Un
incontro tra il pensiero anticoloniale non occidentale e il marxismo classico
europeo
Cedric Robinson: di questo intellettuale e attivista nativo dell’Alalabama scomparso nel 2016, purtroppo non esiste nessuna traduzione italiana di testi, in particolare i due libri fondamentali, Black Marxism: The Making of the Black Radical Tradition. 1st ed.,1983 e An Anthropology of Marxism. 1st ed., 2001. Riportiamo 1.) estratto della nostra traduzione italiana della voce di Wikipedia in inglese e 2.) brano citato dal testo di Miguel Mellino e A.R.Pomella, “Marx nei margini”.
#Subaltern studies Italia
1.
Cedric
James Robinson (5 novembre 1940-5 giugno 2016) è stato
un professore americano presso il Dipartimento di studi neri e il Dipartimento
di scienze politiche dell'Università della California, Santa Barbara (UCSB). Ha
diretto il Dipartimento di studi sui neri e il Dipartimento di scienze
politiche ed è stato direttore del Center
for Black Studies Research.
Robinson è nato in
Alabama, il 5 novembre 1940. Si è poi trasferito a Oakland e lì è cresciuto. Ha
frequentato l'Università della California, Berkeley, dove ha conseguito una
laurea in antropologia sociale nel 1963, e la Stanford University, dove ha
conseguito un dottorato di ricerca in teoria politica nel 1974.
- È diventato un
attivista politico durante i suoi giorni da studente, quando ha protestato
contro l'amministrazione universitaria e le politiche estere e interne
americane insieme ad altri studenti radicali neri. Ha fatto parte della Afro-American Association a Berkeley, un
gruppo studentesco che ha discusso l'identità nera, la decolonizzazione
africana, il razzismo storico e contemporaneo e altri argomenti correlati.
Dal 1971 al 1973,
Cedric è stato docente di scienze politiche e studi sui neri presso
l'Università del Michigan. Nel 1973 accettò il suo primo incarico presso la
Binghamton University – State University di New York. Nel 1978, si unì alla
facoltà dell'Università della California, a Santa Barbara, e divenne direttore
del Center for Black Studies Research.
Insieme allo studente
dell'UCSB Corey Dubin ha avviato la Third World News Review (TWNR) presso la
stazione radiofonica del campus e della comunità, KCSB.
Autore di testi, saggi e articoli sulla filosofia
politica classica e moderna, la teoria sociale radicale nella diaspora
africana, la politica comparata, il capitalismo razziale e le relazioni tra
media e politica. Due testi sono considerati fondamentali, i cui titoli
tradotti in italiano sono:
- Marxismo
nero: la creazione della tradizione radicale nera . 1a ed.,Londra: Zed Books ,1983.
- Antropologia
del marxismo . 1a ed., Londra: Ashgate Publishing, 2001
2.
È
tuttora giusto affermare che alla base, vale a dire nel suo sostrato epistemologico,
il marxismo è una costruzione occidentale – un’interpretazione delle vicende
umane e dello sviluppo storico emersa dall’esperienza storica delle società
europee, e quindi mediata, a sua volta, attraverso la loro civiltà, i loro
ordinamenti sociali, le loro culture. Le sue origini filosofiche sono
indiscutibilmente occidentali. Ma lo stesso si può dire dei suoi presupposti
analitici, delle sue prospettive storiche, dei suoi punti di vista. Questa
conseguenza assai naturale, dunque, finisce per assumere un significato
piuttosto infausto, poiché i marxisti europei hanno dato per scontato, più sovente che non, che il loro
progetto coincide di per sé con lo sviluppo storico [...]. Ancora in modo più
significativo, si può dire che le strutture più profonde del materialismo
storico, la sua precomprensione per l’analisi del movimento storico, hanno
fatto sì che i marxisti europei non si sentissero nell’obbligo di prendere in
considerazione gli effetti profondi della cultura e della esperienza storica
sulla loro stessa scienza.
da Marx nei
margini - Dal marxismo nero al
femminismo postcoloniale a cura di Miguel Mellino e Andrea Ruben Pomella,
ed. Alegre, 2022, cit. da e.book
DECOLONIZZARE
il MARXISMO, MARX ora è NEI MARGINI
Marx nei margini. Dal marxismo nero al femminismo postcoloniale, a cura di Miguel Mellino e Andrea Ruben Pomella, ed.Alegre, 2020
/scheda/
Colonialismo,
imperialismo e razzismo sono stati al centro della riflessione marxista sin
dagli inizi. Nonostante ciò il marxismo tradizionale è una costellazione
teorico-politica genealogicamente occidentale ed eurocentrica, la cui
bianchezza non sta tanto nel colore della pelle dei suoi pensatori ma nella
tendenza ad assolutizzare le circostanze storico-geografiche occidentali dello
sviluppo del capitalismo, trascurando la materialità culturale ed economica del
colonialismo e del razzismo, letti come tipologie di sfruttamento particolari e
non costitutive. L’obiettivo è «decolonizzare il marxismo» reinterpretando l’analisi
classica in funzione delle diverse contingenze globali e dell’irruzione di
soggetti storici imprevisti rispetto alla tradizionale classe operaia. Per
eliminare le pieghe bianche del marxismo gli autori guardano al contributo di
studiosi che, senza rinnegarlo, se ne collocano nei margini e lo spingono a
fare i conti con alcune rigidità partendo dai suoi limiti riguardo la questione
razziale e di genere. Oggetto dei saggi raccolti sono pensatori non occidentali
come Aimé Césaire, Gayatri Spivak, C.L.R. James, Huey P. Newton e il Black
Panther Party, Claudia Jones, Amílcar Cabral, José Carlos Mariátegui, o europei
come Raymond Williams e Louis Althusser mai affrontati prima nei loro
contributi a una distensione anticoloniale del marxismo. Un incontro tra il
pensiero anticoloniale non occidentale e il marxismo classico europeo che ne
libera tutte le potenzialità teoriche emancipative. /
-I
saggi raccolti in questo volume sono il frutto del terzo ciclo di seminari
svoltosi tra il 2017 e il 2018 presso l’Università di Napoli L’Orientale a cura
del collettivo di ricerca Deco[K]now. Già il titolo, Provincializing Marx – che abbiamo voluto tradurre per questa
pubblicazione in Marx nei margini. Dal
marxismo nero al femminismo postcoloniale –, accennava l’obiettivo della
nostra iniziativa: relativizzare il pensiero del filosofo del Capitale, liberarlo dalle pieghe eurocentriche,
coloniali e anche patriarcali in cui è stato confinato da ciò che qui
proponiamo di chiamare marxismo occidentale e bianco. [..] ragionare
sull’eredità del marxismo alla luce del presente: alla luce di una
configurazione sempre più razzista tanto del modo di accumulazione
capitalistico quanto della conflittualità sociale e politica anche all’interno
dell’Europa. Forse per la prima volta nella storia ciò che il celebre marxista
nero Cedric Robinson ha definito come «capitalismo razziale». - dall’introduzione
dei curatori “Disattivare la piega bianca nel marxismo”, formato e.book pos. 99
di 727
All’interno del marxismo delle origini
sta in op.cit., e.books, pos.203-224
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