Subaltern studies Italia

L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla

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domenica 3 marzo 2019

PRAXIS è LAVORO POLITICO, il MARXISMO è una concezione OLISTICA


La concezione materialistica della storia è una visione olistica del mondo, degli esseri umani, delle societa', teorizzata da Marx ed Engels. Si basa sull’unita’ di teoria e pratica, sulla comprensione critica e analitica della storia e sulla trasformazione strutturale, dunque rivoluzionaria, del presente. Una rivista che si richiami alla "filosofia della praxis", come la indicarono Antonio Labriola e Antonio Gramsci, contribuisce a costruire la necessaria azione politica per la trasformazione rivoluzionaria. Il lavoro politico necessario, oggi.
Praxis o prassi, è termine filosofico che indica l'unità di teoria e pratica, dunque concetto olistico. Nel marxismo indica l'unità di teoria rivoluzionaria e conseguente pratica politica. Il termine "filosofia della praxis", Gramsci lo mutua da Antonio Labriola, che lo utilizza nel suo "Discorrendo di socialismo e filosofia", del 1897. Gramsci usa questa espressione non solo per non citare direttamente Marx nella restrizione carceraria per i suoi eventuali lettori censori, ma perché crede fermamente nell'efficacia dell'espressione, in particolare nella sua valenza antidealistica: l'astrazione fine a se stessa non è trasformatrice, indica una separatezza propria dell'intellettuale che giustifica o assolve l'esistente. Per trasformarlo, come già indicato da Marx nella XI glossa a Feuerbach, è necessaria l'azione rivoluzionaria.

LA PRASSI DI GRAMSCI
Nel QUADERNO 11 Gramsci osserva che la sperimentazione è metodo proprio di chi non pensa astrattamente il puro pensiero, in quanto la verifica continua delle idee nella pratica realizza appunto l'unità di teoria e prassi (cfr. pag.1449 ed. Gerratana). Dunque, se "prassi" è teoria unita all'azione pratica degli uomini collettivamente intesi come storia, la teoria assume la connotazione di riflessione sulla stessa prassi, e non è mai astratta e separata teoresi. La sperimentazione consente inoltre di non chiudere la filosofia marxista in una totalità dogmatica di congerie di concetti, ma di aprirla ad un incessante interrogarsi nella interpretazione della realtà, evitando nello stesso tempo l'estremo relativismo scettico: si potrebbe dire, dal 'dubbio metodico' all'aperta ricerca 'metodica', cioè sistematica ma dialettica, 'filologica' ma analitica dell''insieme'. (fe.d.)

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