Se
il meridionalismo è ancora latitudinario, da SUD geografico il SUD
postcoloniale è SUD politico, è SUD culturale, è il SUD ai margini
della storia, è il SUD dei subalterni senza narrazione.
- Questo scritto di Giuditta Tommasone, inserito in Academia.edu nella sezione Gramsci studies, è esemplificativo della ricezione della riflessione di Gramsci sulla 'quistione meridionale', della questione agraria, dell'analisi della "massa contadina" e il ruolo degli intellettuali, della particolarità delle notazioni storiche sul Mezzogiorno d'Italia da inquadrare poi nel giudizio sui processi risorgimentali.
- Storia e cultura dei contadini meridionali vanno inserite però, oltre che negli elementi qui ricordati, nella storia dei gruppi sociali subalterni, nel legame esistente tra lo scritto gramsciano del 1926 e le analisi presenti nei Quaderni 11 (XVIII) del 1932 e 25 (XXIII) del 1934.
Nelle sue conclusioni l'autrice scrive: " L’intento di questa breve rassegna è stato quello di esaminare la valenza del Sud cercando di inserirlo all’interno della riflessione generale condotta da Gramsci sulla società italiana a cavallo tra le due guerre. Questa precisazione evita di isolare ed idealizzare un Sud come “questione” a sé stante, inserendola nella più estesa e complessa “questione italiana” così come si era venuta a creare con il moto risorgimentale. Già dai primi scritti, seppur restava vivo il rancore per l’evidente rapporto di tipo coloniale tra le due parti della penisola che aveva ridotto la sua stessa terra in un deserto senza vitalità economica, dietro la "quistione meridionale” giaceva una profonda carenza strutturale dell’intera nazione italiana. (..) alcune sfide e contraddizioni del mondo contemporaneo restano probabilmente meglio comprensibili e di più facile risoluzione, scoprendo quanto siano ancora sorprendentemente vive le due fondamentali questioni che trapelano dagli scritti gramsciani esaminati: la solidarietà tra i lavoratori nell’ottica di una “ibridazione culturale ed etnica” e il problema dell’egemonia e della subalternità nel rapporto tra i Nord e i Sud nazionali, internazionali e culturali.".
Appunto, crediamo siano proprio queste le tematiche da approfondire nell'ottica degli studi subalterni. -Subaltern studies Italia
- Il testo è fortemente debitore, come fonti e impostazione, ad almeno tre testi citati nella bibliografia:
- SALVADORI Massimo L., Gramsci e la questione meridionale, in "Gramsci e la cultura contemporanea: Atti del Convegno internazionale di studi gramsciani tenuto a Cagliari il 23-27 aprile 1967”, Editori Riuniti, Istituto Gramsci, 1969.
- GIARRIZZO Giuseppe, Il Mezzogiorno di Gramsci, in “Politica e storia in Gramsci: Atti del Convegno di studi gramsciani. Firenze, 9-11 dicembre 1977”, a cura di F. Ferri, Editori Riuniti, Istituto Gramsci,Roma, 1977, pp. 321-389.
- MAYO Peter, Gramsci, la questione meridionale ed il Mediterraneo, in “Gramsci le culture e il mondo, Viella, Roma, 2009, pp. 209-22.
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