STORIE DAL SUD RIBELLE di briganti e subalterni
«Erano le 10 di sera, pioveva a dirotto ed un violentissimo temporale accompagnato da forte vento, da tuoni e lampi, favoriva maggiormente l'operazione, permettendo ai soldati di potersi avvicinare inosservati al luogo sospetto; da qualche tempo si stavano perlustrando quei luoghi accidentati e malagevoli perché coperti da strade infossate, burroni ed altri incagli naturali, già si perdeva la speranza di rinvenire i briganti, quando alla guida [Giovanni De Cesare, cugino di Michelina] venne in mente di avvicinarsi a talune querce che egli sapeva alquanto incavate, ed entro le quali poteva benissimo nascondersi una persona. […] Dopo aver scorto due briganti appoggiati agli alberi secolari, il capitano Cazzaniga si gettò all'attacco: afferratone uno pel collo, lo stramazza al suolo e con lui addiviene ad una lotta a corpo a corpo, finché venne dato ad un soldato di appuntare il suo fucile contro il brigante e di renderlo cadavere […] Quel brigante fu subito riconosciuto pel capobanda Francesco Guerra, ed il compagno che con lui s'intratteneva, appena visto l'attaccò, tentò di fuggire; una fucilata sparatagli dietro dal medico di Battaglione Pizzorno lo feriva, ma non al punto di farlo cadere, che continuando invece la sua fuga, s'imbatteva poi in altri soldati per opera dei quali venne freddato. Esaminatone il corpo, fu riconosciuto per donna e quindi per Michelina De Cesare druda del Guerra […]»
da Fulvio D'Amore,
Michelina Di Cesare, brigantessa per amore. Le gesta eroiche della
brigantessa tra Campania, Lazio, Abruzzo e Molise (1862-1868), Controcorrente edizioni, 2012, p. 352.
Cfr. anche Archivio di Stato di Caserta,Prefettura, Gabinetto, b. 273, fasc. 3064, Comando Generale delle Truppe per la Repressione del Brigantaggio nelle
Provincie di Terra di Lavoro, Aquila, Molise e Benevento. Distruzione della Banda di Guerra, Caserta 6 Settembre 1868
- Nata poverissima a Caspoli, frazione di Mignano Monte Lungo, nella provincia di Terra di Lavoro, oggi in provincia di Caserta, Michelina Di Cesare ebbe un'infanzia disagiata. Nel 1862 conobbe Francesco Guerra, ex soldato borbonico e disertore verso l'esercito italiano, il quale si diede alla macchia aggregandosi alla banda di Rafaniello, fino a diventarne capo nel 1861 alla morte di costui. Michelina ne divenne la donna e in seguito lo raggiunse in clandestinità. La banda di Michelina, talvolta singolarmente, talvolta in unione ad altre note bande locali, operò per parecchi anni (dal 1862 al 1868) nel territorio tra le zone montuose di Mignano e i paesi del circondario, compiendo assalti e sequestri. Nel 1868 fu inviato in quelle zone il generale Emilio Pallavicini di Priola con pieni poteri per dare una stretta decisiva alla lotta contro il brigantaggio. All'azione armata il Pallavicini seppe efficacemente aggiungere le ricompense per le delazioni e le spiate, e fu proprio una spia che fece sorprendere nel sonno Michelina e il suo uomo. La donna venne prima ferita dal medico del Battaglione mentre tentava di fuggire, per poi essere finita da un gruppo di soldati.
I loro corpi, messi a nudo, furono esposti nella piazza centrale di Mignano a monito della popolazione locale.
Era il 30 agosto del 1868.
- La guerra al brigantaggio fu condotta anche con i media, facendo un uso capillare ed esteso della fotografia, che in quegli anni conosceva le sue prime diffusioni su larga scala. I fotografi al seguito delle truppe unitarie venivano chiamati sul posto della cattura o a seguito dell'uccisione di briganti.
Le
informazioni riprese da Wikipedia sono riprese da e verificate su:
- Maurizio
Restivo, Ritratti di Brigantesse, Manduria (TA), Piero Lacaita Editore, 1997.
- Valentino
Romano, Brigantesse, Napoli, Controcorrente Edizioni, 2007.
A Michelina
Di Cesare il cantautore Eugenio Bennato ha dedicato la canzone "Il sorriso
di Michela".
Queste e
altre foto nella sezione “studi culturali“ della pagina Pinterest dei Subaltern
studies Italia
https://www.pinterest.it/ferdinandodubla/subaltern-studies-italia/
(a cura di Ferdinando Dubla per @Subaltern studies Italia)
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