Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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mercoledì 10 gennaio 2024

Il Gramsci della centralità del soggetto rivoluzionario (Ferdinando Dubla, Marilia G. Machado)

 



 

- Marília Gabriella Machado -

DUBLA, Ferdinando. Gramsci e la fabbrica: produzione, tecnica e organizzazione del lavoro nel pensiero gramsciano (1913-1934). Manduria: Lacaita, 1986

da §Gramsci e a Fábrica: americanismo e fordismo de tipo operário (1919-1920)

 

Quando encarcerado, além de combater o fascismo, Gramsci reflete sobre os acontecimentos de sua juventude e também sobre categorias que começou a desenvolver e que ganharam, anos depois, uma finalização forçada devido sua morte precoce. Um dos textos de Gramsci que ficou muito conhecido foi o Americanismo e Fordismo, escrito em 1934. Nesse texto, assim como em Alguns temas da Questão Meridional, o comunista não deixa de lado a experiência do Biennio Rosso e entende que os operários de Turim forjaram um americanismo e fordismo de novo tipo com os princípios da autoeducação e da autogestão do trabalho. Dessa forma, o esforço de Gramsci era o de compreender as transformações de Turim e de dar forma política ao antagonismo espontâneo das massas, de maneira que a iniciativa subjetiva pudesse se objetivar na ação política de acordo com a produção e com o movimento da sociedade. (DUBLA, 1986, p.41).

tr.: Durante la prigionia, oltre a combattere il fascismo, Gramsci rifletté sugli avvenimenti della sua giovinezza e anche su categorie che aveva cominciato a elaborare e che, anni dopo, furono costrette a porre fine a causa della sua morte prematura. Uno dei testi di Gramsci che divenne molto noto fu Americanismo e fordismo, scritto nel 1934. In questo testo, come in Alcuni temi della questione meridionale, il comunista non lascia da parte l'esperienza del Biennio Rosso e comprende che il i lavoratori forgiarono un nuovo tipo di americanismo e fordismo con i principi di autoeducazione e autogestione del lavoro. In questo modo lo sforzo di Gramsci fu quello di comprendere le trasformazioni torinesi e di dare forma politica all'antagonismo spontaneo delle masse, affinché l'iniziativa soggettiva potesse oggettivarsi nell'azione politica in accordo con la produzione e il movimento della società. (DUBLA, 1986, p.41).

- A produção organizada pelos Conselhos de Fábrica estabelecia o necessário para o desenvolvimento da consciência de classes no processo produtivo com a racionalização da classe operária, a organização científica do trabalho e com o desenvolvimento técnico da transformação do trabalho e do trabalhador. É nesse sentido que a consciência crítica e revolucionária precisa, para Gramsci, romper o nexo produção/ técnica, libertando o modo de produção dos vínculos capitalistas e formando os homens do Novo Estado. (DUBLA, 1986, p.50).

tr.: La produzione organizzata dai Consigli di fabbrica stabilì ciò che era necessario per lo sviluppo della coscienza di classe nel processo produttivo con la razionalizzazione della classe operaia, l'organizzazione scientifica del lavoro e lo sviluppo tecnico della trasformazione del lavoro e dell'operaio. È in questo senso che la coscienza critica e rivoluzionaria ha bisogno, per Gramsci, di rompere il nesso produzione/tecnica, liberando il modo di produzione dai vincoli capitalistici e formando gli uomini del Nuovo Stato. (DUBLA, 1986, p.50)

 

- Segundo Dubla, “o que mais uma vez é analisado é o modo de formação da classe trabalhadora em classe dominante e, portanto, o tema da conquista do Estado” (DUBLA, 1986, p.173), que nos coloca com contato com a análise de transformação da classe subalterna em classe dominante para a conquista/substituição do Estado. Esse é um dos pontos mais importantes da obra gramsciana, pois é na organização do trabalho autônomo que o proletariado demonstra a capacidade de pensar e de refletir por si próprio – mesmo enquanto trabalha – já que a fábrica é controlada pela classe trabalhadora.

tr.: Secondo Dubla, “ciò che viene ancora una volta analizzato è il modo in cui la classe operaia si è formata in classe dominante e, quindi, il tema della conquista dello Stato” (DUBLA, 1986, p.173), che ci pone a contatto con l'analisi della trasformazione delle classi subalterne in classe dominante per la conquista/sostituzione dello Stato. Questo è uno dei punti più importanti dell’opera di Gramsci, poiché è nell’organizzazione del lavoro autonomo che il proletariato dimostra la capacità di pensare e riflettere per se stesso – anche mentre lavora – poiché la fabbrica è controllata dalla classe operaia.

- Marília Gabriella Machado,  Professor Bolsista · UNESP - Universidade Estadual Paulista "Júlio de Mesquita Filho", cit. da Conselhos de Fabrica e Partido no jovem Gramsci Conselhos de Fabrica e Partido no jovem Gramsci, Novas Edicoes Academicas, 2018



Operai, società e capitale - Gramsci, la classe e i gruppi subalterni

CLASSICO SUBALTERNO - la centralità della fabbrica in Gramsci

- Dall'Ordine Nuovo ad Americanismo e fordismo (il Q.22), il Gramsci della centralità della fabbrica è il Gramsci della soggettività antagonista della classe nella 'formazione economico-sociale' capitalista (Cesare Luporini). Il passaggio alla trasformazione rivoluzionaria ha la sua forza motrice, ma in un quadro politico che deve rimodularsi sul terreno dell'egemonia tra gruppi dominanti e gruppi subalterni e, nella critica alla teoresi astratta, fondare la prassi politica e la riforma intellettuale-morale, per una nuova società autoregolata dai produttori.

- Ferdinando Dubla, Gramsci e la fabbrica - Lacaita, 1986. Prefazione di Carmelo D'Amato (Storia della filosofia moderna e contemporanea - Università di Firenze)




La centralità della fabbrica dovrebbe essere la centralità della classe operaia nella sfera del politico. Ma non è una questione quantitativa o dimensionale. La centralità di un soggetto sociale è politica. Spetta al partito della classe porre questa centralità. La centralità politica trasforma la classe operaia in soggettività motrice della trasformazione rivoluzionaria, ma è la lotta sociale e il conflitto di classe a verificarne la trasformazione. È il passaggio cruciale, leninista, dalla coscienza critica alla coscienza di classe. È questa a muovere la storia. Tutti i gruppi subalterni sono alleati della classe operaia, ma decisivo diventa il loro ruolo produttivo, perchè conforma i rapporti di produzione e dunque le relazioni sociali. Ognuno di essi, infatti, può prendere la direzione egemonica della lotta sociale di sistema, in base alla qualità dell’organizzazione del conflitto. Esiste, cioè, una battaglia per l’egemonia sia di sistema, sia all’interno dei gruppi subalterni per la soggettività rivoluzionaria. Ciò che è importante in Gramsci è il considerare la centralità trasformatrice non un apriori ‘ideologico’, ma, soprattutto, la capacità del partito-intellettuale collettivo di leggere la composizione di classe e rendersi egemone nell’organizzazione del conflitto di ‘sistema’. E' rileggere unitariamente il Gramsci consiliarista, il Quaderno 22 e il Quaderno 25. / fe.d.


cfr. anche

- Dubla F., Il Quaderno 22 di Gramsci: americanismo e fordismo, in «Marxismo oggi», 3-4, 1989.

- I margini della storia, Gramsci e i Subaltern Studies. Una pagina di Gramsci sullo studio dei gruppi subalterni

http://ferdinandodubla.blogspot.com/2021/04/i-margini-della-storia-gramsci-e-i.html




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