Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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giovedì 26 giugno 2025

SUBALTERN IA [ChatGPT] - CATEGORIE MAOISTE

 

la "lunga durata" e la duplice natura della tigre imperialista




- la “rivoluzione di lunga durata”

L'espressione maoista "rivoluzione di lunga durata" si riferisce alla strategia proposta da Mao Zedong per portare avanti la rivoluzione comunista in Cina. Secondo Mao, la rivoluzione non doveva essere vista come un evento temporaneo o limitato nel tempo, ma come un processo continuo che richiedeva sforzi costanti e duraturi per raggiungere gli obiettivi comunisti. Questa visione sottolineava l'importanza della perseveranza, della dedizione e della mobilitazione di masse per portare avanti la causa rivoluzionaria nel lungo termine.

Perchè l’espressione ’rivoluzione di lunga durata’ fu ripresa, in Italia, dalle Brigate Rosse?

Le Brigate Rosse, un'organizzazione armata di estrema sinistra attiva in Italia negli anni '70 e '80, adottarono l'espressione maoista "rivoluzione di lunga durata" per promuovere la loro visione della lotta rivoluzionaria. Le BR credevano che la lotta armata dovesse essere parte di un processo rivoluzionario più ampio che si sarebbe esteso per un lungo periodo di tempo, con l'obiettivo finale di rovesciare il sistema capitalistico e instaurare un regime comunista in Italia.

Questa concezione della "rivoluzione di lunga durata" includeva la convinzione che la lotta armata e la guerriglia urbana potessero destabilizzare lo Stato borghese e preparare il terreno per un cambiamento radicale nella società italiana. Le BR ritenevano che solo attraverso una lotta prolungata e persistente si potesse raggiungere la trasformazione sociale desiderata.

Tuttavia, va sottolineato che le azioni violente e terroristiche compiute dalle Brigate Rosse hanno portato a una condanna internazionale e a un'opposizione diffusa sia nella società italiana che nel movimento comunista internazionale, che non condivideva necessariamente le stesse tattiche estremiste.

[fine ChatGpt]

La concezione maoista della “rivoluzione di lunga durata” implica che la rivoluzione è un processo: dialettico, perchè costituito da momenti di ‘rottura’ anche violenta contro la violenza delle classi dominanti e dirigenti (‘non è un pranzo di gala’) ma anche la costruzione, faticosa e paziente, di edificazione di forme di autogoverno dal basso (le ‘comuni’, le ‘basi rosse’) * in una ‘lunga marcia’, fatta di conquiste di trincee e ‘casematte’ nella società civile per la contesa egemonica nella ‘guerra di posizione’ (Gramsci) e di transizione verso il socialismo attraverso una società di ‘nuova democrazia’. /fe.d.

* cfr.  MAO TSE TUNG, PERCHÉ È SORTO ED ESISTE IL POTERE ROSSO IN CINA (1928) 

(a cura di Sandro Mezzadra)


- l' “imperialismo è una tigre di carta”

L'espressione "l'imperialismo è una tigre di carta" è stata coniata da Mao Zedong, il leader della rivoluzione cinese, per descrivere la natura dell'imperialismo occidentale. Mao intendeva sostenere che, nonostante l'apparente potenza e minaccia dell'imperialismo, esso aveva delle vulnerabilità intrinseche che potevano essere sfruttate per combatterlo con successo.

Secondo Mao, l'imperialismo occidentale era come una tigre di carta, ovvero appariva feroce e spaventosa all'esterno, ma in realtà era debole e fragile al suo interno. Mao sosteneva che le contraddizioni interne e le insicurezze delle potenze imperialiste avrebbero alla fine portato alla loro caduta e al trionfo dei movimenti di liberazione nazionale e rivoluzionaria.

Questa metafora sottolinea la fiducia di Mao nel potere della lotta popolare e nel superamento dell'imperialismo attraverso la determinazione e la mobilitazione delle masse. La frase "l'imperialismo è una tigre di carta" riflette la convinzione di Mao che, nonostante le apparenze, l'imperialismo potesse essere sconfitto con la giusta strategia e l'unità del popolo.

[ChatGPT]

 

LA DUPLICE NATURA DELLA TIGRE



"Come nel mondo non c’è una sola cosa che non abbia duplice natura (questa è la legge dell’unità degli opposti), così l’imperialismo e tutti i reazionari hanno una duplice natura: essi sono vere tigri e sono anche tigri di carta. Nella storia, prima di aver preso il potere e successivamente per un certo periodo, la classe dei proprietari di schiavi, quella dei padroni feudali e la borghesia erano vigorose, rivoluzionarie e progressiste: erano tigri vere. Con il passare del tempo, poiché le loro parti avverse, la classe degli schiavi, quella dei contadini e il proletariato si fecero progressivamente forti, ed ingaggiarono con loro una lotta sempre più aspra, esse si trasformarono progressivamente nel loro contrario, diventarono reazionarie, diventarono gente arretrata, diventarono tigri di carta, e alla fine sono state rovesciate, o saranno rovesciate, dal popolo. Le classi reazionarie, arretrate, decadenti, anche nel momento della lotta all’ultimo sangue con il popolo, hanno mantenuto questa duplice natura."

[cit. Mao Tse-Tung, Il libretto rosso. Pensieri di Mao, e.book Fermento ed. 2016 a cura di Paolo Mallizi, pos. 1024]

 

Tutti i reazionari sono tigri di carta. All’apparenza, i reazionari sono terribili, ma in realtà essi non sono così potenti. Da un punto di vista a lunga scadenza, veramente possente è il popolo, non i reazionari.

Mao Tse Tung, 1 dicembre 1958

 

Mao Zedong ha sostenuto un'analisi critica dell'imperialismo, termine utilizzato per descrivere il sistema di dominio politico, economico e culturale delle potenze occidentali sul resto del mondo. Secondo Mao, l'imperialismo rappresenta il culmine dello sfruttamento capitalistico e del dominio delle nazioni coloniali e sottosviluppate da parte delle potenze imperialiste (analisi ripresa da Lenin).

Mao credeva che l'imperialismo fosse un fenomeno intrinsecamente violento e ingiusto, che sfruttava le risorse e le popolazioni dei paesi più deboli per arricchire le potenze coloniali. Inoltre, Mao considerava l'imperialismo come una fonte di instabilità e conflitto a livello globale, che minacciava la pace e la sovranità delle nazioni.

Per affrontare l'imperialismo, Mao auspicava la solidarietà tra le nazioni oppresse e la lotta per l'indipendenza e l'autodeterminazione: unire le forze delle masse popolari per respingere l'imperialismo e costruire una società socialista basata sulla giustizia e sull'uguaglianza.

L'analisi di Mao sull'imperialismo ha influenzato profondamente il pensiero e le politiche dei movimenti di liberazione nazionale e dei movimenti comunisti in tutto il mondo, evidenziando la sua critica radicale al sistema capitalista e alla dominazione imperialista.

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