mercoledì 13 aprile 2011
COMUNICATO STAMPA sul CROCIFISSO ALLA REGIONE PUGLIA
Il crocifisso trasversale
In prossimità della Pasqua i consiglieri della Regione Puglia sentono evidentemente il bisogno di una particolare protezione divina per la loro attività istituzionale, visto che il Presidente del Consiglio Introna ha disposto l’acquisto di uno stock di crocifissi e immagini di San Nicola e di Padre Pio. Evidentemente sono tutti e tutte cattolici praticanti e osservanti.
Ma c’è di più: per soli due voti in Consiglio non passò la mozione del consigliere Cassano, del PdL, che chiedeva perentoriamente di esporre il crocifisso nell’aula del Consiglio. Due soli voti, dunque evidentemente la mozione Cassano ebbe voti anche di cattolicissimi consiglieri di maggioranza.
La mozione sarà riproposta e messa ai voti martedì 12.
Non bastò l’inaugurazione della 1a legislatura della “Puglia migliore”, nel 2005, con l’intitolazione dell’aeroporto di Bari al papa Wojtyla, né la recente intitolazione a Giovanni Paolo II dell’Ospedale Oncologico di Bari, non bastano le laute sovvenzioni al San Raffaele di Don Verzè a Taranto, a discapito della malandata sanità pubblica pugliese…
La “Puglia migliore” deve essere benedetta mentre legifera.
Proprio quando arrivano sulle nostre coste donne e uomini migranti di religione musulmana, la Regione Puglia si blinda col simbolo cattolico.
Noi, laici e laiche, protestiamo contro questa visione integralista, dogmatica e confessionale delle religioni e chiediamo ai consiglieri di avere a cuore la laicità delle istituzioni, il rispetto della Costituzione e, soprattutto, il rispetto dell’aula consiliare, che è pubblica e quindi di tutti, credenti e non credenti.
Bari, 10 aprile 2011 Imma Barbarossa, Dipartimento nazi.le Laicità e Nuovi Diritti
Nicola Cesaria, Segretario PRC Puglia
In prossimità della Pasqua i consiglieri della Regione Puglia sentono evidentemente il bisogno di una particolare protezione divina per la loro attività istituzionale, visto che il Presidente del Consiglio Introna ha disposto l’acquisto di uno stock di crocifissi e immagini di San Nicola e di Padre Pio. Evidentemente sono tutti e tutte cattolici praticanti e osservanti.
Ma c’è di più: per soli due voti in Consiglio non passò la mozione del consigliere Cassano, del PdL, che chiedeva perentoriamente di esporre il crocifisso nell’aula del Consiglio. Due soli voti, dunque evidentemente la mozione Cassano ebbe voti anche di cattolicissimi consiglieri di maggioranza.
La mozione sarà riproposta e messa ai voti martedì 12.
Non bastò l’inaugurazione della 1a legislatura della “Puglia migliore”, nel 2005, con l’intitolazione dell’aeroporto di Bari al papa Wojtyla, né la recente intitolazione a Giovanni Paolo II dell’Ospedale Oncologico di Bari, non bastano le laute sovvenzioni al San Raffaele di Don Verzè a Taranto, a discapito della malandata sanità pubblica pugliese…
La “Puglia migliore” deve essere benedetta mentre legifera.
Proprio quando arrivano sulle nostre coste donne e uomini migranti di religione musulmana, la Regione Puglia si blinda col simbolo cattolico.
Noi, laici e laiche, protestiamo contro questa visione integralista, dogmatica e confessionale delle religioni e chiediamo ai consiglieri di avere a cuore la laicità delle istituzioni, il rispetto della Costituzione e, soprattutto, il rispetto dell’aula consiliare, che è pubblica e quindi di tutti, credenti e non credenti.
Bari, 10 aprile 2011 Imma Barbarossa, Dipartimento nazi.le Laicità e Nuovi Diritti
Nicola Cesaria, Segretario PRC Puglia
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