Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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lunedì 28 novembre 2016

Cultura e istruzione: la rivoluzione culturale cubana di Fidel

 
da Archivio Storico Benedetto Petrone e redazione di Pugliantagonista.it

La Cultura  arma vincente della Rivoluzione:
La seconda lezione va trovata tra le parole dei discorsi di Castro ai giovani cileni, in quel viaggio memorabile e riguardano l’importanza della Cultura e della difesa della propria identità e delle proprie tradizioni che deve essere non da meno di quella della Resistenza, anche armata, della libertà, della democrazia, della indipendenza da imperialisti, sfruttatori, golpisti, una difesa fatta con sacrificio senza cercare posti privilegiati:
"quando la Rivoluzione vinse, nel nostro paese, vi erano 10.000 maestri senza aule dove insegnare, mentre 700 o 800.000 bambini non avevano insegnanti. Purtroppo moltissimi, quasi la maggioranza dei bambini vivevano in posti sperduti e disagiati e nonostante che i maestri fossero senza lavoro non volevano spostarsi dalle città..per questo nacquero i maestri volontari, ed organizzammo le scuole dei maestri sulle montagne , in un vecchio accampamento che era stato scuola di guerriglia. Fummo estremisti ed idealisti ma a partire da questa esperienza portammo la voglia di mobilitarsi a 100.000 giovani che autonomamente incominciarono a insegnare ed alfabetizzare bambini, ma anche adulti di 80 e 90 anni…proprio durante la campagna di alfabetizzazione avvenne l’invasione della baia di Giron (la cosiddetta Baia dei Porci, in cui controrivoluzionari armati e sostenuti dagli USA provarono senza risultato a sbarcare, NdR) e a noi tutti dispiaceva interrompere la campagna. Sarebbe stata peggio della sconfitta militare se avessimo sospeso l’alfabetizzazione del nostro popolo. Lasciammo così tutti i giovani impegnati nell’insegnamento a farlo , nonostante lo stato di guerra e che avessimo bisogno di ogni uomo utile….Contro questa campagna si mobilitarono i controrivoluzionari rapendo ed uccidendo giovani e contadini impegnati nell’afabetizzazione come il giovane Manuel Ascunce, rapito, torturato ed ucciso perché alfabetizzatore. Ma il popolo si mobilitò con manifestazioni di centinaia di migliaia di persone…in seguito altri son stati i problemi quando abbiamo corso il rischio che i giovani figli di operai, grazie allo Stato che garantiva loro anche l’Università correvano il rischio di replicare la nascita di una nuova gioventù borghese…stavamo correndo il pericolo di perdere le migliori attitudini e qualità operaie…
Cosa significa educare?
Significa preparare l’uomo, da quando incomincia a prendere coscienza, a compiere i suoi più elementari doveri sociali, a produrre beni materiali e spirituali che servono alla società, in modo che tutti partecipino egualmente alla produzione. Credete che una università possa essere un centro di educazione migliore di una fabbrica? In altri termini l’educazione deve essere una combinazione delle studio tra scuola e lavoro facendo in modo che gli operai diventino studenti e gli studenti operai…questi sono i primi passi della rivoluzione dell’istruzione….se credete che con lo sviluppo della rivoluzione avremo un paese con mezzo milione di automobili e sia il nostro obbiettivo, vi sbagliate!...noi possiamo dare l’istruzione a tutti ma non un’automobile a tutti! Se invece vogliamo assicurare mezzi collettivi di trasporto per i luoghi di lavoro, di svago, e ricreazione, questo SI!
 
Sul consumismo:
Noi non incoraggiamo il nostro popolo alla corsa al consumo… la società capitalistica incoraggia all’egoismo, l’individualismo, i vizi…tutti conosciamo le origini dell’uomo e come sia facile svegliare in lui i peggiori istinti…L’uomo deve essere educato, il vizio è spontaneo, le virtù devono essere coltivate..La differenza oggi tra socialismo e capitalismo è che il socialismo (per costruirsi, NdR) parla di sacrifici, austerità, educazione, controllo, mentre l’imperialismo stimola l’uomo alle più smisurate ambizioni personali, corrompendolo. Che offre Cuba oggi alla nostra gioventù? Lavoro, studio, sacrificio, sforzo, obbiettivi qualitativamente superiori, sociali, rivoluzionari. Che offre l’imperialismo: l’illusione del piacere e del divertimento, corrompendo corpi ed anime….
 

        

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