lunedì 19 ottobre 2009
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L’analisi e la classe - a cura di Ferdinando Dubla
Se l’intento educativo è intenzionalità pedagogica,
esso ha a che fare con i concetti di felicità e di futuro.
Entrambi si trovano nel limbo del dover-essere;
la felicità è un’aspirazione che nel momento in cui si attua
non produce piena consapevolezza di sé:
per cui si è stati felici e mai si è felici.
Il futuro non c’è mai, si progetta, ma quando viene
si concretizza come presente.
La pedagogia è progetto di vita, di istruzione, di formazione,
che ricerca felicità e futuro.
La scommessa della pedagogia di ispirazione marxista è una
felicità sociale collettiva e un futuro costruito con le proprie mani
e nell’autodeterminazione di soggetti a cui sono stati forniti
gli strumenti culturali emancipativi, che si pensano e agiscono
come totalità sociale che, affermava il Lukacs di
Storia e coscienza di classe (1923), rompono il dilemma dell’impotenza:
“il dilemma tra il fatalismo delle leggi pure e
l’etica della pura intenzione”.
ferdinando dubla
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