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L'eredità della Comune di Chayashan
La Cina oggi: erede del
fallimento del Grande Balzo in Avanti o frutto dell'influenza delle masse popolari?
La Cina contemporanea si presenta
come una superpotenza globale, con un sistema economico unico che mescola
centralismo socialista ed economia di mercato. Questa realtà è spesso
interpretata come un risultato del fallimento totale del Grande Balzo in Avanti
(1958-1963). Secondo questa visione, il \"socialismo con caratteristiche
cinesi\" sarebbe attribuibile più a Liu Shaoqi (e successivamente dagli
anni ‘80 a Deng Xiao Ping) piuttosto che a Mao Zedong, con Liu e Deng e le
politiche ‘pragmatiche‘, meno ‘ideologiche’, che avrebbero gettato le basi per
il moderno sviluppo economico.
Tuttavia, vale la pena
considerare un'altra prospettiva: l'influenza duratura delle Comuni Popolari e
il ruolo centrale delle masse nella storia cinese. Sebbene le Comuni siano
state smantellate, l'esperienza collettiva e la mobilitazione sociale che hanno
promosso potrebbero aver costituito l'identità di un 'esercito rosso' delle
masse popolari. Questa mentalità collettiva e di comunità potrebbe aver
lasciato un'impronta indelebile sulla cultura e la politica cinese, spingendo
le popolazioni verso un percorso di adattamento e cooperazione continua, anche
nel contesto di un'economia globalizzata. La ‘lunga durata’ di Mao. (fe.d.)
Uno dei nodi storici più ‘spinosi’ della biografia politica di Mao Ze
Dong e in genere del PCC, è il cosiddetto ‘Grande Balzo in avanti’, nel periodo
1958-1962, legato a due eventi concomitanti, la penuria alimentare e la
carestia e catastrofi naturali, che piegarono la popolazione cinese, in
particolare rurale, proprio quella che aveva sostenuto maggiormente il processo
rivoluzionario. Ma è un nodo tematico anche teorico, che si incrocia con
l’autonomia rispetto al modello-URSS [modello sovietico erano state anche le
repubbliche delle zone liberate (1931-1937)], il ‘paradigma’ di sviluppo
impostato da Mao, le comuni popolari (e anche urbane) nelle campagne
organizzate secondo l’esperienza delle ‘basi rosse’ conquistate durante il
periodo rivoluzionario e in particolare del periodo di Yenan, inevitabilmente
legate ad un’economia di sussistenza e non di produzione su larga scala. E
dunque teorico perchè, l’indubbio fallimento degli obiettivi del piano
quinquennale legato al Grande Balzo e successivamente corretti dallo stesso
Partito Comunista Cinese con l’immissione di elementi mercatistici del tipo
NEP, ma pensando la produzione su larga scala, significarono tour court il
fallimento della forma organizzata del collettivo come rapporto sociale
primario rispetto ai rapporti di produzione. Un errore alla base anche dei
‘giudizi’ (‘giudizi’, non risultati, quelli sono oggettivi, sotto gli occhi di
tutti, soprattutto geopolitici) sulla Cina di oggi, fatta discendere più dalla
correzione mercatista (denghista) del Grande Balzo che dall’esperienza delle
Comuni popolari maoiste, dunque delle repubbliche sovietiche e delle ‘basi
rosse’ rivoluzionarie. Non è così. Perchè la rivoluzione, come sosteneva Mao, è
di ‘lunga durata’.
Il "Grande Balzo in avanti": Cronologia e Obiettivi del Secondo Piano Quinquennale (1958-1962)**
Il “Grande Balzo in avanti” fu un ambizioso tentativo di trasformazione economica e sociale in Cina, avviato nel 1958 sotto la guida di Mao Zedong. Questo provvedimento fu strettamente legato al Secondo Piano Quinquennale (1958-1962), il cui obiettivo principale era la rapida industrializzazione e modernizzazione del paese, con un'enfasi particolare sull'incremento della produzione agricola e industriale.
### Obiettivi del Secondo Piano Quinquennale:
1. Industrializzazione Rapida: Puntava a trasformare una società prevalentemente agricola in una potenza industriale. Si prevedeva di aumentare significativamente la produzione di acciaio e altri materiali industriali.
2. Aumento della Produzione Agricola: Con la creazione di comuni popolari, il piano cercava di amplificare la produzione di raccolti per sostenere la crescente popolazione urbana e l'industria.
3. Modello Decentralizzato: A differenza dei piani sovietici centralizzati, il “Grande Balzo in avanti” puntava sulla produzione decentrata e sull’autosufficienza tramite le comuni popolari, ispirate a esperienze di autogestione comunitaria durante la Lunga Marcia e il periodo di Yan'an.
