-Senato
della Repubblica - Camera dei deputati VIII legislatura - Commissione
parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani sul sequestro e l’assassinio
di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia - Atti giudiziari - Interrogatori resi
da Antonio Savasta a varie autorità giudiziarie, Roma, 1993
-Interrogatorio del 3 maggio 1982-
Savasta e il Giudice (7.2) - passaggi
d’interrogatorio
I
PAESI “ENUCLEATI”
Savasta (S.) - Le maggiori contraddizioni esistono
nel Mediterraneo; perciò riguardano anche la possibilità di autodeterminazione
dei popoli, la possibilità di avere un interlocutore che non sia l’America,
sempre nella prospettiva di collaborazione con paesi che hanno tutto
l’interesse politico e materiale ad appoggiare movimenti che mettano in seria
discussione l’imperialismo americano.
Presidente (P.) - Se ho capito bene, voi come
organizzazione vi siete schierati per i paesi produttori di petrolio contro
l’avvio dei programmi nucleari enucleando, tra i paesi produttori di petrolio,
quelli che avrebbero potuto appoggiare la vostra organizzazione. È questo il
senso?
(S.) - Sì, nel futuro sì.
(P.) - Quali erano i paesi da voi enucleati?
(S.) - Ancora non c’era stata un’analisi a quel
livello.
(P.) - Lei fa parte di un’organizzazione e sulla sua
bocca risuonano continuamente le parole “analisi politica”, “livello politico”
e via discorrendo. Fa parte di un’organizzazione estremamente politicizzata,
stando a quanto lei dice; ed io presumo che lo sbarramento nucleare per
favorire i paesi produttori di petrolio non sia fatto a caso.
(S.) - No, certo: significa giocare su alcune
contraddizioni. L’identificazione di un paese che potrebbe, in futuro, dare un
appoggio all’organizzazione, non può essere fatta a priori: bisogna vedere come
queste contraddizioni si sviluppano, qual è il peso di questi paesi.
LA
PROCEDURA DEL CONGELAMENTO
- Giudice a latere (G.): Lei ha parlato, a proposito
di Morucci e Faranda, della procedura del congelamento. Desidererei sapere se
nel vostro linguaggio questo termine “congelamento” ha un significato più
generale, nel senso che abbraccia altre situazioni oltre a comprendere le
persone da controllare che possono avere contatti con persone estranee
all’organizzazione.
- Savasta (S.): Il concetto di congelamento è
generale, è prendere una serie di precauzioni. Congelare un compagno significa
bloccargli qualsiasi attività politica dentro l’organizzazione, questo il più
delle volte avviene per motivi di sicurezza. Quando è possibile che un compagno
è scoperto dalla polizia, in questo caso vengono tagliati tutti i rapporti
politici, viene mantenuto solo un rapporto politico che viene gestito
unicamente dal regolare responsabile, cioè quello della direzione di colonna.
Attraverso un appuntamento, che noi chiamavamo strategico, vi è l’incontro tra
il congelato, che è in pericolo, ed il regolare. Il congelato può anche
presentarsi, ma è l’organizzazione che non si presenta, perchè a monte ha dato
delle valutazioni ancora di pericolo; allora questa persona può essere ancora
congelata per l’organizzazione. Questo vuol dire che il compagno non svolge
alcuna attività politica, non intrattiene rapporti con altri compagni e ha il
dovere di comportarsi normalmente, cioè di svolgere la sua attività sociale,
cercando però di capire se è pedinato, come è pedinato, con che frequenza è
pedinato e da chi. Quando avviene il contatto egli farà una relazione della
situazione. Se permane il congelamento c’è soltanto una sintesi del dibattito
politico avvenuto in quella situazione. Vi sono due casi: o il compagno non si
ritiene all’altezza per il passaggio a regolare, e si continua pertanto a
mantenere questo stato di congelamento, oppure viene ritenuto all’altezza e allora
si preparano tutte le cose che servono per farlo passare in clandestinità. In
questo lasso di tempo sono comunque interrotti tutti i rapporti politici e il
compagno non svolge nessuna attività politica all’interno dell’organizzazione.
- (G.): La decisione di adottare l’una o l’altra
decisione da chi è assunta?
- (S.): Dalla direzione di colonna. Essa ha la
responsabilità politica.
- (G.): La direzione di colonna decide.
- (S.): Veramente si sente la persona in questione,
le si pone il problema, le si riporta il giudizio politico che la direzione di
colonna ha espresso, e si fa la proposta: lavorare ancora nell’organizzazione e
quindi diventare clandestino oppure essere congelato, finchè l’organizzazione
ha deciso che questo rapporto non è pericoloso.
Senato
della Repubblica - Camera dei deputati VIII legislatura - Commissione
parlamentare d’inchiesta sulla strage di via Fani sul sequestro e l’assassinio
di Aldo Moro e sul terrorismo in Italia - Atti giudiziari - Interrogatori resi
da Antonio Savasta a varie autorità giudiziarie, Roma, 1993, pp. 228-229.
trascrizione e titoli: Ferdinando Dubla,
#irriducibilepentito capitolo 7 paragrafo 2
leggi 7.1
SAVASTA
E IL GIUDICE - GLI INTERROGATORI - IL COLLETTIVO (7.1)
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http://lavoropolitico.it/irriducibilepentito.htm
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