La concezione materialistica della storia è una visione olistica del mondo, degli esseri umani, delle societa', teorizzata da Marx ed Engels. Si basa sull’unita’ di teoria e pratica, sulla comprensione critica e analitica della storia e sulla trasformazione strutturale, dunque rivoluzionaria, del presente. Una rivista che si richiami alla "filosofia della praxis", come la indicarono Antonio Labriola e Antonio Gramsci, contribuisce a costruire la necessaria azione politica per la trasformazione rivoluzionaria. Il lavoro politico necessario, oggi.
Praxis o prassi, è termine filosofico che indica l'unità di teoria e pratica, dunque concetto olistico. Nel marxismo indica l'unità di teoria rivoluzionaria e conseguente pratica politica. Il termine "filosofia della praxis", Gramsci lo mutua da Antonio Labriola, che lo utilizza nel suo "Discorrendo di socialismo e filosofia", del 1897. Gramsci usa questa espressione non solo per non citare direttamente Marx nella restrizione carceraria per i suoi eventuali lettori censori, ma perché crede fermamente nell'efficacia dell'espressione, in particolare nella sua valenza antidealistica: l'astrazione fine a se stessa non è trasformatrice, indica una separatezza propria dell'intellettuale che giustifica o assolve l'esistente. Per trasformarlo, come già indicato da Marx nella XI glossa a Feuerbach, è necessaria l'azione rivoluzionaria.
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