N.K.Krupskaja (1869/1939)
contributo scritto per Wikipedia:
Krupskaja: teoria e pratica
pedagogica, 1917/1939
In questi anni, assieme a figure come Lenin e
Lunačarskij,
partecipa come pedagogista alla realizzazione di una nuova scuola, cercando di
rendere attuale la riflessione di
Marx sull'esigenza di un
"uomo nuovo" sviluppato "onnilateralmente" attraverso l'abitudine
al lavoro collettivo e una preparazione politecnica, prendendo le distanze
dalla "scuola del lavoro" di
Kerschensteiner.
Questa scuola viene definita di "cultura generale e politecnica" e si
propone di integrare
lavoro
intellettuale e lavoro manuale (produttivo). Secondo alcuni
studiosi, questo progetto ebbe difficoltà nell'integrazione con il lavoro
intellettuale sistematico e non direttamente finalizzato alla produzione,
artigianale o su scala industriale, che avrebbe portato alla realizzazione
pratica degli ideali
marxisti.
(1)
Per tutto il periodo dell'edificazione socialista, e in particolare dopo la
morte di Lenin nel
1924, cercò di stimolare la
formazione politecnica, l'educazione sociale e la pedagogia del collettivo. Il
suo sforzo di pedagogista fu volto a indirizzare e rafforzare le strutture
giovanili come l'
Organizzazione dei pionieri di tutta
l'Unione, che raggruppava bambini dai 9 ai 14 anni e il
Komsomol, l'Unione comunista
leninista della gioventù pansovietica, nell'intento di attualizzare nel
concreto il
leninismo
attraverso metodologie pedagogiche finalizzate al primato della
politecnicizzazione. La K. teorizzava il superamento della separazione tra
teoria e prassi, scienza, tecnica e cultura, proprie, a suo parere, delle
pedagogie praticate nel mondo capitalista borghese, funzionali alla divisione
in classi della società.
Una Risoluzione del Partito Comunista del 4 luglio 1936, escluse le ore di
lavoro dal piano didattico delle scuole, riequilibrando il rapporto a favore
dello studio e dell’istruzione non direttamente finalizzata alla
professionalizzazione, rendendo più efficiente l’intero sistema scolastico. La
cosiddetta “pedologia”, termine con cui si intendeva la psicologia sperimentale
applicata alle metodologie didattiche attiviste, fu dichiarata una
“pseudoscienza”, ed anche la K., aperta, seppur criticamente, ai contributi
della pedagogia attivistica, prese le distanze da essa, continuando a
sviluppare l’idea del politecnicismo. (2)
L'"uomo collettivo", sviluppato "onnilateralmente",
doveva divenire l'"uomo nuovo" dell'epoca della società comunista.
Negli anni 1937-38, la K. redasse anche lo Statuto del giardino d'infanzia,
approvato dal Commissariato del popolo per l'istruzione, in cui sottolineava la
necessità, anche per l'attività prescolastica, dell'educazione sociale,
"perché il gioco e tutte le altre attività sviluppino [nei bambini] il
senso del collettivismo, li abituino ad agire in modo organizzato, a rispettare
le regole interne."
(3)
- ^ F.
Cambi, Le pedagogie del Novecento, 2006.
- Andrea Daziano,, La scuola nell’Unione Sovietica,
Feltrinelli ed., 1963, pag. 17
- ^
N.K.Krupskaja, Scritti di pedagogia, ed. Progress Mosca, 1978, pag.
74.