Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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lunedì 10 febbraio 2025

CLASS WRITING

 



“Ma i fatti che hanno maturato vengono a sfociare; ma la tela tessuta nell’ombra arriva a compimento: e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e tutti, sembra che la storia non sia che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto, del quale rimangono vittima tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato attivo e chi indifferente.“, da Antonio Gramsci, Odio gli indifferenti, Chiarelettere, Milano, 2011

 

Il ruolo di avanguardia di classe si conquista sul campo, non è un a-priori. La testimonianza diretta e memorialistica di Dario Salvetti, la lettura del suo prezioso testo, consente anche di interrogarci sulla necessità unitaria dell’avanguardia politica di una sinistra antagonista al sistema che sappia rendere centrale la lotta delle classi subalterne, la loro riunificazione per la trasformazione sociale contro gli assetti capitalisti dell’egemonia del capitale finanziario e contro l’imperialismo delle guerre contro i popoli.

 

AVANGUARDIA DI CLASSE, AVANGUARDIA OPERAIA

“la prepotenza di un capitalismo sempre più selvaggio e allergico a qualsiasi regola, persino autoimposta; le conseguenze sulla vita delle persone, anche in termini di salute; il modo stesso di intendere il lavoro, mattone fondativo del Paese, secondo la Costituzione, ma nella realtà sempre più lontano da come viene definito ampiamente in quelle pagine, tanto celebrate quanto disattese. «La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, una attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società» recita l’articolo 4, gettato a mare anche più di altri.”,  



Dario Salvetti, operaio metalmeccanico e delegato sindacale Fiom, parte del Collettivo di fabbrica della ex Gkn di Campi Bisenzio (Firenze). Autore, con Gea Scancarello, di “Questo lavoro non è vita - La lotta di classe nel XXI secolo -Il caso GKN“, Fuori Scena, 2024. *

* Tutti i proventi dell’autore Dario Salvetti andranno alla Cassa di

Mutuo soccorso del Collettivo di fabbrica della ex Gkn e della Soms Insorgiamo (Aps Società operaia Mutuo soccorso Insorgiamo).

 

CLASS WRITING

 

Raccontare la storia della lotta degli ex Gkn, dei suoi principi e degli attacchi che ha ricevuto è un modo per non restare indifferenti, per reagire alla violenza di questo capitalismo, per ripartire dalla giustizia sociale con l’obiettivo di disegnare una società diversa. La ricchezza di questa vicenda ci ha posto il problema di come restituirla: oltre tre anni di vertenza affondano le proprie ragioni almeno nei trent’anni precedenti. Di fronte a una simile mole di informazioni, ma anche al bisogno di conoscere la riflessione intima di chi si è trovato in prima linea nella lotta, abbiamo deciso di lasciare la briglia libera alle parole. Nasce così la conversazione con uno dei molti protagonisti della battaglia, l’operaio metalmeccanico specializzato Dario Salvetti: lavoratore licenziato, lontanissimo da qualsiasi protagonismo che non sia quello del risveglio di classe, portatore della propria visione, inserita in una storia collettiva che veicola insegnamenti universali. dalla prefazione

 

Can the working class speak?  Intervista a Dario Salvetti, Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze

https://youtu.be/NZ0gzIipz08?si=yDmq_C_ooDux4bjA

 

In questo blog:

 

LA CLASSE OPERAIA VA ALL’INFERNO: LA "PALAZZINA LAF" DI MICHELE RIONDINO  

 

 

NON C’È PACE TRA GLI ALTOFORNI_SUL ROMANZO OPERAIO DI FABIO BOCCUNI

 


 


INSORGIAMO di Zerocalcare  


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