Durante il periodo
trascorso a Yan'an, dal 1937 al 1945, Mao Zedong scrisse diverse opere che
divennero fondamentali per lo sviluppo del pensiero e delle strategie del
Partito Comunista Cinese. Alcuni dei suoi scritti più noti di questo periodo
includono:
1. Sulla pratica (1937) - In quest'opera, Mao discute la teoria della
conoscenza, affrontando la relazione tra teoria e pratica e tra conoscenza e
azione.
2. Sulla contraddizione (1937) - Mao analizza il concetto di
contraddizione, che considera fondamentale per comprendere i conflitti sociali
e politici, e offre una base teorica per l'analisi dialettica.
3. Sul fronte unito (1939) - Qui discute l'importanza della
collaborazione tra diverse forze politiche e sociali per opporsi al Giappone
durante l'invasione.
4. Nuova Democrazia (1940) - Mao delinea la visione di una società che
combina elementi socialisti e democratici, specificando il suo modello di
rivoluzione culturale e politica.
5. Sulla nuova filosofia democratica (1940) - Ampliamento dei concetti
espressi nel lavoro sulla Nuova
Democrazia.
6. Riforma nell'istruzione nel Partito Comunista (1941) - Discorso in cui Mao sottolinea la necessità di migliorare l'educazione
politica all'interno del partito.
7. Sul governo della coalizione (1945) - Un discorso in cui Mao
sostiene la necessità di una coalizione tra diverse forze politiche in Cina per
il futuro del paese.
Queste opere furono
importanti nel definire il pensiero politico e ideologico del Partito Comunista
Cinese e posero le basi per le riforme che Mao avrebbe realizzato dopo la
fondazione della Repubblica Popolare Cinese nel 1949.
Ecco un breve riepilogo:
1. Materialismo dialettico - scritto nell'estate del 1937.
2. Sulla pratica - Sul rapporto fra la conoscenza e la pratica, fra il
sapere e il fare - completato nel luglio 1937. Questo saggio si concentra sulla
teoria della conoscenza e sull'interazione dialettica tra teoria e pratica.
3. Sulla contraddizione - completato nell'agosto 1937. Esplora la
dialettica delle contraddizioni come forza motrice dei cambiamenti nella
società e nella natura.
4. La legge di identità della logica formale e la legge di contraddizione
della logica dialettica - scritto nell'agosto 1937. Discute le differenze
tra la logica formale e la logica dialettica.
Questi saggi
rappresentano il contributo di Mao allo sviluppo del marxismo-leninismo,
adattandolo al contesto cinese e fornendo una base teorica per le strategie
rivoluzionarie adottate dal Partito Comunista Cinese durante quel periodo
cruciale della storia cinese.
Mao parte da una
critica della filosofia di Abram Moiseevič Deborin (1881-1963) filosofo
marxista russo diventato bolscevico nel 1928, che nelle sue opere, in
particolare “Introduzione alla filosofia
del materialismo dialettico" del 1916 e “Dialettica e scienze
naturali" del 1929, concepiva la dialettica marxista come metodo
universale che deve servire da guida nell'indagine della società, del pensiero
e in particolar modo della natura. Mao considera questa impostazione astratta e
dogmatica. Il suo riferimento costante, invece, è i “Quaderni filosofici” di
Lenin (scritti tra il 1914 e il 1916 nell’esilio svizzero prevalentemente a
Zurigo) cioè un approccio creativo e dinamico della teoria alla realtà sociale,
che diventa il vero terreno d’indagine, la filosofia dialettica marxista come
strumento epistemologico per individuare la prassi rivoluzionaria.
"Sulla
pratica" e "Sulla contraddizione" sono dunque due dei saggi più
influenti di Mao Zedong, scritti rispettivamente nel 1937.
“Sulla pratica” e
“Sulla contraddizione” vengono considerati il lascito filosofico più
significativo di Mao Ze Dong, perché articolano la sua visione del materialismo
dialettico ed elaborano una teoretica marxista per il processo rivoluzionario
comunista.
"Sulla
pratica"
- Contesto: Il saggio
esplora la teoria della conoscenza dal punto di vista del marxismo-leninismo.
Mao scrive in un periodo in cui la Cina era alla ricerca di una strada per la
rivoluzione sociale ed economica.
- Principali argomenti:
- Origine della conoscenza: Mao afferma che
tutta la conoscenza deriva dall'esperienza pratica. Sottolinea che
l'apprendimento è un processo che inizia dal contatto diretto con la realtà
materiale.
- Teoria e Pratica: sottolinea
l'interconnessione tra teoria e pratica. La teoria senza pratica è sterile, e
la pratica senza una guida teorica è cieca.
- Processo ciclico: Mao descrive il processo
di acquisizione della conoscenza come ciclico: parte dalla pratica, si elabora
in teoria, e poi si torna alla pratica con un maggior grado di coscienza e
comprensione.
"Sulla
contraddizione"
- Contesto: Questo
saggio esplora la dialettica come metodo per comprendere il cambiamento sociale
e politico, essendo anch'esso basato sul marxismo-leninismo.
- Principali argomenti:
- Contraddizione universale: Mao postula che
la contraddizione è una legge fondamentale della natura e della società. Ogni
oggetto o fenomeno contiene al suo interno delle contraddizioni che ne
determinano lo sviluppo.
- Contraddizioni principali e non-principali:
differenzia tra la "contraddizione principale" che determina il corso
degli eventi e le "contraddizioni secondarie." Capire quale sia la
contraddizione principale è essenziale per formulare strategie politiche
efficienti.
- Specificità della contraddizione: Mao
insiste sul fatto che ogni contraddizione ha caratteristiche specifiche che
variano a seconda del contesto, richiedendo un'analisi concreta per essere
risolta.
Impatto
e Significato
- Adattamento del
marxismo: entrambi i saggi rappresentano un adattamento del marxismo al
contesto cinese, dove Mao enfatizza l'importanza della pratica e l'esame delle
condizioni locali nella rivoluzione comunista.
- Guida per l'azione rivoluzionaria:
Mao non si limita alla teoria; le sue idee sono pensate come strumenti pratici
per guidare l'azione rivoluzionaria. La sua enfasi sulle contraddizioni e sulla
pratica ha influenzato le strategie del Partito Comunista Cinese.
- Influenza duratura:
Le idee esposte in questi saggi hanno avuto un'influenza duratura non solo in
Cina, ma anche su movimenti di liberazione in altri paesi, che hanno utilizzato
e adattato la sua analisi alle loro specifiche condizioni.
Questi saggi esprimono
un approccio dinamico alla teoria rivoluzionaria, includendo elementi di
flessibilità e un'adattabilità alle specifiche condizioni reali, rendendoli un
contributo chiave alla filosofia marxista e alla pratica rivoluzionaria.
la
sintesi storica è da Jacques Guillermaz (1970)
Storia del Partito
comunista cinese 1921/1949, Feltrinelli
in
BIBLIOGRAFIA
ESSENZIALE FONTI MAOISMO CRITICO
a
cura di Ferdinando Dubla
Mao Zedong and Jiang Qing Yan'an
China 1936
Mao
parla durante una riunione davanti a una casa grotta a Yen’an
Chairman
Mao in 1940's
Maoismo critico è la pagina di
supporto della rivista storica on line Lavoro Politico e
di Subaltern studies Italia