Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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martedì 8 maggio 2012

Risultati elettorali a Taranto


Parola al secondo turno 
di MARCELLO COMETTI

TARANTO -  La disfida per la conquista del Palazzo di Città 

nella capitale dell'acciaio si gioca sul filo di una manciata di voti.
 Il sindaco uscente, Ezio Stefàno (centrosinistra) accarezza la 
vittoria al primo turno lambendo a più riprese la soglia fatidica 
del 50%, ma per festeggiare compiutamente deve giocoforza 
attendere la conclusione dello spoglio, che come sempre 
procede con una lentezza estenuante e che si conclude solo 
a tarda notte. Alle spalle di Stefàno, Mario Cito (At6) incassa
 il 18% delle preferenze e si candida, in caso di ballottaggio, 
a sfidare il sindaco uscente. Distanziato, con il 13%, il leader 
dei Verdi, Angelo Bonelli, che guidava un composito 
rassemblement di liste ecologiste.
Crolla il centrodestra, con il candidato del Pdl, Filippo Condemi, 

che non va oltre il 6,5% , in caduta libera anche rispetto al dato 
di cinque anni fa, quando il dissesto-monstre del Comune di 
Taranto punì severamente la coalizione berlusconiana che aveva 
visto in Rossana Di Bello la sua leader indiscussa sin dal 2000.
Non sfondano nemmeno i «grillini» del movimento «Cinque stelle», 

in corsa con un proprio candidato sindaco e rimasti sotto
 la quota del 2%.

Ma forse il dato più eclatante del capoluogo è quello che si riferisce 

all'affluenza alle urne. Al voto si sono recati appena 108.360 elettori 
su un totale di 173.530 aventi diritto. In termini percentuali, il 62,4%,
oltre 11 punti in meno del risultato di cinque anni fa, quando la 
percentuale di affluenza alle urne nel primo turno fu del 73,74%. 
Il dato di Taranto è inferiore sia rispetto al dato nazionale (66,9%), 
sia rispetto a quello regionale (71,5%).


da "La Gazzetta del Mezzogiorno" on line dell'8 maggio 2012

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