Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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mercoledì 27 aprile 2011

Sciagurata decisione di Berlusconi di bombardare la Libia

CESSATE IL FUOCO!
Prodigarsi solo per fornire assistenza, solidarietà e supporto umanitario alla popolazione civile
Rimangiandosi quanto detto appena dieci giorni fa, e rinnegando quanto affermato in occasione del voto parlamentare sulla missione in Libia, Berlusconi ha deciso di far bombardare la Libia dai nostri caccia.
- Ciò avviene ancora una volta in violazione della legalità e in spregio della Costituzione, che all’art. 11 recita: "l'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali"
- La decisione golpista è stata presa da Berlusconi senza un preventivo confronto e un voto in Parlamento. Solo il Capo dello Stato, previa deliberazione delle Camere, può decidere una dichiarazione di guerra e solo per mere ragioni difensive. Berlusconi e il centrodestra dimostrano di rifiutare ogni regola di democrazia per paura di non avere i numeri in Parlamento e perché le liti si moltiplicano al loro interno.
- Bombardare una nazione non può essere considerato uno “sviluppo naturale delle decisioni Onu” né “costituzionalmente corretto” come invece afferma Napolitano. Tutto ciò non è mai stato autorizzato o avallato dalle Nazioni Unite, né il nostro Parlamento ha mai approvato alcun documento in cui è scritto di fare guerra ad un’altra nazione.
- Berlusconi si è assunto la grave responsabilita' politica, morale e istituzionale di trasformare una missione che sulla carta doveva essere solo umanitaria in una dichiarazione di guerra con conseguenze nefaste per i civili libici
- Il rischio per l’Italia è quello di trovarsi impigliati in Libia come è già successo in Afghanistan.
- È evidente la subalternità del nostro Paese ai capricci e ai sogni egemonici del presidente Sarkozy, mentre Frattini sembra farsi dettare la nostra politica estera dal Consiglio nazionale transitorio Libico.
- In Libia c’è una guerra civile e pertanto l`Italia non dovrebbe interferire nelle decisioni interne di un altro Stato indipendente e sovrano, ma solo prodigarsi per fornire assistenza, solidarietà e supporto umanitario alla popolazione civile.
IL VIA LIBERA AI BOMBARDAMENTI IN LIBIA COSTITUISCE UNA DECISIONE GRAVISSIMA E INACCETTABILE
BASTA CON GUERRA IN LIBIA!
MANDIAMO A CASA IL GOVERNO BERLUSCONI!

LINEA ROSSA-PER LA RICOSTRUZIONE DEL PARTITO COMUNISTA D'ITALIA (M-L)

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