### Comuni Popolari e Economia di Sussistenza:
Le comuni popolari, al centro del “Grande Balzo in avanti”, furono organizzate sulla base delle esperienze delle "basi rosse" e delle prime Repubbliche sovietiche sorte durante la Lunga Marcia (1934-1935) e il periodo di Yan'an (1936-1947). Queste entità comunitarie miravano a raccogliere migliaia di persone in unità autosufficienti, con l’intento di:
- Sostenere un’ Economia di Sussistenza: Le comuni furono inizialmente progettate per garantire la sopravvivenza delle comunità attraverso la produzione agricola locale, piuttosto che una produzione industriale su larga scala.
- Promuovere la Coesione Sociale e la Mobilitazione di Massa: Attraverso l'auto-organizzazione, le comuni popolari miravano a stimolare lo spirito rivoluzionario e la solidarietà sociale tra i contadini.
### Cronologia:
- 1958: Avvio ufficiale del “Grande Balzo in avanti”. Si promuove la costruzione di piccole industrie locali e forge per la creazione di acciaio.
- 1959-1961: Concomitante all’organizzazione delle comuni si abbattono calamità agricole e carestie per la popolazione contadina.
- 1961-1962: Riconoscimento dei fallimenti degli obiettivi. Iniziano le cosiddette ‘riforme’ per ridimensionare le comuni e migliorare la produzione e gestione agricola.
Il “Grande Balzo in avanti”, pur animato da ideali di industrializzazione rapida e autosufficienza, si scontrò con la realtà di un'economia rurale impreparata per la produzione su vasta scala senza adeguato supporto tecnico e infrastrutturale. Le comuni popolari, benché ispirate da esperienze storiche di resistenza e comunità, non riuscirono a garantire la produttività necessaria, sollevando una riflessione sostanziale sui modelli economici adottati.
Mao spinse ulteriormente la collettivizzazione unendo le Grandi
cooperative in gigantesche comuni popolari. La prima comune sperimentale fu
creata a Chayashan, nella provincia dello Henan, nell'aprile del 1958
Mao e la Comune di Chayshan - foto
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La Comune di Chayashan
nella provincia di Henan è spesso considerata un esempio emblematico delle prime esperimentazioni delle Comuni Popolari, introdotte durante il Grande Balzo in Avanti nel 1958. Sebbene le documentazioni dettagliate sulle singole comuni possano essere limitate, ecco un quadro generale di ciò che era noto riguardo alla loro organizzazione e ai principi che le ispiravano:
### Comune di Chayashan
1. Origine e Scopo:
- La Comune di Chayashan fu istituita come una delle prime comuni sperimentali per testare l'efficacia della nuova politica di collettivizzazione voluta da Mao Zedong. Era intesa a fungere da modello per altre comuni popolari in tutta la Cina.
2. Organizzazione:
- Struttura: Come altre comuni, Chayashan aggregava diverse cooperative agricole esistenti in un'unica entità più grande, con l'intento di ottenere economie di scala e una migliore organizzazione delle risorse.
- Amministrazione: Le comuni erano amministrate da comitati che sovrintendevano alla produzione agricola, alla gestione dei servizi comunitari e alla distribuzione delle risorse.
- Attività: Oltre all'agricoltura, Chayashan si impegnava in progetti industriali su piccola scala, come la produzione di acciaio, in linea con la volontà politica di Mao di una rapida industrializzazione.
3. Vita Comunitaria:
- Servizi Sociali: Le comuni fornivano servizi come mense comuni, istruzione gratuita e strutture sanitarie per promuovere un senso di comunità e uguaglianza tra i membri.
- Aspetto Egalitario: La proprietà privata era abolita e tutte le risorse erano condivise, sperimentando così un comunismo ‘della vita quotidiana’.
### Testi di Approfondimento
Per approfondire il tema delle Comuni Popolari e in particolare la sperimentazione come quella di Chayashan, i seguenti testi potrebbero essere utili:
1. \"Tombstone: The Great Chinese Famine, 1958-1962\" di Yang Jisheng - Un'analisi dettagliata degli effetti del Grande Balzo in Avanti, compresi la creazione e il mancato sviluppo delle Comuni Popolari.
2. \"The Great Leap Forward, 1958-1961: Power Struggle, Three Options, and the Remaking of China\" di Frederick C. Teiwes e Warren Sun - Questo libro fornisce un'analisi approfondita sul Grande Balzo in Avanti, discutendo le diverse strategie e le implicazioni politiche dietro le Comuni Popolari.
a cura di Ferdinando
Dubla, parte didattica in
collaborazione ChatGPT
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