venerdì 1 gennaio 2010
NOI, LA FOGLIA PERENNE
Capodanno 2010
agli amici, ai compagni
a chi è ancora capace di fremere di indignazione di fronte alle ingiustizie del mondo
a chi non accetta passivamente l’immondo stato di cose presente
a chi vuole ancora camminare eretto e a testa alta
a chi pensa che il mondo così com’è non sia un destino ineluttabile
a chi ritiene che ribellarsi all’ingiustizia, allo sfruttamento, all’oppressione è giusto, e necessario, e possibile
a chi è ancora capace di coltivare il dubbio e non abbocca alle grandi menzogne del sistema massmediatico
agli operai, che, gettati sul lastrico dalla crisi del capitale, si organizzano e lottano
all’altra metà del cielo che insieme con l’oppressione del capitale soffre quella ereditata dai precedenti sistemi di sfruttamento
ai giovani che questo sistema lascia sempre più senza prospettiva di vita autonoma realizzata attraverso la propria attività, e mantiene in uno stato di minorità
agli scrittori, agli artisti, ai registi che non si accontentano di “consolare nelle sofferenze”, ma si propongono di “consolare dalle sofferenze”
ai popoli che soffrono l’oppressione e lo sfruttamento del sistema del capitale e dell’imperialismo, e non si piegano
l’augurio che il nuovo anno consolidi resistenza, solidarietà, unità nella lotta per restituire all’umanità la dignità che questo sistema ogni giorno calpesta.
Ferdinando
Ogni solco ha un nome, vi è una foglia perenne che rimonta sui rami di notte a primavera
A fare il giorno nuovo
dalla poesia “Montescaglioso” (1949-50) di Rocco Scotellaro
agli amici, ai compagni
a chi è ancora capace di fremere di indignazione di fronte alle ingiustizie del mondo
a chi non accetta passivamente l’immondo stato di cose presente
a chi vuole ancora camminare eretto e a testa alta
a chi pensa che il mondo così com’è non sia un destino ineluttabile
a chi ritiene che ribellarsi all’ingiustizia, allo sfruttamento, all’oppressione è giusto, e necessario, e possibile
a chi è ancora capace di coltivare il dubbio e non abbocca alle grandi menzogne del sistema massmediatico
agli operai, che, gettati sul lastrico dalla crisi del capitale, si organizzano e lottano
all’altra metà del cielo che insieme con l’oppressione del capitale soffre quella ereditata dai precedenti sistemi di sfruttamento
ai giovani che questo sistema lascia sempre più senza prospettiva di vita autonoma realizzata attraverso la propria attività, e mantiene in uno stato di minorità
agli scrittori, agli artisti, ai registi che non si accontentano di “consolare nelle sofferenze”, ma si propongono di “consolare dalle sofferenze”
ai popoli che soffrono l’oppressione e lo sfruttamento del sistema del capitale e dell’imperialismo, e non si piegano
l’augurio che il nuovo anno consolidi resistenza, solidarietà, unità nella lotta per restituire all’umanità la dignità che questo sistema ogni giorno calpesta.
Ferdinando
Ogni solco ha un nome, vi è una foglia perenne che rimonta sui rami di notte a primavera
A fare il giorno nuovo
dalla poesia “Montescaglioso” (1949-50) di Rocco Scotellaro
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