martedì 15 giugno 2010
LAVORO POLITICO
"Il documento della Fiat è un golpe ai diritti dei lavoratori. Il governo, Costituzione alla mano, non solo può ma deve intervenire a difesa dei lavoratori e dei sindacati.
L'azienda non può pensare di cancellare il diritto alla malattia o allo sciopero, annullare il ruolo dei sindacati e stravolgere le regole costituzionalmente garantite. Porre ricatti, infine, con la minaccia di delocalizzare la produzione è roba da Medioevo. La Fiat, con tutti i soldi pubblici che ha preso, farebbe bene a portare più rispetto per i lavoratori italiani". E' quanto afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI.
Tutta l'attualità e il nostro punto di vista in
http://www.lavoropolitico.it/ultimeorco.htm
L'azienda non può pensare di cancellare il diritto alla malattia o allo sciopero, annullare il ruolo dei sindacati e stravolgere le regole costituzionalmente garantite. Porre ricatti, infine, con la minaccia di delocalizzare la produzione è roba da Medioevo. La Fiat, con tutti i soldi pubblici che ha preso, farebbe bene a portare più rispetto per i lavoratori italiani". E' quanto afferma Oliviero Diliberto, segretario nazionale del PdCI.
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