La biografia e l’opera
di George Jackson, il cui assassinio nel carcere di San Quintino il 21 agosto
del 1967 dimostrò al mondo intero la natura intimamente fascista della presunta
democrazia a stelle e strisce, sono ancora non contaminate dai cosiddetti
‘esperti’ di primo livello di Wikipedia, che dovrebbero verificare la
correttezza tecnica della voce e invece arbitrariamente ne controllano il
‘politicamente corretto’ e l’”imparzialità” politica. Abbiamo prodotto il link
permanente, così da cristallizzare la versione attuale redatta dai
collaboratori d’area.
Col
sangue agli occhi. Il "fascismo americano" e altri scritti, Einaudi,
Torino 1972 (Riedito da Agenzia X, 2008)
scheda
Questo libro è un'arma,
con completa intenzione e volontà di esserlo. Completato all'incirca una
settimana prima dell'assassinio di George Jackson, avvenuto il 21 agosto 1971 a
San Quentin, il libro è stato fatto uscire dall'istituto penale con precise
istruzioni su come pubblicarlo, quasi che l'autore sapesse di non poter vivere
tanto da vederlo uscire a stampa. Ma sarebbe un errore considerarlo
semplicemente l'opera di un individuo: migliaia di senza nome, dentro e fuori
le prigioni, si uniscono in questa dichiarazione di guerra rivoluzionaria
totale. Scritto da chi era rinchiuso in una cella di isolamento per almeno
ventitré ore e mezzo al giorno, circondato da urla rauche che non smettevano
mai – un vero e proprio manicomio –, "Col sangue agli occhi" vuol far
uscire dal carcere, in tutta la società, quella rivoluzione per cui, dentro al
carcere, George ha lavorato ed è morto.
La rivoluzione all'interno di una moderna
società industriale capitalistica ha un solo significato: il rovesciamento di
tutti i rapporti di proprietà esistenti e la distruzione di tutte le istituzioni
che, direttamente o indirettamente, sostengono i rapporti di proprietà
esistenti. (p. 25) -
Per
lo schiavo, la rivoluzione è un imperativo, è un atto cosciente di
disperazione, dettato dall'amore. (p. 27)
LE LETTERE DI JACKSON. DAL CARCERE. (2)
Subaltern’s
Jackson
Jackson tentò di
coinvolgere nella lotta tutti i subalterni, tutte le masse oppresse,
l'obiettivo primario era quello di incentivare la nascita di un fronte unico di
tutte le minoranze reiette che andasse dai neri ai chicanos, dagli operai bianchi
delle fabbriche all'esercito industriale di riserva dei disoccupati. Per queste
ragioni, polemizzò spesso con l'”old left”,
accusata di perseguire interessi corporativi e di mettere in subordine
l'urgenza di una svolta rivoluzionaria. La classe operaia è, nel pensiero di
Jackson, il soggetto collettivo più realisticamente rivoluzionario, il «vero
affossatore della società» capitalistica, anche le esigenze del proletariato
sono state spesso subordinate alle impellenze della real-politik, agli equilibri
stabiliti a livello internazionale dagli Stati socialisti (URSS in primis), che giustificavano la loro
immobilità con l'apologia riformistica del cambiamento graduale. Per Jackson
questa tesi rasentava l'assurdo (quale motivazione più esplicita può esistere
di sei milioni di disoccupati, stipendi di pura sussistenza, negazione di ogni
principio di libertà, per dar avvio alla rivoluzione?) e il compito di svelare
la natura reale dell'oppressione alla classe operaia - in virtù della manifesta
incapacità della sinistra istituzionale - sarebbe spettato all'avanguardia
nera, al BPP - Black Panther Party, le Pantere Nere, «unico partito comunista» degli Stati Uniti.
