasiliano Lula alla supremazia mondiale
del dollaro e a sottrarre la moneta e il debito al dominio delle banche private
e alla speculazione liberista del mercato di carta per recuperare la sovranità
perduta e riconsegnare i beni comuni ai cittadini.
Il sistema di guerra è
incompatibile con la democrazia
perché porta
inevitabilmente a galla fascismi vecchi e nuovi.
Non ci affascinano i
Palazzi ma i Parlamenti. Vorremmo una scuola che non trasformi i ragazzi in
capitale umano, in merce nel mercato del lavoro, in pezzi di ricambio per il
mondo così com’è, ma in padroni della parola, coscienti e cittadini. Si decida
di rendere vero anche nei fatti che la guerra è ripudiata come il patriarcato,
che si salvino per primi “gli ultimi”, perché solo in questo modo si salvano
anche i primi.
Amiamo l’Europa e
l’Occidente ma non pretendiamo un mondo a nostra misura, tanto meno uniformato
al modello di “democrazia, libertà e libera impresa”, che si è voluto esportare
con le guerre umanitarie e per procura, consacrando così l’economia che uccide.
Per promuovere
l’Assemblea del 30 settembre a Roma chiediamo a tutti di firmare questo appello
continuando a camminare insieme.
Raniero
La Valle
Michele
Santoro
Invia una mail a associazione.serviziopubblico@gmail.com indicando il
tuo nome e cognome e fallo circolare e unisciti all’Assemblea nelle modalità
che in seguito Servizio Pubblico comunicherà.
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