- è la mediazione simbolica che permette la condivisione: se la rappresentazione viene a costituire un insieme simbolico, è proprio il significato condiviso che consente la percezione collettiva;
- è l’essere umano che appartiene alla terra, i riti propiziatori o esorcistici sono legati al ciclo delle stagioni, come i riti di passaggio al suo ciclo di sviluppo;
- il mito di Tellus-Gea/Gaia è il mito di fondazione di quest’appartenenza;
- il mito di Anteo è il principale mito della necessità dell’appartenenza;
- i miti di fondazione costituiscono l’epopea dell’antropologia culturale dei popoli, necessari per il senso di appartenenza e l’identità;
- il passaggio dal rito al culto permette anche la semplificazione gestuale rituale, ripetitiva e densa di significati simbolici nella liturgia;
- si chiamerà “cono antropologico” il circuito dialettico di un elemento con l’altro [principalmente mito (epopea)- rito - culto- liturgia] del rapporto degli esseri umani con la terra, nell’atavico (la notte dei tempi degli avi) e nell’ancestrale (inconscio collettivo);
- - - la civiltà contadina è il legame di appartenenza
- la civiltà industriale è la ridefinizione di un’identità culturale senza appartenenza, dunque il passaggio all’animale metropolitano di specie diversa, all’alienazione e la società del feticcio delle merci (Marx)
martedì 25 febbraio 2020
ANTROPOLOGIA CULTURALE e PSICOLOGIA SOCIALE
il “cono antropologico” (alle origini del mito o la genesi delle religioni) - -
omaggio ad Ambrogio Donini
Ambrogio Donini (1903/1991)
Il rapporto tra gli esseri umani e la terra è ancestrale. Ogni rito si organizza, anticamente, intorno a questo rapporto. La codificazione simbolica permanente è alla base del passaggio dal rito al culto, e dunque all’origine della pratica delle religioni, posteriore alla ritualizzazione simbolica.
@[prof. fe.dubla]
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