#SubalternStudiesItalia
SENZA
DISCIPLINA, SENZA DIREZIONE non c’è RIVOLUZIONE
Lettera
a un compagno
28 marzo 1971
Mia sorella mi ha
informato che sei stato rilasciato e che hai costituito un corso di educazione
politica. Noi due siamo ancora vicini, l'ho sentito nelle parole di mia sorella
e nelle tue lettere. Da quando ci hanno separato siamo passati più o meno
attraverso le stesse scoperte: dalle fughe confuse verso l'Africa delle
rivoluzioni nazionali, fino allo stadio delle sommosse dell'Amerika nera
rivoluzionaria. Adesso siamo giunti, con il resto del mondo coloniale, al
socialismo scientifico rivoluzionario. Ho sempre sperato di non vederti
intrappolato allo stadio delle sommosse, come lo sono in piena buona fede tanti
e tanti altri fratelli. Qui devo tutti i giorni fargli la predica: pensano che
essere pronti alla battaglia sia più che sufficiente. Eppure, senza disciplina
e senza direzione, finiscono a lavare macchine in qualche garage, o finiscono
cadaveri senza nome negli obitori dello stato metropolitano. Ma ero quasi certo
che un fratello come te non sarebbe finito in quel modo.
I
fratelli Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson,
Einaudi, 1971
L’UNITÀ
DEI GRUPPI SUBALTERNI, L’UNITÀ DELLA SINISTRA DI CLASSE
Subaltern's
Jackson
Se lo stato delle cose
determina una riproduzione capitalistica stratificata e serializzata delle
forze sociali, se genera l'incomunicabilità di ampie sacche della classe
operaia, allora, cento volte più forte deve essere il discorso sull'unità degli
sfruttati e di tutti i subalterni. Questo compito deve essere assunto
dall'avanguardia del partito comunista nero, il BPP - Black Panther Party, le
Pantere Nere.
Jackson cercava di
coltivare una coscienza collettiva unitaria come unica possibilità per le masse
sfruttate di riscattarsi. Le sue parole erano un invito alla ricerca di
convergenze e strategie comuni tra tutti i gruppi radicali della sinistra
statunitense.
BLOOD IN MY EYE, BROTHER
SOLEDAD (3.)
LE FONTI
…scoprii
Marx, Lenin, Trockij, Engels e Mao, e ne fui redento. Durante i primi quattro
anni non studiai altro che economia e discipline militari. Conobbi i
guerriglieri neri, George “Big Jake” Lewis e James Carr, W.L. Nolen, Bill
Christmas, Terry Gibson e molti, molti altri. Tentammo di trasformare la
mentalità del criminale nero nella mentalità del rivoluzionario nero.
George Jackson - da I fratelli di
Soledad. Lettere dal carcere di George Jackson, Einaudi, 1971, p.17.
- In questa scoperta George non era solo.
Contemporaneamente altri prigionieri stavano cominciando pian piano a scoprire
Marx, Fanon e Mao, acquistando così un modo nuovo di considerare se stessi e la
propria lotta - una nuova scala di valori morali. “Sono stato in rivolta per
tutta la vita, solo che non lo sapevo”. Le approfondite indagini sociali di
Marx e degli altri diedero ai carcerati la possibilità di sentirsi membri della
comunità umana, e membri di una fratellanza rivoluzionaria.
- LA “CATTIVA CONDOTTA”
(la) sua “cattiva condotta”
in carcere - è stata la ragione che lo ha costretto a passare più di sette anni
in celle di isolamento di ogni genere, comprese le famigerate “celle nude” +
del braccio “O” di SOLEDAD, e la ragione di ogni rifiuto di scarcerazione.
+ Sono celle di metri
1,80 per 2,40 senza protezioni contro l’umidità, senza un lavabo o un
gabinetto, dove lo si costringeva a mangiare in mezzo alla sporcizia e al tanfo
dei propri escrementi, dove gli si permetteva di lavarsi le mani una volta ogni
cinque giorni, e dove doveva dormire su un duro materasso di tela posto
direttamente sul pavimento gelido.
dalla prefazione di
Gregory Armstrong a George Jackson, “Col sangue agli occhi - Il fascismo
americano e altri scritti”, PGreco, 2021 (ed.or. “Blood in My Eye”, Random House,
1972 - 1.ed. it, Einaudi, 1972), p.12 e 13.
La Cronologia delle
vicende giudiziarie e penali dei ‘fratelli di Soledad’ - George Jackson, John
Clutchette, Fleeta Drumgo e del fratello più giovane di George, Jonathan, di
diciassette anni, la trovi in sintesi qui, voce verificata
#SubalternStudiesItalia
https://it.wikipedia.org/wiki/George_Jackson#Cronologia_delle_vicende_giudiziarie_e_penali
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#ferdinandodubla
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